Recensione
Il gioco "sacro" per i giapponesi (la saga da loro più amata, più di Final Fantasy) è arrivato finalmente per la prima volta anche da noi, il risultato è sorpendente.
Il protagonista del gioco "L'Eroe" è una delle guardie del castello di Trodain, custode da sempre del Sacro Scettro, un bastone che dona a chi lo usa poteri fuori dal comune.
Lo scettro viene rubato da un giullare di nome Dhoulmagus che subito trasforma il Re Trode in un nanetto verde e la bella principessa Medea in una stupenda cavalla (ma è comunque meglio umana...) tutti gli abitanti del castello trasformati in piante, anche il castello stesso invaso da rovi, l'unico che sopravvive senza conseguenze alla maledizione è L'Eroe che intraprende così il viaggio alla ricerca di Dhoulmagus con il Re, la principessa e Yangus, un bandito incontrato subito dopo essere uscito dal castello.
Dhoulmagus comincia a seminare morte in ogni villaggio del continente e poco dopo si unirannno al party Jessica una ricca e giovane donna e Angelo un cavaliere templare...non mi dilungo di più sulla storia per non rovinarvela.
La giocabilità è classica, a turni, quattro memebri nel party ognuno dotato di incantesimi, attacchi normali e abilità apprendibili grazie ai p.a. che si acquisiscono ogni volta che si sale di livello.
Il comparto audio è dei migliori, musiche composte da Sugiyama e suonate dalla Tokyo Filarmonic Orchestra accompagnano l'avventura nel migliore dei modi.
La grafica spinge ai limiti la Play2, un cell-shanding curatissimo, profondità incredibile ottimi gli effetti rendendono il mondo creato da Akira Toriyama il più curato mai visto in rpg, per non parlare dei mostri, abilmente creati dal Mr. Dragon Ball, simpaticissimi e molto curati (il "mech" Inkastro, la Vamp Ira con la sua mossa Puff Puff, la baby piovra, il medico di famiglia, Athos sono fra i miei preferiti)per non parlare dei Png anch'essi molto belli, come Morrie l'italoamericano.
Il gioco è abbastanza impegnativo (all'inizio molto difficile) ma mai frustrante grazie al fatto che quando si fa game over non si torna alla schermata dei titolo ma all'ultima chiesa in cui abbiamo salvato, senza perdere ciò che abbiamo guadagnato in termini di punti esperienza, oggetti, esplorazione unica cosa la perdita della metà dei soldi (ma la banca ovvia anche a questo problema). |
Voti
| Grafica: |
10 |
 
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| Audio: |
9.5 |
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| Originalità: |
6 |
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| Giocabilità: |
10 |
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| Longevità: |
10 |
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| Difficoltà: |
9 |
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| VOTO GLOBALE: |
10 |
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Commento finale
Un rgp classico in stile Snes, ma emozionante, giocabilissimo, godibile, curato sotto ogni particolare, diverso da un Final Fantasy ma non per questo meno bello, anzi il contrario, questo è sicuramente più gioco e meno film di un F.F., il più bel gioco di ruolo di questa generazione senza dubbio, aspettando F.F.XII ma vista la demo si rimane perplessi.
Compratelo ad occhi chiusi anche se non siete amanti del genere e fate grande una saga che da noi non è mai arrivata per ovvie e molto discutibili ragioni commerciali. |
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