Descrizione: |
"Il silenzio si rintanava nella grigia stanza, e nella penombra restava la morte, accovacciata nell'angolo eterno. Si grattò il mento, poi volse lo sguardo verso il soffitto. Sopra di lui restava il cielo ingrigito, con le nuvole nere che correvano per tutto il prato celeste.
Pensò alla tristezza che doveva provare, ogni volta. “Quanto vorrei vedere un cielo azzurro” si disse. “Quanto vorrei respirare, nell'ignoranza dei comuni mortali.”
Si alzò, e andò in mezzo alla stanza. Dovunque andasse, l'ombra scura del buio si allargava dietro di lui. Il cappuccio e le vesti nere non lasciavano intuire il suo vero aspetto. L'enorme ed eterea falce faceva capolino tra il mondo dell'oscurità e quello della vita.
Girò in tondo per la stanza, come a ricercare qualcosa. Si voltò, e rivide l'oscurità che lo seguiva, come se fosse un cagnolino. “Vai via” le disse.
Il buio si mosse, ed emise un tremendo verso in faccia alla morte. Andò più vicino al triste mietitore, e lo avvinghiò per tutto il corpo. La morte non si mosse.
“Perchè devo vivere nella morte? Perchè esisto?” si domandò, sottovoce.
Il buio lo strinse ancora più forte." |
Parlo con la F!!!^^
Complimenti davvero!