Risp. x qq7te
data: 04/02/07
scritto da: alpenrose profilo
Sicuramente un picco di esagerazione volontaria c'è, ma è finalizzata a rendere bene l'idea (già sottolineata in altri interventi) dell'inutilità delle censure, che non tutelano nessuno e servono solo a rovinare un'opera e privare i bambini e pure i grandi, di una bella storia sensata, articolata, intelligente, avvincente e commuovente...
Con qualche scena triste, qualche altra gioiosa, dove capita di morire e pure di stare male, ma dove comunque il più delle volte le cose si risolvono e non sempre col banale e diseducativo lieto fine, quanto spesso con L'EDUCATIVA ACCETTAZIONE DELLA REALTA' PER QUANTO ESSA NON CORRISPONDA A QUELLA DESIDERATA DA NOI.

Questi erano i nostri cari cartoni e questi sarebbero quelli di oggi, se la censura non li snaturasse per fare andare sempre tutto ok!!

Meglio versare qualche lacrima di commozione, spaventarsi un pò, stare col fiato sospeso e recepire messaggi positivi e un tantino impegnativi, piuttosto che assistere solo a scenette asettiche che non suscitano forti emozioni, perchè secondo qualche cretino le emozioni di qualsiasi genere sono diseducative, e bisogna proteggere i bambini da loro.


"Pensate che c'era una serie trasmessa per poco, censurata della metà (infatti non ci capivo niente) e che poi sparì e non fu più trasmessa. E sapete perché fu censurata? Perché era una storia d'amore ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale"

La serie in questione è ALPEN ROSE
Mi è successa la stessa identica cosa, e ancora mi chiedo che senso abbia avuto trasmettere un cartone incomprensibile, ma potenzialmente bellissimo e interessantissimo, che ci ha lasciati tutti perplessi perchè veramente non si capiva, e pure io mi sono chiesta più volte se fossi un pò scema da non riuscire a comprendere un cartone animato.
KE TRISTEZZA.


Inoltre sono daccordo sul fatto che nessun bambino è mai stato shockato dai vecchi cartoni non censurati e nessun bambino è diventato violento per averli visti.

Potenzialmente potrebbero istigare maggiormente alla violenza i cartoons come Tom e Jerry, dove essa è gratuita seppur giocosa, piuttosto che L'Uomo Tigre, (per citare l'anime più "violento" in assoluto)nonostante sgorgasse sangue a secchi.
Infatti, seguendo tutta la serie, maturavi un' avversione alla violenza, un desiderio di giustizia, nonchè la condanna dell'avidità e della cattiveria, ed un sacco di altri significati, taluni anche duri da accettare ma reali, perchè riscontrabili nella vita, emersi almeno a me alla coscienza, quando ero più grandicella.
Ripeto, ho citato l'Uomo Tigre, perchè è secondo me l'anime più "estremo" che sia mai stato trasmesso.


Purtroppo queste realtà positive erano percepite solo da noi piccoli spettatori, mentre i genitori, guardando scene quà e là, decontestualizzate, si accorgevano ovviamente solo del sangue, della lotta, o dei missili che facevano esplodere le città, e non capivano che il senso di quei cartoni fosse proprio condannare la violenza, la guerra, la malvagità ecc...

E poi al limite posso capire che cartoni come L'uomo tigre, Rocky Joe, Ken il guerriero possano aver suscitato perplessità e disapprovazione da parte dei genitori, ma per quasi tutti gli altri non ci sono giustificazioni.

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