- Capitolo 1° -
Piove.
La ragazza guarda fuori dalla finestra e vede le nuvole grandi, nere, che sovrastano il cielo che fino a qualche minuti prima era stato chiaro, limpido.
Guarda le rondini che cercano riparo sotto i tetti delle case, sotto le grondaie, spaventati come lei dalla furia del vento.
Lei è da sola in casa, nessuno la può proteggere dalla violenza del temporale.
In pochi minuti il tempo peggiora, i lampi sono forti e visibili nel cielo pomeridiano, ed i tuoni nn tardano ad arrivare con la loro violenza.
Resta sul letto, immobile, guardando fuori dalla finestra.
Ricordi, tanti brutti ricordi cadono su di lei come la pioggia che invade la città, ed immediatamente diventa triste.
Gli occhi vogliono separarsi da quella visione fantastica, la tempesta che con la sua forza, la sua imponenza si scatena fuori, un vetro appena a separare la ragazza dal resto del mondo.
Il telefonino squilla, ma lei nn lo sente, perché è troppo concentrata.
Nn riesce a distogliere lo sguardo.
I nuvoloni si fanno sempre + scuri, rendendo buio un pomeriggio di giugno come una sera autunnale.
Ancora fulmini e tuoni;uno particolarmente potente;la ragazza sussulta spaventata.
Allora fa come i bambini quando hanno paura;è già seduta sul letto, ma ora vi si rannicchia al suo interno.
Si tira le coperta fin sopra il mento, ma nn troppo, perché, anche se spaventata, nn vuole rinunciare a sentire lo scrosciare della pioggia sui vetri, sulle case, sulle strade.
Rimane così per molto tempo o qualche secondo, nn riesce a capirlo nemmeno lei.
La pioggia nn accenna a smettere, e la ragazza nn accenna a muoversi.
Sente un rumore dall'ingresso;il cuore perde un battito, lei rimane pietrificata dalla paura.
Passi veloci, affrettati, forse preoccupati si dirigono verso la camera da letto della ragazza.
Una figura appare sulla porta, che la guarda preoccupata.
Anche lei si calma, capendo in un attimo di chi si tratta.
-perché sei qui?-
il ragazzo nn parla;si toglie le scarpe, i calzini e li poggia delicatamente sulla sedia di fianco alla porta.
Un altro lampo;la ragazza sussulta.
Il ragazzo allora si affretta;si toglie gli anelli, i bracciali e le collane, tutto ciò che potrebbe essere freddo.
Solo in quel momento la ragazza si rende conto che lui è tutto bagnato, il trucco sciolto dalla pioggia.
Sta per protestare, ma il ragazzo la guarda, e lei si ferma.
Lo guarda attentamente e piena di amore mentre si toglie il giubbotto fradicio, la maglietta a maniche corte ed i jeans che sono ormai impresentabili.
Rimane con indosso solo i boxer neri.
Si avvicina al letto dove la ragazza si è nascosta, e solleva leggermente le coperte.
La ragazza sorride sorpresa, e fa entrare il ragazzo.
Lui la abbraccia, ora i loro volti sono a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro.
La ragazza solleva la sua mano, piccola, fredda;delicatamente cerca di togliere il trucco sciolto dalle guance del ragazzo.
Lui la ferma, intreccia la sua mano con quella di lei e la porta alle labbra, baciandola dolcemente.
La tempesta fuori, nel mondo esterno è ancora violenta, l'ennesimo tuono violento scuote la ragazza.
Lui allora la abbraccia senza esitare, la tiene forte tra le sue braccia.
Lei ora si sente al sicuro;si trova con lui, e ora la pioggia nn fa + paura.
-io ci sarò, sempre. Ora dormi, ti proteggo io.-
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