Risp. x sinnerex
data: 24/12/05
scritto da: giambeppo profilo
Allora, guarda, io non sono esperto a riguardo, ma ti posso dire con buona certezza che l`audience NON la facciamo noi. Il meccanismo dell`auditel è basato su una percentuale minuscola degli spettatori (qualche migliaio di famiglie credo, su 60 milioni circa di italiani; considerando una media di 3 persone a famiglia, viene circa lo 0,025% della popolazione). Ricordati di queste cose la prossima volta che sentirai certi annunci trionfali secondo cui un programma avrebbe avuto decine di milioni di spettatori... Molto probabilmente NESSUNO degli utenti di questo forum fa parte del campione auditel e quindi questo "boicottaggio" che proponi non produrrebbe semplicemente nessuna conseguenza.

Ora ti dico come la penso io: non possiamo ottenere risultati tangibili nel breve termine. Non abbiamo altri mezzi se non la protesta formale e la "catechizzazione" di chi ci sta vicino.

La prima via non produce risultati, semplicemente perchè è la nostra (dispersa) parola contro quella (associata) dei genitori. Ovviamente partiamo già sconfitti in questo scontro.
La seconda attività invece è importante, quanto meno perchè è l`unica attuabile, ma i risultati ottenibili sono molto modesti.

La mia previsione prevede quindi due fattori concorrenti.
Da una parte ci sarà sempre un lievissimo e graduale miglioramento, dovuto ai nostri sforzi nel diffondere la passione che ci accomuna.
Dall`altra c`è l`elemento che ritengo più importante: i genitori di domani saremo noi. Questo, a mio parere, è l`unico fatto che potrà determinare un vero cambiamento nell`atteggiamento riservato dalla società a questi prodotti. Certo, ci sono dei grossi limiti a riguardo: prima di tutto questo "ricambio generazionale" avverrà in tempi medio-lunghi (anche se già qualcuno degli appassionati più vecchi è passato dall`altra parte della barricata); inoltre non possiamo ignorare l`interrogativo seguente: quando saremo noi i genitori, la penseremo ancora così? La risposta potrà sembrarvi banalmente affermativa, specialmente ai più giovani di voi... Ma il discorso non è così semplice e prevedibile.

E comunque, per concludere, qualcuno di voi potrebbe (e come dargli torto?) obiettare: ma a me cosa importa di come andranno le cose fra 10 anni, quando probabilmente non avrò più neanche il tempo di perseguire questa passione, e magari i miei figli non avranno nessuna intenzione di ereditarla?

Scusate la prolissità, spero di essere stato abbastanza chiaro nell`esposizione della mia probabilmente incompleta analisi.

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