NON PUOI SOSTITUIRE UN CUORE - Capitolo 1° -
Appoggiò la mano al vetro, è guardando fuori vide la testa calda che si allontanava.
E il vetro era freddo.
Chi si sarebbe arrabbiato con lui d’ora in poi?
Avrebbe dovuto autoconvincersi di credere -come al solito- che gli importava qualcosa dei commenti positivi degli altri, quando a lui i commenti cattivi e acidi di Mello valevano quanto e anche di più dei suoi preziosi giochi.
Se pensava a quella stupida testa calda, si rendeva conto che la solita situazione dove lui costruiva il puzzle e il biondo lo prendeva in giro o lo denigrava, erano davvero un bel passatempo.
Lui non reagiva e Mello gli trasmetteva la sua vitalità.
E attraverso Mello, come un parassita, si sentiva vivo.
Si spostò dalla finestra.
E vide per terra il suo gioco preferito.
Ma adesso che si apprestava a fare di nuovo il puzzle si sentiva mancare la voglia e gli dette fuoco con un accendino.
Tanto poteva comprarlo uno nuovo.
Peccato che un cuore nuovo non poteva comprarlo, non si poteva cambiare, quello era bruciato. |
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