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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SETTE VOLTE
Genere: Commedia, Fantasy, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Autore: shedevil galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/04/2008 14:50:23 (ultimo inserimento: 24/07/08)

noi siamo 7 e tu sei solo… prima o poi cederai ad una noi.
 
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SCOMMESSA (PROLOGO)
- Capitolo 1° -

Mi chiamo Andrea. Ho suppergiù trent’anni e posso dire di essere un uomo perfettamente normale. Faccio un lavoro, che mi permette di mantenere un tetto sopra la testa, anche se, da ragazzo, avevo ben altre aspirazioni. Fare l’impiegato, un impiegato qualunque, può diventare estremamente noioso.
Vivo da solo. La mia unica compagnia è rappresentata da due pesci rossi, Sushi e Sashimi. Li trovate due nomi azzardati? Beh, vi assicuro che ci ho pensato su davvero molto. I miei genitori vivono lontano da qui, dalle parti di mio fratello minore. Lui è manager di una grande ditta e può soddisfare ogni loro capriccio.
Non sono sposato. Ho passato l’età del “rimorchio”, o come diamine dicono oggi i ragazzi, e la vita che faccio non mi procura molti contatti esterni. Non sono brutto, né antipatico. Solo, forse sono troppo… normale. Tuttavia, ogni tanto esco con una donna. Niente di che, certo, ma mi fa passare lo stesso qualche weekend divertente. Inoltre, è una brava persona… anche se è strana forte.
Vista da fuori, la mia vita deve sembrare una palla terribile. Ma riesce comunque a tenermi le giornate impegnate. Inoltre, da un po’, in ufficio, si respira aria di promozione. Mi sono dato tanto da fare per essere il fortunato. Spero proprio di dare una svolta alla mia vita.


