TRISTEZZA IN FONDO LA CUORE - Capitolo 1° -
inizo prologo
Pan aprì un occhio, poi l'altro. Lo sguardo assonnato si posò sulla sveglia posata sul comodino. Sette e quarantacinque. Sbuffò, girandosi sul letto in modo da dare le spalle alla finestra che, aperta, inondava la stanza di luce. -Mamma, è prestissimo! Si può sapere perchè mi hai svegliata?- mugugnò, la voce soffocata dal piumone. Videl smise di girare per la camera mettendo a posto tutto quello che le capitava sottomano, e si voltò verso la figlia. -Tesoro, Gohan voleva chiederti se ti va di allenarti un po' con lui, visto che è da tanto che non lo fate... che ne dici? C'è un bel sole, fuori, sarà di certo piacevole...- disse cercando di essere convincente. Per tutta risposta la figlia le rivolse un grugnito poco educato, vagamente somigliante ad un'imprecazione. La donna si avvicinò al letto, e con un gesto deciso privò il corpo di Pan del calore delle coperte. La ragazza schizzò a sedere, sussultando per l'mprovviso cambiamento di temperatura. -Mamma!- protestò, alzandosi e inseguendo Videl che stava per uscire dalla camera. -Ma che modi sono?- continuò, mettendo un broncio che quasi toccava terra, mentre si avviava verso la cucina insieme alla madre. -Era l'unico modo per farti alzare da quel letto! Da quando sei diventata così pigra? Fino a pochi mesi fa, solo sentire la parola "allenamento" ti faceva saltar su come un grillo!- ribattè la donna mettendo a scaldare il latte. Pan non rispose, ma lo sguardo le si rabbuiò. Si sedette su una sedia, avvicinando a sè un piatto pieno di cornetti fumanti. -Sono cambiata da allora, mamma. Capita, sai. Quei discorsi sul cambiamento e sull'adolescenza dovranno pur avere un senso, no?- borbottò addentando un cornetto. -Non provare ad usare l'adolescenza come scusa! Non è un motivo plausibile, Pan. Non è normale che le persone cambino così da un giorno all'altro, anche se sono adolescenti!- le disse di rimando Videl, scrutandola seria col suo sguardo color cielo. Sospirò, l'espressione le si addolcì, il tono divenne sinceramente preoccupato. -Che cosa ti succede, Pan?- sussurrò. Ma il suo sguardo caloroso di madre non riusì a penetrare il ghiaccio che si trovava negli occhi della nipote di Goku. -Non capisco a che cosa tu ti stia riferendo. E adesso, se non ti spiace, dovrei andare a vestirmi che la scuola mi aspetta..- disse gelida, salendo di sopra, nella sua camera.
fine prologo.. se vi ha incuriusiti leggete il prossimo capitolo che metterò solo... se volete che la contunui... ciaoo un bacio
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