Recensione
Il professor Shiba ritrova durante una spedizione archeologica la campana di bronzo, appartenuta un tempo al regno Yamatai. Ed è proprio questa campana che essi ora stanno cercando, tornati alla vita nel regno sotterraneo guidati dalla perfida regina Himiko, poiché il misterioso oggetto è loro indispensabile per la conquista del mondo. Ma il professor Shiba, prima di venire ucciso, trapianta la campana nel corpo del figlio Hiroshi, tramutandolo in un cyborg e rendendolo in grado di trasformarsi, grazie all’aiuto del Big Shooter pilotato da Miwa, in Jeeg robot d’acciaio.
Davvero una delusione questo manga, con una caratterizzazione dei personaggi quasi nulla e basato su un canovaccio prevedibile: arriva il mostro di turno, Jeeg interviene, la situazione si complica ma poi tutto si risolve per il meglio con la distruzione del mostro e la promessa che la prossima volta Jeeg verrà annientato. Nulla da spartire con la mitica serie televisiva, uguale per trama ma di gran lunga più coinvolgente e dalle atmosfere spesso inquietanti, per non parlare dello spessore psicologico dei personaggi, degno di un Grande Mazinga. La novità dell’opera sta nel fatto che il protagonista non è più pilota del robot, bensì ne diviene parte trasformandosi nella testa, nonché nel fatto che si tratta del primo robot magnetico (con i componenti sparati dal Big Shooter che si uniscono alla testa). Una netta divisione dunque: l’anime è da vedere sicuramente, il manga si può anche lasciar perdere.
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Voti
Disegni: |
6 |
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Storia: |
6 |
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Originalità: |
6 |
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Adattamento italiano: |
9 |
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Qualità della stampa/formato: |
8.5 |
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VOTO GLOBALE: |
6 |
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Commento finale
Niente di speciale. Il manga è stato concepito per fare da traino alla serie televisiva e si vede. Banale, a tratti anche infantile. |
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