IL LAGO, LA PALLONATA E..
- Capitolo 1° -
Il lago, la pallonata e..
Oggi ho deciso di seguire i miei genitori..
E così mi sono ritrovata circondata dalla natura..
Siamo venuti vicino ad un lago..
La vista è spettacolare..
E anche la sensazione di libertà che sento in questo momento..
Sapendo che non avrei trovato molto interessanti i discorsi dei miei e dei loro amici, ho portato il mio adorato i-pod e il mio libro preferito “Twilight”..
Mentre aspetto che il pranzo fosse pronto, mi sono allontanata un pò, per cercare un posto dove leggere e ascoltare musica in tranquillità..
Proprio quando stavo per arrendermi a trovare un posto senza insettini schifosi o roba non ancora identificata l’ho visto..
Il paradiso..
Ho aumentato il passo e ho controllato che in realtà fosse un’illusione..
Ma no, è tutto vero..
Così mi sono seduta su questa bellissima panchina di legno, che si trova proprio sotto un albero vicino alla riva del lago..
Sento una tranquillità che solo poche altre volte nella vita ho provato..
Ma secondo voi mi poteva andare così bene??
Decisamente no..
Dopo solo una mezzoretta di lettura, con un bellissimo venticello fra i capelli e con dei raggi di sole che mi circondavano, mi arriva dritta, dritta in faccia una pallonata..
Ma dico io..chi cavolo è che si mette a giocare con una stupida palla proprio vicino il lago???
Ma quest’idiota non poteva giocare da un’altra parte??
E ora, oltre agli occhiali volati in acqua, oltre al naso spiaccicato e dolorante, oltre al mal di testa che mi è appena venuto..
Devo pure sentire la risata di sto scemo??
Poggio delicatamente il mio adorato libro nella panchina e senza neanche calcolare l’idiota mi avvicino lentamente, molto lentamente alla riva per cercare gli occhiali..
Il problema è che non vedo un tubo..
Mi metterei a piangere..
Voi penserete che i miei guai siano finiti..
E invece no..
Perché dovete sapere che io sono una ragazza mooolto “fortunata”..
E così, abbassandomi, per sbaglio ho messo il piede su un sasso scivoloso e sono finita a faccia in acqua..
E le risate di quella brutta testa di carciofo continuano..
Cerco di restare calma e mi rimetto a cercare gli occhiali..
Ma niente, non li trovo..
Già sento le frasi idiote di mio padre..
“Ecco ora per me puoi restare senza occhiali..”
Oppure le proposte di mia madre..
“Beh almeno ora puoi approfittarne per mettere le lentine, hai degli occhi così belli, perchè li devi coprire con quei cosi??”
Come se anche loro non li portassero..
Mi siedo sulla riva e mi metto le mani nei capelli, pensando a cosa dire a i miei genitori..
Sento dei passi vicino a me e una mano poggiarsi nella mia spalla..
Senza neanche girarmi so che è l’idiota della pallonata..
Ma che vuole ancora??
“Stai cercando questi?”
E mi mette davanti a gli occhi i miei adorati occhiali..
Glieli strappo dalle mani e me li metto subito..
Mi sembra di rinascere..
Morirei senza..
Ho ancora la mano di questo scemo sulla spalla..
E quindi per farlo andare via lo ringrazio freddamente e gli volto ancora di più le spalle..
Lui ride di nuovo..
Prima non me ne ero neanche accorta..
Ha una voce e una risata bellissima..
Così mi giro per vederlo anche in faccia..
O mio Dio..
Questo si ke è un gran pezzo di gnocco..
Anzi, dire così è poco..
I capelli biondissimi circondano il suo viso d’angelo e ricadono un pò su i suoi occhi verdi..
Dalla camicia bianca lasciata un pò aperta si intravedono i pettorali..
Ha un corpo stupendo..
E ora sono qui, da circa 10 minuti, con la stessa faccia da cretina, a guardarlo e a sbavare senza neanche un po’ di orgoglio..
Lui mi aiuta ad alzarmi e mi porge la mano dicendomi..
“Piacere io sono Davide, scusa per la pallonata, ma mio cugino è completamente negato a giocare a calcio..”
Pallonata?? Quale pallonata?
Da quel giorno è passato 1 anno..
Io e Davide stiamo insieme da 5 mesi..
E ora siamo ritornati con tutti i nostri amici vicino al nostro lago..
Ormai lo sentiamo un po’ nostro perché è il luogo dove ci siamo incontrati, dove ci siamo dichiarati e dove ci siamo dati il nostro primo bacio..
Io e il mio “adorato” ragazzo ci siamo allontanati un po’ dal gruppo per fare una passeggiata, e ora siamo seduti su quella famosa panchina..
Ridiamo, scherziamo e litighiamo..
In pratica lo facciamo sempre..
Ma sapete cm si dice..
L’amore non è bello se non è litigarello..
Ad un certo punto per scherzare mi alzo e gli do le spalle con una finta aria imbronciata..
Lui mi abbraccia da dietro e ride insieme a me..
Mi giro nel suo abbraccio e lo bacio..
Ma ecco che scivolo su un sasso e ritrovo di nuovo in acqua..
Beh almeno questa volta ho trascinato insieme a me quello scemo del mio ragazzo..
..COMMENTATEEE..
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