LA PAURA È UNA LIMITAZIONE
- Capitolo 1° -
Vivevo nella paura…chiuso in me stesso, limitato dalla mia paura, limitato dal mio terrore verso qualunque cosa che mi apparisse pericolosa…questo è il racconto di quando la mia vita cambiò, quando le mie paure sparirono d’un colpo e si trasformarono in odio e rabbia…e per una volta ero io a far paura agli altri…
Era appena iniziato un noioso giorno di scuola, come al solito mi svegliai alle 7.30, mi preparai, misi alcuni libri nella cartella, e senza neanche fare colazione uscii di corsa: ero un tipo silenzioso vivevo in me stesso e non davo conto a ciò che mi dicevano i miei…cioè di esternare i miei sentimenti, non avevo intenzione di parlare con nessuno, se non con me stesso. Arrivato davanti al cancello della scuola, mi andai a sedere dietro un cespuglio, dove ero solito a sedermi quando arrivavo in anticipo…da lì osservavo gli altri ragazzi radunarsi e parlare, non mi ero mai fatto nessun amico, perché?! Perché avevo paura…paura di perderli o di essere abbandonato, non mi fidavo di nessuno, l’unico di cui mi fidavo era me stesso.
Inoltre nessuno si curava di me o di quello che facevo, semplicemente mi ignoravano, e io facevo lo stesso, fu così fino all’arrivo di due ragazzi, uno si chiamava Cooper, l’altro si chiamava Cory. Cooper era un tipo alto e palestrato aveva il capelli biondi e gli occhi azzurri, quelli che tutti chiamerebbero il sogno di ogni ragazza, Cory era un ragazzo esile e di media altezza con capelli castani e occhi del medesimo colore, un ragazzo normale.
Cory si venne a sedere nel mio stesso banco Cooper nel banco dall’altro lato della classe ma parallelo al nostro…
Il nuovo compagno inizò a parlarmi - Ciao come stai?Mi chiamo Cory, piacere tu come ti chiami?-io non gli risposi - Ok non hai voglia di parlare, scusa se ti ho disturbato…- in quel momento pensai “il primo ragazzo che mi rivolge la parola da quando sono qui, credo che meriti una risposta” - Rohan - risposi freddamente - Mi chiamo Rohan- lui mi guardò con aria compiaciuta e disse - Piacere Rohan -.
Da quel giornò fu sempre così lui parlava io facevo finta di non ascoltare, anche se ascoltavo tutto quello che diceva, dalla prima all’ultima parola. Un giorno a fine lezione, lasciai cadere per sbaglio il mio portapastelli, mi chinai per prenderlo, quando qualcuno con un calcio lo mandò fuori dalla classe…mi alzai e vidi Cooper… gli dissi - Perché l’hai fatto? - e lui mi rispose con aria da sbruffone -Ti crea qualche problema ragazzo bicolore? - ragazzo bicolore, era il soprannome che mi aveva dato vedendo il colore dei miei occhi, avevo gli occhi di due colori diversi, uno azzurro l’altro verde - Non ne avevi il diritto - dentro di me mi pentii subito di quelle parole - Ora ti faccio vedere il mio diritto, ti mando all’ospedale -
In quel momento mi sentii perso non avevo mai fatto a pugni, e mai avrei voluto farlo, quando all’improvviso sentii una voce - Ehi Coop lascialo in pace… non ti ha fatto niente- si mise fra me e lui e poi continuò -Tu non cambi mai eh!?- Cooper ne fu molto irritato - E tu non smetti mai di metterti fra i piedi eh?!- il ragazzo alzò il pugno ma fu fermato da una mano - Signori smettetela, non accetto certe insolenze nella mia classe…- Era il professore, Coop abbassò il pugno e disse - Per stavolta ti sei salvato ma ti farò pagare tutte le tue intromissioni e… - il professore lo interruppe - Non accetto nemmeno minacce del genere signor Swonson - Cooper se ne ando senza dire una parola, l’uomo aggiunse - Se vi da ancora fastidio chiamatemi…-detto questo si congedò.
