UN RAGAZZO STRANO
- Capitolo 1° -
Marti frequentava il liceo linguistico con indirizzo di tedesco, era una sedicenne abbastanza carina: curve al posto giusto, capelli neri con delle meche fucsia in stile emo. sempre vestita di nero; adorava truccarsi con molta matita,indossava quasi sempre delle gonne, un capo che adorava. Oltre tutto era anche una grande fan dei tokio hotel, un gruppo tedesco che lei amava con tutto il cuore.
Era appassionata da questa lingua, la reputava forte, e lei aveva bisogno di forza in quel momento:i suoi genitori stavano divorziando e lei ne soffriva molto, ma nonostante ciò, con gli altri era sempre molto vitale e allegra.
A metà anno i prof avevano deciso di fare una gita di una settimana a Berlino per premiare i ragazzi che erano stati tutti promossi a buoni voti.
Marti era felicissima, sarebbe andata a Berlino!magari avrebbe anche potuto incontrare i suoi idoli! Non stava più nella pelle!
La sera prima del grande giorno, aveva telefonato a tutte le amiche per salutarle … le sarebbero mancate molto, ma poteva resistere … andò a letto alle tre pensando ad un ipotetico incontro con i suoi idoli.
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-marti!!! Muoviti! Perderemo l’aereo!!-
-si arrivo gege!-
Gege era la sua migliore amica , aveva i capelli biondissimi,abbastanza alta, l’aveva conosciuta sempre a scuola ed allora erano diventate inseparabili. Salirono sull’aereo appena in tempo; dopo il decollo,si divertirono da matte a fare scherzi agli altri ed ascoltando I-Pod.
-ti immagini Gege, magari incontriamo i tokio hotel!!!-
- già ….- a Gege non interessavano tanto.
-un po’ di entusiasmo!!!stiamo andando in Germania!!starò lontana dai miei che litigano per un’ intera settimana!!-
- ….-
-Gege???Gege ci sei??? Ah si è addormentata, vabbè ….. Cate, giochiamo a carte!!!-
Arrivate in albergo, posarono le valigie e si sistemarono nelle loro stanze .I prof gli avevano lasciato il resto del pomeriggio libero, perciò andò a farsi una doccia e, in seguito, decise di fare un giro per la città.
-ciao gege, io vado a fare un giro per la città-
-ok amo! Ci vediamo dopo, e non fare tardi che la prof s’incavola!!!-
-ok ciau!-
Uscita fuori, si meraviglio: era nel centro, ma si stava bene tutto sommato!
-che aria!! Come si sta bene, vorrei vivere qui!-
Fece un giro per i negozietti, poi decise di fermarsi in una piccola edicola a comprare qualcosa da leggere. Decise di prendere bravo, dove c’era anche un’intervista sui tokio hotel; entrò in un parco , si sedette in una panchina e iniziò a leggere. Presto però fu interrotta da un ragazzo che si sedette di fianco a lei-
-scusa, che vuoi?- disse marti in perfetto tedesco.
-niente, volevo vedere che cosa leggevi-
-non puoi andarti a comprare un’altra rivista?-
-non posso leggere con te?- “questo ragazzo è irremovibile!”
-fai come vuoi- disse secca ,marti.
E per un minuto o due il ragazzo era rimasto zitto a fissare marti che leggeva attentamente l’articolo.marti, con qualche occhiata, riuscì ad osservare il ragazzo: i lineamenti erano delicati, la pelle pallida e i capelli piastrati neri con delle meche color platino; era magrissimo, e vestiva bene…..l’unica pecca è che non riusciva a vedergli gli occhi coperti da enormi occhiali da sole,tutto sommato però,era carino.
-cosa leggi?-
-un’articolo sui tokio hotel….-
-ti piacciono?-
-si, molto-
-sei tedesca?
-no, sono italiana …-
-e perché sei qui?-
-per una gita con la scuola-
-e perché sai il tedesco?- marti incominciava a infastidirti, ma quel ragazzo non aveva niente da fare che darle fastidio?
-non sono affari tuoi-
-dai!!!! Per favore!!-
-perché mi piacciono i tokio hotel e volevo imparare a capire i loro testi, va bene?-questa volta aveva alzato la voce.
-ok- disse con la vocina da bambino indifeso.
-posso farti una domanda?-
-si-
-come ti chiami?-
- Martina-
-ok Martina!perchè ti piacciono i tokio hotel?-
-beh, non ci ho mai pensato, forse perché fanno delle canzoni con un significato profondo, che rispecchia un po’ tutti nell’arco della loro adolescenza-
-se li avessi davanti cosa gli diresti?-
-e che cavolo ne so io?!? –
- scusa… -
-Comunque penso che non riuscirei a parlare…-
-e se ne avessi il coraggio?-
-oh beh, prima di tutto li ringrazierei perché con la loro musica mi fanno vivere, sto passando un momento difficile, e con la loro musica riesco ad andare avanti,e poi gli direi di venire di più in Italia, perché ci sono molte fan li …..certo alcune sono ochette, ma altre li seguono da quando erano “nati”-
-perciò non ti piacciono solo perché sono belli?-
-no, cioè …. Anche per quello; ma se devo ammetterlo, la prima volta che gli ho visti credevo che bill fosse una donna, ma mi piaceva la loro musica … poi con il tempo li ho conosciuti e mi sono appassionata-
-ok-
-adesso te la faccio io una domanda ….- quel ragazzo era interessante, anche se un po’ invadente era simpatico.
-vai spara!-
-perché mi fai queste domande sui tokio hotel??-
-perché volevo sapere come ti sembravamo- fregato!!
-cosa hai detto?-
- ehm… nono niente non ti preoccupare, ora devo andare ciao!- disse liquidandosi in due secondi.
-ok…ciao -era rimasta sorpresa da quel ragazzo. Vabbè ora doveva tornare in albergo.
Nello stesso momento in un’altra panchina.
-eccoti Bill! Ma dove sei stato?-
-a fare un giretto … ho conosciuto una ragazza che mi stava per scoprire!-
-sempre il solito imprudente … dai andiamo- disse l’altro ragazzo dandogli una piccola spinta
-dai Tom, non mi spingere!-
come è? nn lo so, a me non mi piace, dite la vostra!!!! ciao!!!
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