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Titolo: TETSUO II - BODY HAMMER
Casa editrice: KAIJU THEATRE
Autore: SHINYA TSUKAMOTO
Anno: 1992
Categoria: FILM GIAPPONESI: Fantasy-Horror
Formato: VHS
Versione: USA
Durata: 81

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ryo76 scrivi - profilo

il seguito di un cult
 
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Recensione
Clicca per ingrandire Nel tentativo di salvarlo da un rapimento, Tomoo uccide involontariamente il proprio figlio, sparando all’ impazzata con un fucile spuntatogli improvvisamente dal braccio. Rapito a sua volta da una misteriosa banda di cyberpunk, viene sottoposto a una serie di sadici esperimenti, che sviluppano nel suo corpo altre armi micidiali.
Queste mutazioni derivano da un tragico episodio della sua infanzia e sono direttamente proporzionali al dolore e all’ ira di Tomoo.
L’ istinto di distruzione lo porterà a diventare una massa metallica vivente, una gigantesca macchina da guerra che seminerà morte per le strade di Tokyo.
Il film non è un vero seguito e neppure un remake, ma uno sviluppo diverso delle stesse tematiche già affrontate nel primo episodio e presenti addirittura a uno dei primi lavori del regista, il cortometraggio “Le avventure del ragazzo del palo elettrico” del 1987.
Ancora una volta Tsukamoto, oltre la regia, cura quasi ogni altro aspetto del film tranne la musica; la novità è la fotografia a colori, che non si rivela però a mio giudizio una scelta vincente: il bianco e nero del primo capitolo era sen’altro più suggestivo.
Dal punto di vista concettuale si segnala nuovamente la denuncia della società postindustriale e l’ assurdità e il caos (rappresentati visivamente dai grovigli di corpi e macchine) a cui essa conduce. Sotto questo punto di vista, vorrei tornare alla già segnalata “affinità” che Tsukamoto ha con David Cronenberg: molti dei temi affrontati dal regista canadese manifestano una certa sintonia con quelli del collega giapponese; basti pensare a “Il demone sotto la pelle”, “Videodrome”, “Scanners”, “La mosca” e “Crash”, film che sotto la comune patina horror-fantascientifica parlano di corruzione della carne, di mutazione, di contagio (che si fa sessualità), di denuncia della tecnologia.
La differenza sta nel substrato culturale che per Tsukamoto è rappresentato da serie Tv come Ultraman, da storie e leggende dei fantasmi orientali, ma anche da incubi occidentali, principalmente le opere di Kafka (un racconto su tutti: Le metamorfosi) e naturalmente dall’ universo dei manga cyberpunk con cui instaura un rapporto di “dare-avere”; ovvero ne viene influenzato, ma a sua volta lascia tracce, più o meno evidenti come ad esempio in Guyver
Voti
Regia: 8
Sceneggiatura: 6.5
Effetti speciali: 7
Attori: 4
Storia: 7
Musiche: 7.5
Adattamento italiano: non classificabile
Doppiaggio: non classificabile
Originalità: 10
VOTO GLOBALE: 7


Commento finale
Meno affascinante del primo capitolo (d’ altronde è stato girato principalmente per motivi commerciali sull’ onda del successo riscosso dal film precedente), è comunque un’ esperienza visiva difficile da digerire.

 
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