CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Premetto che la stesura del sequel non era prevista così presto ma quando ho visto un'immagine mentre navigavo non ho resistito alla tentazione di scrivere tutto e subito. Così senza accorgermene mi sono trovata davanti 24 pagine di word già scritte.
Viste le mie grandi difficoltà nell'aggirnare vi prego di non abituarvi a leggere un capitolo ogni giorno (già, credo che posterò un capitolo al giorno, sempre se ovviamente quella str***a di mia sorella mi lascia il pc...) Comunque. Se iniziate a leggere questa vi consiglio di rileggere l'epilogo del prequel (A strange story)... Se invece non avete letto la storia vi consiglio di leggerla da capo.
Bene, e dopo le mie solite anticipazioni estremamente lunghe, vi lascio alla lettura.
Il treno per Hogwarts avanzava come sempre tra le montagne. In quel periodo solo le cime più alte erano innevate ma erano in ogni caso stupende.
Alidora se ne stava comodamente seduta nel suo scompartimento insieme a delle compagne del suo anno. Inaspettatamente c’era anche Lily, una ragazza del quarto anno Serpeverde, ma comunque apprezzata tra i Grifondoro visto di chi era figlia.
Mentre Lily e le ragazze chiacchieravano amabilmente, Alidora si era dedicata alla lettura di un libro regalatole dal padre. Strano a dirsi forse, ma visto che il libro parlava di Quiddich, la cosa risultava più credibile.
“Allora Alidora, quest’anno sarai nella squadra dei Grifoni?” domandò Lily dopo aver letto il titolo del libro.
“Se non riuscissi ad entrare in squadra mio padre mi ucciderebbe. Vuole a tutti i costi che diventi una brava giocatrice. Mamma invece sostiene che è uno sport troppo pericoloso per una ragazzina.”. Disse lei alzando le spalle.
“Sì ma tu che ne pensi?” chiese una delle sue compagne.
“Io credo che il quiddich sia la cosa più bella del mondo! Io penso che volare ti dia una sensazione unica... La stessa che sento quando apro un libro nuovo e riesco a leggerlo tutto in una giornata... La stessa che sento quando ho le persone che amo affianco a me...” si confidò lei.
“Wow...”sussurrò Lily.
Alidora arrossì un po’. Forse non avrebbe dovuto dire tutte quelle cose.
*****
Lo smistamento e la cena erano finiti da ore. Nell’ oscurità una ragazzina del quarto anno circolava tra i corridoi della biblioteca mentre illuminava i titoli dei vari tomi. Finalmente trovò quello che cercava così lentamente uscì dalla stanza.
Oltrepassata la soglia prese da sotto il mantello una mappa.
“Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” sussurrò Lily.
Lentamente sulla mappa apparvero i corridoi, le stanze, le scale e i passaggi segreti di tutto il castello. Guardò subito nella zona del corridoio in cui era in quel momento e la vide deserta. Lentamente si avviò al dormitorio di Grifondoro. Non era la sua casata, ma quel libro era per Alidora che l’aveva supplicata di portarglielo nonappena avesse potuto.
Cercò sulla mappa il puntino della ragazza e la trovò a camminare su e giù davanti al ritratto della Signora Grassa che conduceva al dormitorio dei Grifoni.
Velocemente si diresse alla torre dove Alidora la ringraziò calorosamente e poi se ne tornò beata nel suo dormitorio andando finalmente a riposarsi.
*****
“Alidora stai dormendo in piedi, devi smetterla di metterti a leggere così tardi. Mi domando come farai oggi a restare attenta a lezione.”. La sgridò una compagna di dormitorio mentre andava con lei a lezione.
“Non ti preoccupare, tanto se non capisco qualcosa me lo farò spiegare da mia madre...” borbottò Alidora mentre i boccolosi capelli castani ondeggiavano sulla sua schiena.
Alle sue spalle un ragazzo del quinto anno di Grifondoro ridacchiava con un amico. Era una ragazzo dai lunghi capelli castani raccolti in una coda bassa e la carnagione lievemente scura. Gli occhi brillavano di una strana luce color topazio. Erano occhi davvero particolari che avevano affascinato maree di ragazzine adulanti. In più per poco non lo prendevano come giocatore della squadra già al primo anno, solo che all’ultimo secondo un ragazzo del settimo poco più bravo di lui si era proposto come battitore. Ma intanto con quella occasione sfiorata, aveva guadagnato la sua gran bella reputazione.
“Non vedo l’ora che inizino i provini per la squadra di Quiddich!” esclamò rimarcando il suo amore per quello sport.
“Concordo con te Lancelot!” esultò il compagno. Era un ragazzo poco più alto di lui con la pelle più chiara di Lancelot, i corti capelli biondi e gli occhi castani.
“Duke ti ho detto mille volte di chiamarmi solo Lance, sai quanto odio il mio nome!” ripeté per l’ennesima volta lui infuriandosi.
“Va bene ho capito Lance. Comunque quest’anno mi propongo come cacciatore. Magari questa volta mi prendono!” sperò lui.
