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Titolo: BAKUTEN SHOOT BEYBLADE G - REVOLUTION
Casa editrice: TAKARA
Autore: TAKAO AOKI
Anno: 2003
Categoria: ANIME: Azione-Avventura
Formato: Tv
Versione: ITA
Durata: boh
Prezzo: nada Euro

Scritta dall'Utente:

kotaromatsudaira scrivi - profilo

le nuove avventure di takao e compagni... wow!
 
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Recensione
Clicca per ingrandire Takao, Max, Rei e Kei. Quattro ragazzi totalmente diversi tra loro ma accomunati da un’unica passione, il Beyblade, avveniristiche trottole da combattimento animate dagli spiriti dei quattro animali sacri dei punti cardinali: dragone azzurro, tartaruga nera, tigre bianca e fenice rossa. Ormai li conosciamo bene. Pensavamo che nelle due serie animate tratte dal manga di Takao Aoki che avevamo già visto qui in Italia loro ci avessero detto già tutto quello che potevano dirci. Eppure ci sbagliavamo. Certo non potevamo pensare che la terza serie animata, Beyblade G – Revolution, ci avrebbe entusiasmato a tal punto! Ma facciamo il punto della situazione: nella prima serie abbiamo conosciuto questi quattro ragazzi che hanno posto le basi della loro amicizia, hanno girato il mondo per superare i loro problemi personali e hanno lottato insieme contro il perfido Borkof, che voleva uno strapotere della Russia sul mondo intero.
L’enorme successo della storia ha portato alla creazione di una seconda serie, che vede i quattro ragazzi contrapposti al perfido dottor Zagart, che vuole impossessarsi dei quattro animali sacri per far rivivere Zeo, il figlio che gli è morto in un tragico incidente.
A dire il vero, a differenza del manga, dove le due serie sono collegate, nella serie animata tra le due avventure dei Bladebreakers non c’è alcuna continuità e si potrebbe pensare, per quanto male è stata realizzata, che non ci fosse alcun bisogno di una seconda serie.
Molti di noi, io in primis, si sono affacciati a G – Revolution con questi sentimenti. Sapendo che molti elementi della seconda serie erano stati ripresi, si temeva in un clone della stessa, che già di per sé era fredda e con una storia che non decollava mai, ma evidentemente, per permettere una terza serie, la seconda doveva essere piaciuta… bah, bravo chi capisce i Giapponesi!
Eppure, già dalle prime puntate, capiamo che G – Revolution ha qualcosa in più.
Sconfitto il dottor Zagart, è il momento di un nuovo torneo mondiale di Beyblade. Ma questa volta non sarà l’avventura di Takao, Max, Rei e Kei. O meglio, i quattro Bladebrakers affronteranno questa avventura separatamente. I ragazzi mantengono ancora le loro caratteristiche peculiari: il coraggio di Takao, la giovialità di Max, la saggezza di Rei e la freddezza di Rei. Eppure sono cresciuti. Tutti quanti. E non solo nel fisico. Per questo hanno deciso di sciogliere la squadra, per capire quanto valgono separatamente, per compiere il primo passo sulla strada dell’adolescenza.
Max è tornato negli Stati Uniti, per entrare a far parte degli All Stars, la squadra di proprietà della madre, la persona che il ragazzo ama più di ogni altro al mondo. Non è bene accetto dal resto della squadra, che lo vede come un raccomandato. Tra l’altro, Steve, il Blader – giocatore di football, si è infortunato, e il suo posto è stato preso da Rick Anderson, un macho spocchioso e solitario che va pazzo per la musica rock. E di certo Rick non vede di buon occhio il nostro Max.
Rei è tornato in Cina, nel suo villaggio natale, per riunirsi a Rai, Maho, Gao e Kiki, i suoi amici fraterni, appartenenti alla squadra dei White Tigers, che un tempo lo avevano apostrofato come traditore, ma con cui adesso si è riconciliato. Assieme a loro il Blader si iscrive al torneo con il nome di Baihuzu (“Baihu” in cinese = Tigre Bianca).
Kei, sembre ambiguo fino al midollo, ha sempre fissa in testa l’idea di battere Takao, che comunque considera come un amico/rivale, e per questo torna da Yuri, Sergej, Ivan e Boris, i vecchi soldati alle dipendenze di Borkof, e assieme a loro si iscrive al torneo con il nome di Neo Borg.
Rivoluzione totale, invece, per il nostro Takao. Inizialmente non prende bene la decisione dei suoi compagni, ma non avrà tempo per lamentarsi, perché è venuto anche per lui il momento di rivedere una vecchia conoscenza, nella fattispecie Hitoshi Kinomiya, l’amato fratello maggiore che era partito per aiutare il padre negli scavi archeologici quando Takao era ancora bambino, lasciandolo a vivere assieme a nonno Ryunosuke.
