LITIGI
- Capitolo 1° -
-Dannazione Ronald sarà la decima volta che te lo ripeto, le zampe di rospo vanno inserite una alla volta!-
-Uff Herm ma che ti prende? Oggi sei insopportabile!-
sbottò il rosso con fare incerto
-E' successo qualcosa?-
Hemione sbuffò tirandosi indietro i capelli e fece per andare avanti
-Allora, dicevamo...-
-E' colpa sua vero? Quello stupido corvonero!-
disse Ron con aria cagnesca.
Hermione proprio non lo sopportava quando faceva così. Ok, era il suo migliore amico ma non poteva ogni volta intrufolarsi nelle sue questioni private per la sua stupida gelosia, che tra l'altro non aveva fondamenta dato che loro non stavano insieme e non lo erano mai stati.
Ron le aveva più volte detto di essere innamorato di lei, ma sapeva benissimo che non era così.
Faceva tutto questo per avere la sua attenzione, lei ormai l'aveva capito da tempo, ed era geloso per il semplice motivo che aveva paura che lei si trovasse un ragazzo e si dimenticasse dei suoi amici.
Lei sapeva bene che questo non sarebbe mai successo, anche perchè non poteva permettersi nessuna stroria seria. Era l'ultimo anno lì ad Hogwarts e doveva dedicarsi con tutte le sue forze allo studio se voleva uscire col massimo dei voti. E doveva riuscirci a tutti i costi, altrimenti una mezza strega come lei non avrebbe mai potuto competere con tutti i ricchissimi, raccomandatissimi maghi purosangue.
-No lui non c'entra niente. Anthony ed io abbiamo litigato, si, ma non è lui la causa del mio nervosismo. Anzi io non sono nervosa! E' soltanto una tua fantasia.-
Anthony Goldstein era l'attuale ragazzo di Hermione. Più che altro andavano a letto insieme, nulla di più.
Si erano parlati per la prima volta al quinto anno, quando Harry aveva radunato l'esercito di Silente.
Ora che entrambi erano prefetti, succedeva spesso che i loro turni di guarda coincidessero, quindi avevano imparato a conoscersi meglio e più a fondo.
Una sera, durante un giro d'ispezione notturno, si erano ritrovati chiusi a chiave in una stanza buia, per colpa di uno stupido scherzo fatto da un primino davvero insopportabile. Così, non sapendo cosa fare, dovettero trovare il modo di passare il tempo, e anche di riscaldarsi, dato che era in pieno inverno.
E da quel giorno ogni volta che si ritrovavano insieme per la guardia, finivano "casualmente" in qualche stanza vuota a fare sesso.
-No, certo, tu non sei mai nervosa, figuriamoci!-
disse scocciato Ron con tono sarcastico.
A quelle parole la ragazza scatto in piedi e iniziò ad urlare, sotto gli sguardi curiosi di tutta la sala grande
-Adesso basta! Sono stanca di essere sempre rimproverata da te per ogni stupida cosa! Sono stanca di sentirmi trattata come una bambina indifesa e capricciosa! Sono stanca di dovermi subire ogni giorno le tue stupide scenate di gelosia! Sono stanca Ron, sono stanca!-
E indignata si avviò velocemente fuori dal castello, lasciando un brusio generale intorno all'amico, che era rimasto lì seduto, rosso fino alle orecchie, con ancora davanti i libri sui quali stavano studiando poco prima.
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Contemporaneamente dalla parte opposta della sala grande, ignaro di ciò che era accaduto al tavolo dei grifoni, un affascinante ragazzo dai capelli biondissimi e dagli occhi di ghiaccio stava giocherellando con una matita, pensieroso, mentre accanto a lui due ragazzi paffutelli erano intenti a ridere e ad abbuffarsi di cioccorane e pasticci di marmellata, un'accoppiata che farebbe dare di stomaco chiunque, ma non loro, che per quanto riguarda il cibo erano i più resistenti dell'intera scuola.
Draco, distogliendo un attimo l'attenzione dalla sua matita, si voltò verso Tiger e Goyle, e notando la foga con cui si stavano assalendo quei dannati dolciumi, fu attaccato da un gran senso di nausea, che lo costrinse ad alzarsi ed allontanarsi dalla sala con un'espressione a dir poco schifata. Nel corridoio incontrò Pansy Parkinson. Quella giornata stava assumendo una piega davvero terribile. Fece finta di non vederla e tirò dritto ignorandola. Dopo tutto non si meritava alcuna attenzione dopo ciò che era successo la sera prima.
Flashback
Draco era appena tornato nella sala comune della sua casata dopo il noiosissimo giro di ispezione, che era stato obbligato a fare in quanto prefetto.
Quando stanco morto stava per andare nella sua camera, sentì il rumore di qalcosa che si rompe, provenire dalla stanza di Pansy. Nonostante non la soppostasse, dato che la considerava una gallina appiccicosa e viziata, decise di andare comunque a vedere cosa fosse successo, in quanto fidanzato della ragazza.
Era stato costretto a stare insieme a lei, i loro genitori gli avevano organizzato il matrimonio contro la loro volontà. Ma anche ora che il padre di Draco e quello di Pansy erano ad Azkaban, la loro storia continuava, ma entrambi si sfruttavano all'oscuro dell'altro, solo per fare sesso.
Ad ogni modo, quando aprì la porta dalla quale proveniva il rumore, trovò la sua donna a letto con Theodor Nott, un idiota che lui non aveva mai sopportato.
La cosa in effetti non lo sconvolse molto. Al momento fu colto solo da un certo schifo nel vedere le intimità di quel ragazzo che, diciamocelo, aveva un fisico che non poteva di certo reggere il confronto col suo.
Così con estrema tranquillità si limitò a dire
-Pan, è finita.-
e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Fine Flashback
Sebbene la cosa non gli avesse dato alcun fastidio, se non quello di essersi sentito preso in giro, decise di stare un po' alla larga da quella sgualdrina, non avendo alcuna voglia di subirsi tutte le sue lamentele e le sue lagnate scuse per cercare di riconquistarlo.
Così con la solita espessione fredda, andò dritto nella sua camera, ma non prima di aver terrorizzato un po' di primini che giravano spaesati per la scuola.
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