“Dai lascia perdere! Hai già provato a farti prendere prima come portiere poi come battitore e l’anno scorso come cercatore. Per me non sei fatto per giocare a Quiddich amico mio!” constatò lui ricevendo un’occhiataccia dall’amico. “SCHERZAVO!!!” si sbrigò a chiarire infatti.
Duke continuò a guardarlo un po’ arrabbiato ma quando si accorse che il compagno osservava la schiena di Alidora si prese una piccola vendetta.
“Ehy Lance, non mi dire che ti piace la Weasley!” lo stuzzicò infatti.
Lui arrossì un po’.
“In realtà un pochino sì...”ammise spudorato come al solito stupendo l’amico che dopo qualche attimo scoppiò a ridere.
“CRETINO, SMETTILA DI RIDERE DI ME!!!” lo sgridò Lancelot.
“Mamma mia, questa cosa è troppo esilarante...”sussurrò lui tra le risate; poi quando si calmò asciugò la lacrimuccia che si era fermata sul bordo dell’occhio da quanto aveva riso e si rivolse di nuovo all’amico. “Lance tu sei tutto matto. Ma l’hai guardata bene? Piatta come una tavola da surf, secchiona e pure con le lentiggini! Tu puoi trovare di meglio!”
“Duke ti ricordi che ti dicevo l’anno scorso di Lily Potter?” domandò lui allora.
“Si... mi dicevi che anche se in quel momento mi sembrava solo una rospetta antipatica, quest’anno mi sarei accorto che sarebbe sbocciata come un fiore.” Ripetè lui conoscendo a memoria le parole di Lance che aveva cercato di uscire con la Serpeverde milioni di volte l’anno prima.
“E avevo ragione?” chiese ghignando.
Duke tacque arrossendo.
“Ehm... Direi di sì” disse vedendola salire una rampa di scale in fondo al corridoio.
“Bene, detto questo io posso affermare tranquillamente che la Weasley in poco più di...”rimuginò un attimo osservandola meglio. “Sì, credo che due mesi le basteranno.”
“DUE MESI? MA ANDIAMO NON...” urlò lui venendo interrotto dalla mano di Lance che gli tappò la bocca mentre tutti si giravano a guardarli.
“Non urlare.” Disse tranquillo. “Ti dico che a lei due mesi basteranno. Certo è solo del terzo anno ma... La vedo come una ragazza parecchio precoce...” borbottò.
“Ah sì? E perché?” domandò perplesso.
“Già l’anno scorso ho iniziato a notarla visto che stava spesso con Lily. Forse tu non te ne sei accorto, ma è molto più femminile dell’anno scorso mentre Lily si vedeva che aveva bisogno di più tempo, infatti c’è voluto un anno intero per maturare!” spiegò.
“Ma chi è che ti insegna certe cose?”
Lance ghignò mostrando i denti bianchissimi e facendo svenire qualche ragazzina del secondo anno.
“Neil McGregor, settimo anno, Grifondoro!”
“IL CAPITANO DELLA SQUADRA DI QUIDDICH?!”gracchiò lui.
“Già, suo padre è un vero Casanova e ha insegnato il mestiere anche a lui... Sua madre è una delle donne più belle che io abbia mai visto. Ho parlato con Neil quando ancora non venivo ad Hogwarts ,ad una delle feste che i suoi avevano organizzato al loro Manor, e io sono rimasto a fissare sua madre per un bel po’ di tempo finchè non è arrivato lui. Si assomigliano, sai?” fece una pausa. “Ho capito subito che lui era uno che ci sapeva fare con le ragazze... in pochi attimi era già il mio idolo...Grifondoro, giocatore di quiddich già all’inizio del secondo anno e bravo con le donne! Ho imparato tutto da lui già al primo anno mentre lui faceva il terzo. Certo ero troppo piccolo per badare davvero alle ragazze, ma nel mio piccolo le osservavo crescere e alla fine sono diventato più esperto di lui.” Continuò lui nonostante fossero entrati in aula di storia della magia dove il professore spiegava con la sua voce monotona.
“Avevo fatto una scommessa con lui sulla Potter. Diceva che sarebbe diventata la ragazza più bella del suo anno entro la fine della scuola; io invece ho detto che ci avrebbe messo un anno intero...”
“E ovviamente hai vinto... Che avevate scommesso?” lo interruppe lui.
Lui ghignò di nuovo.
“Mi dispiace ma è un segreto!” borbottò mentre il compagno si arrabbiava con lui.
Per il resto della giornata Duke assillò Lance per sapere che cosa aveva scommesso, ma lui rimase silenzioso. Poi ,stanco delle lamentele del compagno, prese la scopa e andò al campo da Quiddich sicuro di non trovare nessuno e invece...
Alidora svolazzava tranquilla sopra gli spalti ad una velocità folle quando vide qualcuno accostarsi alla sua sinistra facendole prendere uno spavento. Frenò bruscamente vedendo lo sconosciuto continuare a volare velocemente intorno al campo fermandosi poi accanto a lei dopo aver fatto il giro completo.