Mi avvicinai a Cory e gli dissi - Grazie Cory…- lui rispose - Non preoccuparti. Coop è sempre stato sbruffone…ma non dovresti farti trattare così- ed io -perché mi hai aiutato?- rimasi sorpreso dalla sua risposta -Perché siamo amici-
Sapevo che aveva ragione ma non avrei fatto mai niente per fermarlo, non mi sarei comportato come Cory, non avrei rischiato di farmi picchiare per salvare un amico…avevo troppa paura e ne diedi prova tempo dopo…
Qualche tempo dopo infatti andando in bagno vidi un gruppo di ragazzi tra cui Cooper che picchiavano un ragazzo, subito mi nascosi dietro al muro, continuando a osservare la scena, osservando meglio vidi che quel ragazzo era Cory, Coop aveva ragione quando diceva che gliel’avrebbe fatta pagare, nonostante sapessi che la cosa giusta sarebbe stata aiutare il mio amico, voltai le spalle e me ne tornai in classe…Cory finì all’ospedale per varie fratture alle costole e contusioni varie per tutto il corpo. Quando venni a saperlo mi sentii un verme per come mi ero comportato, l’avevo rimasto li a farsi riempire di botte, per colpa mia.
Quella stessa sera, feci uno strano sogno: io ero fermo in città, era notte, le uniche luci accese erano quelle dei lampioni che si trovavano a entrambi i miei lati, di fronte vedevo un ombra, aveva la forma umana ma aveva due enormi ali… quest’ombra si avvicinava a me molto velocemente, ero paralizzato dalla paura, quando l’ombra mi fu vicina pronunciò alcune parole - Trasforma la paura, io ti aiuterò, io sono l’unico che ti è vicino, io…sono…TE!!- mi svegliai di colpo, mi sentivo strano, sapevo che qualcosa in me stava cambiando, corsi in bagno guardandomi nello specchio, i miei occhi non erano più quelli che avevo sempre, erano rossi, e pieni di rancore…poi un dolore lancinante alla schiena così forte che svenni.
Il mattino dopo, mi svegliai nel mio letto, misi una mano vicino agli occhio quando vidi una cosa impressionante, era ricoperta di sangue, controllai anche l’altra ed era la stessa cosa, corsi subito in bagno per lavarle e guardandomi allo specchio vidi anche la mia bocca ricoperta di sangue così come il mio petto completamente ricoperto di sangue, pulii tutto con cura,uscendo dal bagno vidi a terra la meglietta del mio pigiama era strappata sui lati e aveva due grossi buchi dietro la schiena, poi ricordai quello che era successo durante la notte,subito fui colto da un enorme paura, tentai di dimenticare, mi preparai e scesi come facevo tutte le mattine, mia madre mi fermò - Rohan è successa una cosa terribile, un tuo compagno di classe è stato ucciso questa notte mentre dormiva- rimasi fermo a guardare, immobile, la televisione disse il nome del ragazzo morto “Il diciassettenne morto questa notte per cause ancora sconosciute dagli inquirenti, si chiamava Cooper Swonson…” quando pronunciò quel nome mi sentii…bene, pensai “ Beh…è molto meglio che sia morto, era solo uno sbruffone”…in quel momento sorrisi…non so perché ma pensai “ce anche altra gente che dovrebbe fare questa fine…” intanto il tg continuava “morto in modo violento, sembra che chi l’ha ucciso abbia usato non un arma, ma addirittura la bocca, la carne della vittima è stata strappata a morsi, la scientifica pensa che l’assassino abbia qualche problema di sanità mentale…”
-Se lo meritava…- dissi ad alta voce… mia madre si girò di scatto, ma io ero già andato via.
In qst FF mi rispecchio in alcuni tratti nel carattere del protagonista sta a voi capire quale...
Non mi aspetto di far paura ma solo di appassionarvi
Leggete,votate ma soprattutto commentate
|
|
