Recensione
Le avventure di Lupin, il ladro più famoso del Giappone, esperto in travestimenti e genio del crimine, coadiuvato nelle sue imprese da Daisuke Jigen, abilissimo con la pistola, Goemon Ishikawa, discendente di un antico furfante del periodo Edo e maestro nell’uso della katana, e Fujiko Mine, bella e prosperosa ladra che per la verità sfrutta il suo fascino per raggiungere i suoi scopi e spesso è più traditrice che compagna. Da sempre sulle sue tracce Koichi Zenigata, chiamato da Lupin e soci “Zazà”, la cui famiglia dà la caccia agli antenati di Lupin da generazioni (invano, per la verità). Non ci sarebbe altro da aggiungere, dato che lo conoscono anche i sassi, ma vale la pena soffermarsi su quest’opera, che ci fa tuffare in pieno stile nelle atmosfere della prima (leggendaria) serie televisiva e tra le cui pagine (ri)troviamo episodi di culto quali l’evasione di Lupin, o quello del mago Paikal. Ma se già l’anime era piuttosto smaliziato e “adulto”, potete immaginare cosa sia il manga, pieno di ammiccamenti erotici e con un Lupin decisamente poco gentiluomo, anzi quasi malvagio e che vediamo commettere più di qualche omicidio.
Trame geniali che si risolvono all’ultima vignetta lasciando di stucco, autoriferimenti ironici (in un episodio un tipaccio dopo aver torturato Fujiko sta per violentarla ed esclama: “in un fumetto di Monkey Punch non può mancare una scena come questa”, poi Lupin lo pugnala alla schiena e la ragazza dice: “già… e neppure una come questa”) e molte gag rendono quest’opera assolutamente imprescindibile, anche se gli amanti del bel disegno più che del resto è meglio che ne stiano lontani. Complimenti ai Kappa Boys per la scelta e il coraggio di pubblicare un manga non certo per bambocci, anche se, proprio per questo motivo, hanno optato solo per la distribuzione libraria e non per quella in edicola.
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Voti
| Disegni: |
6.5 |
  
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| Storia: |
9.5 |
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| Originalità: |
9.5 |
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| Adattamento italiano: |
8.5 |
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| Qualità della stampa/formato: |
7.5 |
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| VOTO GLOBALE: |
9.5 |
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Commento finale
| Un classico imperdibile che come tutti i capolavori regge al passare degli anni, anzi migliora con l`età. |
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