Recensione
Dovete sapere che cinquant’anni fa si consumò la tremenda guerra tra due pietre dotate di magici poteri: Rave, la sacra pietra della luce, e Dark Bring, la pietra del male.
Una guerra truce quanto inutile, che portò all’Overdrive, la distruzione di gran parte del mondo.
La Rave si frantumò in cinque pezzi, che vennero affidati allo spadaccino Shiba, colui che aveva combattuto nella guerra, e ai suoi quattro compagni, che si persero di vista.
La Dark Bring riuscì a sopravvivere e si riorganizzò, legandosi all’organizzazione criminale Demon Card allo scopo di conquistare il mondo.
Cinquant’anni dopo, il giovane Haru Glory viene in contatto con l’ormai vecchio Shiba, e con il buffo cagnolino Plue, messaggero della pietra di luce.
Haru è un ragazzo semplice e ingenuo, dotato di un grande cuore e di grande coraggio, che vive in una ridente isoletta, ignaro dei fatti del mondo esterno, assieme alla sorella maggiore Cattleya. La madre, Sakura, è morta quando loro erano ancora piccoli e il padre è ancora prima scomparso, partito alla ricerca di non sa bene che cosa e mai più tornato a casa, così i ragazzi sono stati cresciuti da un bizzarro fiore vivente, Nakajima.
Il ragazzo si affeziona a Shiba e Plue, al punto da volerli difendere durante un attacco di Demon Card, durante il quale viene a sapere una strana verità. Il vecchio Shiba non riesce più a controllare la Rave in suo possesso, cosa che stranamente e senza dubbio inconsciamente, Haru riesce a fare. La decisione è stata presa. Sarà Haru Glory ad eliminare una volta per tutte la pietra del male sfruttando l’energia della pietra della luce. Shiba consegna al ragazzo anche la sua leggendaria spada, la Ten Commandments, capace di fondersi con la pietra e assumere dieci diverse forme. Sarà questa la sua arma, il mezzo che gli permetterà di far trionfare il bene. Haru comincia così il suo viaggio per il mondo, assistito solo dal tenero Plue. Suo scopo è di ritrovare gli altri quattro frammenti della Rave che sono andati dispersi, e usarli per distruggere la Dark Bring.
Lungo il cammino si uniranno a lui altri personaggi: Elie, una simpatica ragazza con l’amnesia, che accetta di viaggiare con Haru per ritrovare la memoria del suo passato e il giovane alchimista Hamlio Musica, il “figo” della situazione (Almeno fino al momento attuale – settimo volume – poi sono certo che il gruppo di Haru si allargherà ancora. Già la copertina del settimo volume è sospetta!). Assieme a loro anche tutta una serie di stravaganti abitanti “bestiali” del mondo di “Rave”, come il buffo cavallo Tanchimo e il “budino vivente” pervertito Griff. Haru & Conpany inizieranno così il loro viaggio, attraverso deserti, catene montuose, città, luoghi perennemente piovosi e molto altro ancora, scontrandosi di volta in volta con i vari sgherri di Demon Card, personaggi a volte malvagi e spietati, a volte assurdi ed esilaranti. I ragazzi cresceranno e rafforzeranno sempre di più i rapporti che li legano, impareranno nuove tecniche di combattimento e ad ogni volume che passa noi siamo lì a chiederci se quei personaggi siano ancora gli stessi del volume precedente. E la stessa cosa succede con il mondo di “Rave”, che si evolve ogni episodio che passa, popolandosi di nuovi personaggi, mostrandoci nuove cose sul passato e sul carattere di quelli che già conosciamo, dandoci le risposte alle mille domande che ci eravamo posti e ponendocene molte altre, fornendoci nuove chiavi di lettura per interpretare la vicenda di Haru e compagni, che così diventa sempre più appassionante e avvincente e ci spinge a proseguire con la lettura. Troveremo molte cose in “Rave”: fantasy, azione, avventura, combattimenti, magie, cappa e spada, risate, amicizia, amore, colpi di scena, approfondimenti psicologici e molto altro. Anche se i primi volumi possono sembrare (ma non lo sono) scontati, banali e pieni di luoghi comuni, vi avviso che già dal quarto volume questo manga comincia a mostrare i muscoli. Lo stile di disegno, inizialmente molto simile a quello di “One Piece” (E la cosa è fin troppo sospetta!), comincia a migliorare a vista d’occhio, arricchendosi di ombre, chiaroscuri e strabilianti effetti speciali! I disegni sono apparentemente semplici, ma carichi di energia. Molto più chiari di “One Piece”, dove il tratto dell’autore si fa sempre più confusionario via via che il manga va avanti. La storia diventa un colpo di scena dietro l’altro e la fantasia dell’autore sembra non avere limiti, perché sforna personaggi sempre nuovi e creature sempre più assurde. In “Rave” si combatte all’ultimo sangue, si viene alla scoperta di crude verità, si deve fare i conti con lati della propria personalità che nemmeno si sospettava di avere, eppure c’è sempre il tempo per esilaranti gags o per episodi romantici che stemperano la tensione della trama principale. Insomma, leggere “Rave” è proprio un piacere! Perché è una nuova avventura in cui tuffarsi, con cui emozionarsi e aspettare con ansia un mese per scoprire dove andrà a parare.
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Voti
| Disegni: |
9 |
  
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| Storia: |
9.5 |
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| Originalità: |
9.5 |
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| Adattamento italiano: |
10 |
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| Qualità della stampa/formato: |
10 |
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| VOTO GLOBALE: |
9.5 |
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Commento finale
| Storia da sballo, bellissimi disegni, ti prende in una maniera allucinante... wow!!!! Un manga assolutamente da avere, che colma il vuoto di un buon fumetto fantasy che la fine di Dai no daibouken ci ha lasciato! Aspettiamo con trepidazione l`anime, possibilmente sulla Rai! |
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;)
