Recensione
Ciao,
Innanzitutto dobbiamo soffermarci su di un particolare: l’autrice Kazuya Minekaura ha davvero fatto un bel lavoro con i personaggi.
Dotati di grande carisma e di un innegabile fascino, i nostri quattro protagonisti, sono capaci di tenere le persone incollate allo schermo o alle pagine.
Il carattere di questi quattro eroi relativamente moderni cattura il lettore (parlando del manga) in un caleidoscopio fitto di immagini, e lo invischia in tele da cui difficilmente potrà uscire.
Questa opera non si limita a rimanere su di un piano di sola battaglia, ma include anche la vita, il passato, il futuro dei ragazzi, facendoli maturare e crescere durante il viaggio che intraprendono.
Tratto dalla leggenda cinese del maestro Wu Cheng’En, l’opera della Minekura narra del viaggio verso Ovest di un bonzo di alto rango, il venerabile Genjo Sanzo Hoshi, accompagnato da altri tre compagni: lo scimmiotto Son Goku, il kappa Sha Gojyo, ed il demone Cho Hakkai (che nella leggenda originale dovrebbe rappresentare il porcellino otto divieti).
I quattro devono impedire la rinascita del potente demone Gyumao, uno youkai sigillato nel castello di Hoto dal principe della guerra Nataku, e far cessare gli esperimenti condotti su di lui affinché la pace torni a regnare su tutto il Togenkyo, e i demoni riacquistino il loro “Io”.
Praticamente, da questa breve introduzione, sembrerebbe che l’autrice abbia copiato spudoratamente la leggenda “Xiyou Ji”.
Ed invece non è assolutamente così.
La rivisitazione della donna di questo mito è davvero strana, ma interessante.
Il carattere dato ai personaggi è veramente un tocco da maestro, non c’è che dire: quello che dovrebbe essere il pio monaco, tutto preghiere e templi, si rivela un autentico teppista, che beve, gioca d’azzardo, fuma e va in giro con una pistola carica nella fondina (che non esita a puntare persino alla nuca dei propri compagni, se questi lo infastidiscono a tal punto), mentre il kappa si può benissimo interpretare come un maniaco sessuale, e la scimmietta un pozzo senza fondo.
Anche Hakkai, che dovrebbe essere il più normale di tutti, ha un’indole propria molto particolare, visti i mendaci sorrisi che utilizza per nascondere le sue vere emozioni.
Parlando in linea generale dell’opera possiamo dire che i disegni sono molto ben fatti, con un tratto nitido e pulito, ogni vignetta è ben curata nella forma e nei tratteggi e ombreggiature, mentre gli sfondi sono spesso assenti, ma quasi non ci se ne accorge.
Tutta l’attenzione viene focalizzata sulla parte centrale del ballon, per questo l’utilizzo stringato di fondali passa in secondo piano.
Anzi, non è neanche del tutto negativo, dato che la Minekura riesce a rendere quest’opera così affascinante…
I volumi (nove in tutto), pubblicati dalla Dynit, inoltre, hanno delle stupende immagini a colori, e delle copertine a dir poco magnifiche, molto ben colorate e anche molto piacevoli da vedere.
Insomma, in definitiva, quest’opera è un vero capolavoro, in cui anche l’aspetto dei protagonisti gioca a suo favore, sia per la trama così originale, sia per il disegno indiscutibilmente bello.
Anche se il costo dei volumi è un po’ elevato (4.90) i soldi sono ben spesi, e, come si dice, il fine giustifica i mezzi.
Il manga di “Gensomaden saiyuki” vale tutti i soldi che costa.
Consiglio a tutti, nessuno escluso, di comprare questo manga favoloso, che io già acquisto, e che mi fa sognare ogni volta che lo leggo…
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Voti
| Disegni: |
9.5 |
  
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| Storia: |
9 |
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| Originalità: |
9.5 |
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| Adattamento italiano: |
9.5 |
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| Qualità della stampa/formato: |
9 |
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| VOTO GLOBALE: |
10 |
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Commento finale
| Ho messo ``voto globale: 10`` poiché credo che qualche eventuale pecca sia solo nell`adattamento italiano, e non nel manga originale. Consiglio a chiunque di leggere almeno uno dei volumi di Saiyuki, ne vale davvero la pena! E poi... i quattro protagonisti sono proprio dei bei ragazzi!!! ^^ |
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