Hitoshi si offre di diventare l’allenatore della nuova squadra, i Bladebreakers Revolution, che comprenderà il fidato Kyouju, che, dopo due serie passate a raccogliere ed elaborare dati con il Pc, decide di compensare il vuoto lasciato da Max, Rei e Kei scendendo in campo in prima persona; la solita Hiromi, che comincia a capirci di più del mondo dei Beyblade, e una new entry, Daichi Sumeragi, un ragazzino cresciuto assieme alla madre in uno sperduto paesino tra le montagne e che vuole diventare il campione mondiale di Beyblade per una promessa fatta al suo defunto padre.
Daichi ha molto in comune con Takao: il coraggio, la determinazione, la spontaneità, la testardaggine, e anche il suo Bey, che è una variante di quello di Takao, Gaia Dragoon, contenente lo spirito del dragone alato che abita la terra sacra aldilà del bosco dove si trova il paesino di Daichi.
Insieme i due fanno scintille: litigano anche per la più minima sciocchezza, ma a volte riescono ad avere un’intesa formidabile.
Il torneo ha inizio. I nostri eroi si spostano dal Giappone, all’Italia, alla Spagna, agli Stati Uniti, all’Australia, affrontando scontri sempre più duri che mettono a dura prova tutte le loro convinzioni e il loro carattere.
Oltre alle squadre dei nostri eroi, al torneo partecipano anche due new entry.
La prima è la squadra spagnola, gli F – Sangre, composta dai due gemelli artisti del circo Raoul e Julia (E’ uno scherzo o un pessimo gioco di parole?)
La seconda è la squadra francese, i Barthez Soldats, composta da Michel, Claude, Aaron, Mathilde e l’allenatore Jean Paul Barthez. I ragazzi sono trattati come schiavi dal loro allenatore, costretti a dover vincere a tutti i costi, anche usando trucchi slealissimi.
A Takao e ai nostri eroi il compito di aiutare questi nuovi personaggi a caratterizzarsi, a trovare il loro vero io e la loro vera ragione di vita, tramite dei combattimenti veramente emozionanti.
Ovviamente anche Takao e compagni hanno bisogno dello stesso trattamento. Hanno bisogno di ritrovare il carattere che Aoki gli aveva creato, che era splendidamente stato trasposto in anime nella prima serie tv e che i combattimenti insensati della seconda gli avevano fatto perdere.
E così sarà. Durante i vari incontri del torneo impareremo a conoscere caratteri e problemi di personaggi vecchi e nuovi, che cresceranno e si caratterizzeranno sempre più ogni puntata che passa. E questo durante combattimenti che definire spettacolari è un eufemismo, pieni di effetti speciali stupendi, tra Bey sempre diversi capaci di effettuare attacchi differenti tra di loro. Qui i Bit Power non scendono in campo in prima persona a combattere corpo a corpo come nella seconda serie, ma appaiono saltuariamente come parte del coreografico filmato dell’attacco del Bey. Anche gli stessi Bey dei protagonisti, finalmente sono stati legati ai quattro elementi (Dragoon – vento, Draciel – acqua, Driger – terra, Dranzer – fuoco) e sono diventati capaci di effettuare attacchi elementali estremamente spettacolari, che coinvolgono anche i rispettivi Blader. Il tutto accompagnato da BGM veramente evocative, che, a differenza di quelle della seconda serie, che erano estremamente ripetitive e scialbe, sono epiche e adatte alle situazioni, un po’ come quelle della prima serie. I disegni sono una versione migliorata di quelli della seconda serie, c’è un magistrale uso della computer grafica e la trama, anche se si compone (per ora) di semplici incontri di un monumentale torneo, appassiona. Insomma, si tratta soltanto di banali trottole, ma Aoki in questa serie riesce a caratterizzarle in maniera allucinanti, trasformando un gioco infantile in combattimenti all’ultimo sangue tra personaggi veramente splendidi. Insomma, Beyblade G – Revolution è una vera gioia per gli occhi… spero proprio che non peggiori!

Voti
Animazione: 10
Disegni: 10
Storia: 10
Musiche: 10
Doppiaggio: 10
Adattamento italiano: 9.5
Originalità: 9
VOTO GLOBALE: 9.5


Commento finale
Mi ritrovo veramente a seguire con piacere questo anime spettacolare! Ah, ah, ah! Gli fa le scarpe alla V – Force!!!!!!

 
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