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MANGA.IT RECENSIONI
Titolo: GALERIANS
Casa editrice: ASCII & CRAVE ENTERTAINMENT
Anno: 2000
Categoria: VIDEOGIOCHI: Playstation
Numero giocatori: 1
Versione: USA
Genere: vario...
Prezzo: davvero? Euro

Scritta dall'Utente:

mat1989 scrivi - profilo

dorothy. un nome tenero, innocente, che suscita quasi tenerezza. ma non quando ``dorothy`` è responsabile di cose atroci...
 
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Recensione
Nel XVI secolo, la società è cambiata: difficilmente si vede il cielo, enormi metropoli hanno raso al suolo enormi quantità di natura, il cielo azzurro è un bel sogno. Sempre più vicino al film Blade Runner.
La città in questione si chiama Michelangelo. La mitica "Dorothy" niente altro è che il megacomputer addetto al governo della città. Fin qui tutto bene, finchè un bel giorno acquista l'autocoscienza, essendo stata creata con le più recenti scoperte nel campo della tecnologia artificiale. Il nuovo intento del computer (o Dorothy, se preferite), non è più salvaguardare la vita, ma distruggere l'esistenza dei suoi creatori, l'intera razza umana, ormai specie inferiore rispetto le sue infinite capacità.
Per attuare il suo piano, Dorothy crea i Galerians, umani modificati geneticamente e dotati di grandi poteri, vere e proprie macchine da guerra, pronte, entro breve, a far scattare una grande battaglia.
Intanto, un quattordicenne si sveglia, reduce da un'overdose di sostanze ignote ed un'amnesia molto vasta, in un reparto del Michelangelo Hospital. Non sa chi, a malapena ricorda il suo nome, Rion, ma una voce femminile nella sua testa gli chiede continuamente di venirlo a salvare. In questo modo, Rion tenterà di scoprire sè stesso, salvare la ragazza e, perchè no, magari distruggere anche Dorothy.
Impossibile non notare in Galerians il grande debito verso la saga di Resident Evil; i sempre efficienti fondali pre-renderizzati fanno da padroni, sempre freddi, tristi, scoloriti, ideali nel dare al gioco quella grande atmosfera di crudeltà, malattia, violenza. Si perchè questo gioco non va molto leggero. E' esente da mostri, sangue e budelle sparpagliate, ma, con il suo infinito discorso sulla droga (Rion ne usa a fiotte per poter usare i suoi giganteschi e terrificanti poteri mentali), la violenza fisica e mentale, la riproduzione di una sociuetà a dir poco tremenda, fa sì che Galerians rimanga impresso nella mente fin dal primo istante. E nonostante la lentezza, imprecisioni nei pixel e la "Poca Teatralità" degli attacchi, la grafica svolge diligentemente il proprio lavoro.
Affiancato da un discreto doppiaggio in lingua anglosassone, le musiche sono poco presenti per aumentare a dismisura il senso di vuoto.
Purtroppo però, nonostante una trama originale e una rappresentazione geniale, Galerians soffre proprio nei punti più importanti di un gioco. I comandi sono intuitivi, con un sistema gestione attacchi (i poteri mentali, gestibili con delizione e numerose pillole, iniezioni [fiiico!!!] e quanto altro) simpatico, ma in generale gli interminabili dungeon hanno una sorta di "mancanza" di ritmo, se confrontati con la saga degli zombie Capcom. Il gioco, ripeto, sostenuto da una sceneggiatura adulta e più che funzionante, risulta prolisso in certi punti nelle fasi di gioco, e gli enigmi sono tutto fuorchè davvero impegnativi, anche verso la fine, nonostante un tenuo miglioramento.
E non si può dire meglio della longevità: 3 cd, zeppi di buoni filmati, ma in confronto, ben poche ore, di sicuro deludenti, perchè la storia avrebbe acquisito ulteriore interesse se allungata ancora. In tutto e per tutto, una striminzitissima decina di ore (se fatto perdendo ulteriore tempo), con circa 4 locations definite, con boss più snervanti per la loro bolsa pateticità che veramente impegnativi.
Voti
Grafica: 9
Audio: 8
Originalità: 9
Giocabilità: 8.5
Longevità: 8
Difficoltà: 7.5
VOTO GLOBALE: 8.5


Commento finale
I PRIMI DIECI MINUTI:
Saranno molti interessanti. Non so voi, ma fin dalla prima occhiata io mi sono sentito ``spinto`` a continuare.
ALTRI GIOCHI:
Resident Evil Saga: Evidentemente migliore, dal lato tecnico di Galerians. Di sicuro però, ad un gioco manca qualcosa dell`altro e viceversa. Comunque, sempre belli e sempre consigliati.
Alone in the Dark (psx e ps2): Questo capitolo ha preso molto da Re....e pur rimanendo sopra la media, non può mai competere col maestro. Consigliato, ma non poi tantissimo.
COMMENTO FINALE:
Un incipit meraviglioso, una rappresentazione fatta con amore, interesse, maestria. Una trama e una situazione ideale per far innamorare il giocatore.
Peccato che il gioco, dal livello tecnico (escludendo grafica), non sia interessante quanto la sceneggiatura. Un vero peccato, l`occasione per creare un capolavoro, sfumata in un titolo pienamente giocabile, appassionante, ma destinato ad essere corto e non particolarmente eccitante.

 
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