ECCO,QUESTA SONO IO
- Capitolo 1° -
{Love in Love}
Cap. I -PROLOGO-
~Una nuova vita
Tick. Tack. Tick. Tack. Driiiinn!!!!
Al suono della sveglia,una ragazza mosse le braccia tra le morbide e calde lenzuola,frafugliando qualcosa di incomprensibile e dando un pugno all'orologio,scaraventandolo a terra,ma almeno non sentiva più quel rumore assillante. A proposito. Assillante. Come mai non aveva sentito le urla di quella disgustosa matrigna,alla quale l'aggettivo “assillante” si addiceva così bene alla persona?Bhà. Meglio così. Almeno non sarebbe andata a scuola,anch'essa tremendamente disgustosa,per lei. Rimase per ancora qualche minuto nel letto,per poi alzarsi di scatto,quasi come una molla,alle famose grida della donna.
-Allora,Kairi,che diavolo stai facendo???Scendi immediatamente,anzi,adesso!-
Dopo tre secondi precisi:
-Sei ancora lì??Muoviti!!-
La ragazza,ancora assonnata,si grattò la nuca,quasi esasperata dal comportamento della sua “nemica”. Scese al piano di sotto (Kairi combinava molti guai,perciò,un giorno,la matrigna le ordinò di andare a dormire in soffitta,come castigo. E lì rimase. Non potè più tornare in camera sua,da quando il padre morì,anche lui) per fare colazione,e come sempre trovò le sua due sorellastre già pronte,pulite e lavate. Erano talmente viziate che dovevano essere curate in ogni minimo istante della loro vita,non riuscivano nemmeno a dormire nel loro letto!Avevano paura di tutto,e Gabrielle era proprio una grassona,a confronto di Alice che invece era una sardina. La matrigna fece il suo onore di parlare di nuovo,stavolta con il tono decisamente più sgarbato di prima:
-Forza Kairi,fà presto,non sono mica qui tutto il giorno ad aspettare te!-
Dovete sapere che la nostra protagonista,Kairi,è un tipo moolto vendicativo,ribelle,arrogante,parecchio orgoglioso e prepotente. Però,è molto intelligente,ma con una scarsissima stima di studiare.
-E allora vattene e non rompermi le palle!-rispose la biondina,assai irritata.
Le ragazze si coprirono la bocca con una mano,guardando prima Kairi e poi la matrigna,Lucy,sapendo che anche questa volta la diciottenne non l'avrebbe passata liscia. Tra gli sguardi delle due sembravano esserci dei fulmini,talmente era carica la tensione -come sempre,Gabrielle e Alice avevano una paura matta della loro mamma. Così,Lucy assottigliò gli occhi,e mormorò minacciosamente:
-Tu...sono stanca di te e dei tuoi dispetti che facevi quando eri una marmocchietta,sono stanca del tuo atteggiamente insolente di adesso,sei brutta,sei stupida,a confronto delle mie due adorate figlie non sei nulla!Zero!Hai capito?Mi fai schifo!-
Kairi mantenne lo sguardo e la testa alta,ma non riuscì a trattenere la rabbia e il risentimento che oramai bollivano da 12 anni.
-Ah sì?Ti faccio schifo?Allora riguardati allo specchio puttana,sei una merda,non ti ci si può avvicinare!Fai talmente cagare che ti si fila nessuno!E puzzi!-
si fermò un'attimo,per riprendere fiato.
-E non solo tu!Tutte voi!Sembra che avete la cacca sotto il naso,non vi va bene un cazzo!Siete delle troie!-
Lucy,sbalordita di tante parole “orribili”,dato che nessuno le aveva mai riferito la parola in questo modo,divenne pallida,poi viola,poi rossa,e alla fine,tornò di un bianco latte,arrabbiata come non mai,ma senza riuscire a riscuotere nessun timore dalla ragazza.
-Esci da casa mia.-
-Con piacere!E comunque,riferirò tutto alla polizia:ti farò mettere in prigione e riprenderò tutto ciò che è mio,comprese le case e i soldi!- Poi,con uno scatto,corse di sopra a fare i bagagli -che erano davvero pochi,Lucy non le permetteva di avere molti vestiti “personali”...la maggior parte li regalava ad Alice- e in meno di un minuto riscese velocemente,sbattendo le porte e montando sulla moto,il suo unico “gioiello” ancora in vita,sempre protetto da Kairi dalle grinfie di Lucy.
-Avanti tesoro,parti,adesso ce ne andiamo via da qui,dove non avrai il pericolo di essere buttato o regalato.-
Disse,mentre infilava con impazienza le chiavi della moto.
Non sapeva dove andare,sapeva solo che doveva scappare il più lontano da lì,il più lontano da quella stronza che le aveva rovinato la vita,a partire da solo 6 anni,quando il padre non si presentò più a casa...e ora,18 anni,un'infanzia orribile dietro,la giornata più bella della sua vita (ovvero scappare da Lucy) e un fisico invidiabile. Non si diresse a scuola,non ci sarebbe più andata. Almeno,non in quella. Certo,avrebbe continuato gli studi per poi iniziare il lavoro,ma non in quell'istituto,dove c'erano solo secchioni che amavano studiare e pochissimi teppistelli come lei,che la capivano nel suo stato com'era. Ma,dopo tanto odio e tanti litigi (lei,nella sia vita,non aveva mai versato una lacrima,nè tanto meno un sorriso)le sua labbra rossissime color ciliegia,nè troppo carnose né troppo sottili,si piegarono in un sorriso. Un sorriso furbo,di vendetta,di gioia,che non significava praticamente nulla,ma che allo stesso tempo era tutto. Continuò a “vagare”,fino ad arrivare al più grande,al più comodo,al più famoso,ma soprattutto più costoso Hotel di New York intera. Sì,il padre di Kairi era molto ricco,e aveva una bella casa verso il centro delle famosa città.
“A proposito...” alla bionda venne un'idea. “Proprio perchè mio padre è ricco,ha tante case...potrei arrivare ad una di esse,l'importante è che non sto vicino a quella vecchia strega!” Nel frattempo,però,decise che era meglio fermarsi qualche giorno all'Hotel,e prepararsi per tutto:la casa,la nuova bellissima vita,gli studi,gli amici,e tutto. Ma per quella notte,non ci avrebbe pensato:il pensiero di andare a dormire era decisamente più allettante.
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