Risp. x sisthra
data: 14/04/11
scritto da: waribashi profilo
Questo è effettivamente un discorso a parte, come dici tu.
E' probabile che in libreria venderà di più un thriller (anche un bel thriller, intendiamoci) rispetto ad un saggio sugli usi e costumi delle popolazioni autoctone dell'indocina. Ma si parla di generi, e finché si è nel mondo della scrittura amatoriale, dove non si deve per forza seguire i gusti di un pubblico per necessità di vendita, fare un ragionamento del genere mi sembra un po' sterile. Quindi direi che il problema, se così lo vogliamo chiamare, non è il genere (yaoi, het, comico, romantico, quel che è), ma proprio la qualità: grammatica, trama, caratterizzazione dei personaggi (non parlo dell'ooc. L'ooc, se coerente e segnalato, non ha nulla a che vedere con la qualità di una storia). La tua lamentela è condivisibile (almeno per me, s'intende XD) se basata su un ragionamento del tipo "la mia storia non riceve nessun commento mentre quella di X, autore analfabeta che mette a stento due parole in croce è piano di amiketti che gli dicono 'bellixximixxima continua presto'". A quel punto, direi che una punta di fastidio (ma pure due) ci sta tutta XD
Poi, uno può anche scrivere la storia più bella del mondo sulle tribù autoctone dell'america centrale (?): se ad una vasta fetta d'utenza interessa di più qualcos'altro (magari un'altrettanto bella storia yaoi, het, comica, romantica, quel che è), si ci fa un sospiro su. Se poi ci si tiene proprio tanto, si ci sposta su qualcosa che l'autore ritiene possa interessare più persone, altrimenti continua a scrivere quel che interessa a lui. E parlo da individuo che non appena avrà finito la sua storia sul manga nerd acquerelloso che sta leggendo aprirà orgogliosamente il suo primo sfiga-fandom, eh! XD

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