Risp. x rumicfan
data: 06/06/09
scritto da: lina-chan profilo
Mah, sicuramente è un pilastro della letteratura giapponese e il rappresentate del genere dei monogatari, un'opera importantissima, ma sinceramente per i miei gusti era anche un po' seccante. Genji è il tipo che segue i sentimenti senza preoccuparsi troppo delle conseguenze delle sue azioni. Buono come un santo ed eterno protettore di tutte le sue amanti, ma decisamente poco furbo quando si tratta di prevedere le conseguenze del suo comportamento irresponsabile.
La storia con Murasaki mi è piaciuta molto e mi ha colpito questo strano rapporto nato dalla protezione di una bambina ed evolutosi in amore, ma il paragone con Sesshomaru si limita a questo. Per il resto l'ingenuità di Genji mi irritava: prima va a divertirsi e poi piange sugli errori commessi.

Cmq la storia ha il pregio di spiegare molto della cultura giapponese dell'epoca e si capiscono meglio certi comportamenti e modi di pensare che si trovano anche nei manga d'oggi.
Tra l'altro credo che tutti i ragazzi "perfetti" degli shoujo manga (quelli fighissimi e pieni di pregi) siano ispirati proprio a Genji, credo che abbia creato un genere. Senza contare che l'ho già trovato citato in più di un manga.

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