Da qualche altra parte, in un luogo non ben precisato, sette figure cercavano un divertimento qualsiasi, pur d’interrompere la monotonia.
Avviciniamoci.
“Non mi va di fare niente” stava dicendo una donna, sdraiata su degli enormi cuscini sparsi sul pavimento.
“Figurati, ” disse un’altra donna. Questa aveva dei vestiti sontuosi - a differenza della prima, dall’aria sciatta e trascurata - e un’espressione di disprezzo sul viso. “Non ricordo una sola volta in cui tu abbia avuto voglia di fare alcunché. Sei buona solo a lamentarti, come tutti, del resto. Ah, mi sento sprecata, qui con voi!”.
Una terza donna, inviperita da tale affermazione, si incamminò verso di lei e, con sguardo furente, quasi le urlò: “Chi diamine ti ha chiesto di restare?! Puoi andartene quando vuoi, anzi, giacché ci sei, perché non ti tiri dietro anche quell’inutile sacco, afflosciato lì per terra! Senza voi due, l’aria diverrebbe meno stomachevole!”. Detto ciò, si girò e tornò da dove era venuta, a girare in tondo furiosamente, borbottando insulti qua e là. La seconda donna le lanciò un’occhiataccia.
“Suvvia, non litigate” stava dicendo una donna rotonda. Era davvero ben in carne, con due guance rosse e l’aspetto di una persona un po’ alticcia. Agitando la fetta di torta che brandiva in una mano, così ammoniva le compagne. “È inutile sprecare le proprie energie in sciocche discussioni. Piuttosto, perché non venite a mangiare qualcosa? Mi sembrate tutte così sciupate…”.
“Temo di dover declinare l’offerta, tesoro. Se mangiassi tutte le cose che ingurgiti tu, non riuscirei mai a mantenere la mia linea. Sai, se dovessi mettere su cellulite, molti se ne dispiacerebbero” ribattè una bella brunetta, tutta dedita a massaggiare il proprio corpo.
“Si, beh, per te è facile. Guarda che bel fisico ti ritrovi… sei uno schianto. Come vorrei essere bella come te, Lu”. Disse melanconica una ragazza appallottolata in una angolo.
“Sempre a lamentarti, Vidia.” S’intromise la seconda donna. “Se proprio devi voler assomigliare a qualcuna di noi, perché non me? Di sicuro, ho molti più pregi delle altre”.
“Già, il primo è la modestia. Poi, non ti impicci mai degli affari degli altri, vero Superbia?” chiese la donna nervosa. “Sei più riservata persino di Cidia” disse in tono sarcastico.
Dall’altra parte della stanza, la donna chiamata Cidia si rigirò su un fianco, evitando di prender parte alla conversazione.
Lu si rivolse alla gran nervosona: “Iruccia mia, se resti sempre con quell’espressione, ti verrano le rughe sul viso! Rilassati, per favore. Fai come Gola, goditi il momento. Non ci capita spesso di avere delle pause”.
In tutta risposta, ricevette un bel “Ha!” da Ira.
“Oh, insomma! Ava, dille qualcosa anche tu!” piagnucolò Lu.
“Che terribile spreco di tempo, star qui a fare stupide discussioni” esordì la settima donna, che, fino a quel momento, era rimasta in silenzio a far dei calcoli su un foglio.
“Ma è così bello avere del tempo libero…” le rispose Cidia, sbadigliando.
“Questione di punti di vista. Per me è intollerabile restar qui a rigirarmi i pollici. Propongo una sfida” continuò.
Quelle parole ebbero il potere di ridestare l’interesse delle donne. Tutte erano in attesa di sentire cosa mai volesse fare Ava.
“Quello che ci serve” spiegò la settima donna, “è avere uno stimolo, qualcosa da fare. Magari, con un piccolo tornaconto finale”.
Le alte sei si scambiarono dei sorrisi maliziosi. Ava non si smentiva mai.
“Continua, su” la incitò Superbia.
“Visto che siamo tutte donne, troviamoci un uomo. Qualcuno rigorosamente anonimo, un’anima comune, senza pretese eccessive o strane. Ce lo contenderemo e la prima che riuscirà a farlo capitolare, avrà vinto. Che ve ne pare?” chiese.
“La faccenda mi intriga” rispose Lu. “Potremo usare ogni mezzo a nostra disposizione? Ogni nostra… abilità?”.
“Certo. Ognuna di noi rappresenta un piacere, col quale potrà tentare la vittima prescelta. Avremo un giorno a testa, a disposizione” spiegò Ava.
“Terminato il quale, non avremo più modo di ritentare, giusto?” volle sapere Gola.
“Esattamente”.
“Premesso che a vincere sarò di sicuro io,” s’intromise Superbia “cosa ci guadagnerei? Certo, oltre all’ennesima prova del fatto che vi sono superiore!”.
“Nel caso in cui tu dovessi vincere, noi tutte assoggetteremmo i nostri vizi al tuo per un mese, cara”.
Gli occhi delle sei ascoltatrici si dilatarono per lo stupore. Un mese di lavoro era un bel po’ di materia prima. La ricompensa per tanto zelo sarebbe stata straordinaria… Inoltre, poter dominare le altre sei era un potere eccezionale. Non potevano lasciarsi sfuggire un’occasione simile…
“Io ci sto” disse Superbia.
“Idem per me” replicò Cidia.
“Anch’io!” disse Gola.
“Contate pure su di me” rispose Lu.
“Se lo fate tutte, allora ci sto pure io” si unì Vidia.
“Ehi, non dimenticatevi di me!!!” scattò Ira.
“Bene, signore” concluse Ava. “Visto che ci state tutte, credo sarebbe il caso di suggellare il nostro patto. Fuori la mano”.
Mente Ava diceva queste parole, tutte le sette donne incisero il palmo della propria mano, lasciando che cadesse qualche gocciolina di sangue. Ava pose il palmo di fronte alle altre, che si affrettarono a fare altrettanto. Il sangue fuoriuscito dalle loro ferite si mescolò. Da quel patto, scaturì una fiammata rosso vivo, che si librò verso il soffitto della stanza per una attimo, illuminando il viso delle donne di un sinistro bagliore rosso. Poi, la fiamma svanì nel nulla.
“Ecco fatto” disse Ava. “Cominceremo questo lunedì. La prima, che metterà in atto la propria tattica avrà l’esclusiva per tutta la giornata. In tutto, avremo sette giorni di tempo”.
“No, aspettate. Così non vale” protestò Cidia. “Perché, invece, non ce la giochiamo a morra cinese? Così sarà tutto affidato al caso. Mi sembra più equo”.
“Mpf! Se ci tieni tanto…” disse Superbia.
Le sette si disposero nuovamente in cerchio e cominciarono a giocare. Alla fine, stabilirono l’ordine in cui avrebbero giocato.
“Bene! Allora la prima sarà Invidia, poi Ira, poi io” stava elencando Avarizia, “Superbia, Accidia, Lussuria e Gola. Questo è l’ordine”.
“Beh, adesso non ci resta che trovarci un ometto qualunque, da conquistare” ricordò allegramente Lu.

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
shedevil 30/07/08 18:19
Hahahahaha!!!!! Sei sempre il solito... ^o^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

littlemark - Voto: 30/07/08 11:02
Carina come fanfic...l'idea di impersonificare i 7 peccati capitali in 7 ragazze...vorrei essere io quel ragazzo!!!
Non vedo l'ora che entri in scena lù (lussuria)...
Voi su chi scommettete?
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