“Ciao Alidora!” la salutò allegramente Lancelot.
“Da quando mi dai così confidenza Royston?” domandò lei perplessa.
“Non ci vedo nulla di strano, dopotutto siamo della stessa casa, no?”
“Sarà, ma, chissà perché sento un qual certo odore di bruciato?” chiese lei scendendo velocemente di quota mentre i capelli raccolti con una pinza le mulinavano alle spalle.
Lance la fissò ammaliato finchè lei non atterrò e si diresse verso l’uscita dello stadio. Lui la seguì ancora in sella alla sua scopa fino all’esterno dello stadio, su per la collina che portava al portone. Poi scese.
“Ehi perché scappi? Non ti mangio mica!” esclamò mentre la seguiva oltre il portone.
“Non sto scappando, non sono così codarda” esclamò lei senza neppure voltarsi. “Ho da fare, devo trovarmi con Lily, mi deve dare ripetizioni di Pozioni.” Terminò lei salendo le scale diretta al settimo piano.
“Scusa ma dove vi trovate? La sala comune delle Serpi è giù nei sotterranei!” continuò lui seguendola.
Lei si fermò e si voltò all’improvviso e per poco lui non le andò addosso. La osservò negli occhi perché nonostante lui fosse un gradino più in basso era ancora più alto di lei di un paio di centimetri.
“Si può sapere perché all’improvviso ti interessa tanto ciò che faccio?” chiese incrociando le braccia.
Lui sorrise arrossendo lievemente.
“Secondo te perché un ragazzo dovrebbe prestare attenzione a una ragazza?” rispose lui.
Lei capì al volo cosa intendesse dire e sospirando forte continuò a salire le scale mentre lui rimase fermo ad osservarla allontanarsi borbottando contro di lui qualcosa del tipo.
“Anche un rompiscatole che mi fa la corte ci mancava!”
*****
“Ti vedo nervosa Ali, non credo sia il caso che prepariamo una pozione con te in questo stato, faresti solo esplodere il calderone!”
Alidora sospirò rumorosamente per l’ennesima volta sedendosi su una poltrona in un angolo della stanza.
“Hai ragione, ma prima al campo ho trovato quell’imbecille di Royston...”borbottò lei.
“E allora? Che c’entra ora Lance?” domandò Lily.
“Nulla, è che ci ha provato con me.” Disse mentre appoggiava il mento sulla mano.
“Cosa?!” gracchiò lei mentre con un incantesimo faceva sparire la pozione su cui poco prima stavano lavorando.
“Già, hai capito bene. Insomma mi chiedo perché così all’improvviso per lui da semplice saputella sono diventata una ragazza da corteggiare. Dopotutto dall’anno scorso non sono cambiata poi tanto, no?”
“Per la verità stai iniziando a metter su un po’ di forme. Magari tu non te ne sei accorta perché ogni mattina ti guardi allo specchio, ma per le persone che non ti vedono da molto tu sei cambiata...” spiegò lei alla faccia perplessa dell’amica.
“Va bene, forse è come dici tu. Ma ciò non toglie il fatto che a me quel ragazzo non piace affatto!” esclamò voltando stizzita la faccia verso il muro.
“Oh, dicevo anch’io così l’anno scorso quando ci provava con me, ma ti assicuro che è simpatico dopotutto. Certo non il tipo di ragazzo di cui mi innamorerei, ma un buon amico di sicuro sì.” Disse sorridendo allo sguardo allibito di Alidora. “Anzi, se lo vedi dopo in Sala Comune salutalo da parte mia. Quest’estate mi sono completamente dimenticata di scrivergli, forse sarà un po’ arrabbiato con me. Porgigli le mie scuse, ok?” domandò mentre la bocca della Grifoncina si schiantava a terra.
Lily rise della sua espressione poi dandole un bacio sulla fronte come augurio di buona notte, uscì dalla stanza delle Necessità.
Come avrete certo notato la lunghezza dei capitoli è nettamente maggiore. Vi avverto che però la lunghezza dei capitoli comporta anche che le 24 pagine di word in realtà siano solo 6 miseri capitoli. Quindi in una settimana avrete letto tutto ciò che ho scritto finora (anche se potrei trovare il tempo per continuare a scrivere...). Però vi avverto... LA FIC NON FINIRà DOPO I PRIMI 6 CAPITOLI... Detto questo vi metto l'indirizzo della foto che mi ha dato l'ispirazione.
http://img325.imageshack.us/img325/330/hermione92jx0vw.jpg
Ovviamente gli occhi della ragazza (Alidora) sono azzurri e non castani ma non fateci caso...
Inoltre volevo aggiungere che vi conviene salvare l'immagine perchè in uno dei prox capitoli c'è una scena dedicata proprio a questa immy.
E per terminare prima dei saluti volevo ringraziare daia che come al solito mi ha fatto il favore di darmi una mano... GRAZIE TESSSSSSSORO!!!
Ok, vi ho assillato abbastanza.
Besos! E ricordatevi di commentare!!! ^-^
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