1°
- Capitolo 1° -
Eccomi qui. Di nuovo qui, su questo palco. Le luci sono ancora spente, ma sento le fans urlare a gran voce il mio nome. Se ascolto meglio sento anche quello di mio fratello. Poveri Georg e Gustav, loro non li considera nessuno. Soprattutto Gustav. Sta sempre nascosto dietro la visiera del suo cappellino. Già, perché le vere “star” della band siamo io e mio fratello. O almeno questo è quello che dicono le fans. Già, le fans. Alcune di loro ci seguono solo per estetica. O perché siamo il fenomeno del momento. O semplicemente perché non hanno niente da fare. Poi ci sono anche le VERE fans. Quelle che ci apprezzano soprattutto per la musica. Quelle che ci amavano anche prima che diventassimo la band “cool” del mese. Chissà da dove arrivano tutte loro. Alcune anche dall’Italia, ho sentito dire. Non ci posso credere! Dall’Italia, qui a Köln, solo per vedere noi. Solo per sentire le nostre canzoni dal vivo. Mi sembra ancora tutto così irreale. Solo un po’ di tempo fa, ok tre anni fa, eravamo quattro ragazzi sconosciuti che si divertivano a fare musica, mentre ora siamo famosi. Sono cambiate molte, moltissime cose da quei tempi, ma alcune cose so che non cambieranno mai. Per esempio l’amicizia tra noi quattro, l’affetto profondo che provo verso mio fratello ed il fatto che ci divertiamo ancora a fare musica. Cavolo, da quanto tempo sono qui in piedi a pensare? Perché non accendono queste luci? Stasera mi sento carico come non mai. Sì, ne sono sicuro: sarà il miglior concerto che abbiamo fatto fino ad ora!
E anche questa è andata. Un altro concerto, un altro grande successo, un’altra serata finita. O forse dovrei dire appena cominciata? Ora c’è l’ after-concert! Ovvero tutta la notte a fare casino, a parlare del concerto, di come siamo andati e di cercare di non farci assalire dalle fans! A proposito di loro, ora dobbiamo andare a firmare un po’ di autografi. È incredibile come anche una sola firma da parte di uno di noi quattro possa renderle estremamente felici. Ogni volta che ci avviciniamo urlano, si disperano, si mettono a piangere, ci fanno foto e quant’altro. Ma non ne ho mai, e dico mai, vista una sorriderci senza che ci rimanesse secca. Almeno fino a stasera. Chi lo sa, magari incontro la ragazza della mia vita, proprio tra loro! Ahaha, tu sogni caro mio. Eccoci arrivati, finalmente. Sono veramente tantissime le ragazze venute qui dietro! E se non sbaglio vedo anche qualche ragazzo. Spero solo che queste transenne reggano. Chiariamoci, non mi dispiace vedere le fan felici, anzi, è solo grazie a loro che siamo così famosi, ma non mi piacerebbe affatto essere travolto da 150mila fan impazzite! Tiro fuori l’indelebile che porto sempre con me e inizio a firmare dei fogli. Guardo un momento mio fratello: lui è molto più a suo agio di me, gli viene quasi naturale. Ora sta ridendo, chissà quale sconceria gli avranno urlato! Qualcuno chiama anche me. Torno alla realtà. Davanti a me c’è una ragazza, mi guarda e mi chiede: - per favore, mi potresti fare un autografo?- . Mi sorride. È incredibile, non posso crederci! Non si è messa a piangere, urlare o strapparsi i capelli. Semplicemente continua a guardarmi, con quegli occhioni verdi e a sorridermi. - Certo!- le rispondo - Come ti chiami?- voglio farle una dedica personale, mi sta già simpatica. - Annalisa - risponde. Prendo il quadernino che tiene in mano e le scrivo “ad Annalisa, una ragazza con un sorriso splendido, Bill K.”. Le porgo il quaderno. Lei lo guarda, mi sorride di nuovo e mi ringrazia. Poi sparisce tra la folla. Altre fans, altri autografi. Dopo circa mezz’ora dobbiamo andare via. Mi dispiace deludere così tutte le altre, ma non possiamo stare tutta la notte col pennarello in mano. Ho visto tante facce stasera, ma una mi è rimasta impressa più di tutte. Aveva veramente un bel sorriso, Annalisa. Mmh, dal nome penso sia… sia… italiana! Ma allora era vero, c’erano delle ragazze italiane! Vabbè, meglio dimenticarsela, non la rivedrò più.
Ma che gli prende a mio fratello? Chissà a cosa starà mai pensando… Ecco, ora mi guarda. Sapevo che non dovevo fissarlo in quel modo. Mi sorride. Dio, che sorriso. Ne ha sempre uno pronto, anche quando tutto va male. Oddio, basta pensare a mio fratello! Pensa al concerto… è stato proprio bellissimo questo, credo il migliore che abbiamo mai fatto! Poi Bill è stato bravissimo nell’esibizione. Al massimo della professionalità e dell’energia. Già, stasera ne aveva da vendere. Saltellava da una parte all’altra del palco senza mai fermarsi. Solo quando veniva accanto a me si calmava, per modo di dire. Abbiamo fatto uno spettacolo strepitoso. Quando c’era l’assolo di chitarra e mi è venuto davanti, fissandomi negli occhi e sorridendo, era come se stesse cercando di comunicarmi qualcosa. Si stava divertendo, veramente. La musica è tutta la sua vita, si vede lontano un miglio. E a me piace vederlo così felice. Quel sorriso… No! Basta, lo sto facendo di nuovo. Devo pensare un po’ meno a mio fratello e un po’ più a me stesso. Per esempio… c’erano molte fan carine oggi. Ho sentito che alcune arrivavano dall’Italia. Una di loro mi ha gridato qualcosa in un tedesco quasi perfetto. Quasi, quasi accetto la proposta… ma no, da Tom, era solo una stupida ochetta. Ma in fondo non è questo quello che voglio? Lei usa me ed io uso lei. Alla fine sbagliamo tutti e due, ma lo sappiamo. Mmh, sto pensando troppo. Ora mi prendo un drink, vado da Gusty e insieme andiamo a cercare due ragazze. Dio, Bill, ma perché mi sorridi ancora? Gli faccio un cenno con la mano. Sembra soddisfatto, si gira e ricomincia a parlare con gli altri. Ma che cavolo, non dovevo andare a prendere da bere? Che ci faccio qui imbambolato? Mah, vammi a capire. Vado da Gusty và, che è meglio.
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graziamadeinth
graziamadeinth - Voto:
Complimenti, bellissima ficcy!!!
Forse, leggendo l'inizio, è l'ultimo finale a cui una persona penserebbe...
Davvero troppo bella!