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Ci voleva la nuova esclusiva Sony per ridestare in me quella voglia di next generazione sopita da mesi ormai. Partiamo dal game play, solido e ben studiato in tutte le sue sfaccettature anche se mai davvero profondo od originale. Anche le idee per soluzioni fuori dall'ordinario negli scontri con i lycan sono molto scarse e dal quel punto di vista sicuramente deludenti.
Quindi un game design collaudato ed in grado di divertire ma che non brilla per soluzioni sopra la media od in grado di stupire il giocatore.
Ciò che stupisce è invece il lavoro svolto per il lato tecnico, sublime, la sceneggiatura in grado di tenere incollato lo spettatore per tutta la durata del racconto e l'universo di gioco studiato nei minimi dettagli, con nulla lasciato al caso. A differenza di giochi come beyond che provocatoriamente ho criticato aspramente in passato qua ci troviamo di fronte ad una diversa filosofia di fusione tra cinema e videogiochi, più simile ai vecchi metal gear solid piuttosto che ai lavori di Cage; praticamente in breve sezioni di gioco inframezzate da lunghe sequenze di filmati in real time. Non mancano sequenze qte (mai troppo invadenti) ma siamo lontani dalla pochezza ludica di giochi come il sopracitato Beyond od heavy rain,in the roder il game play c'è ed è parte integrante del pacchetto multimediale, non un mero orpello dove l'abilità del giocatore è quasi del tutto inutile.
Personalmente avendolo quasi finito lo reputo un esperimento riuscitissimo, un gioco divertente e ben studiato ed un film che da solo sbriciola per atmosfera, recitazione e profondità i vari underworld, van helsin, twilight e compagnia bella. Non che ci volesse molto ma da rigiocare anche solo per la storia. |
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