Risp. x archerv
data: 25/03/09
scritto da: clapsbravo profilo
...ogni tanto a qualche persona, seppur "professionista" del settore (un professionista dell'arte illustrata non è mai così tarato mentalmente!)non guasterebbe un po' di storia del fumetto...
cosa intendo...
semplice, che dalla fine degli anni '80 stiamo assistendo ad un continuo uniformarsi dello stile mondiale, anche se attualmente una piccola inversione di tendenza è da sottolineare..
mi spiego meglio...sia i grandi colossi come Disney, warner bros, marvel, dc, che le piccole case editrici, vertigo, dark horse, etc, tendono a somigliare sempre più a quello che definiamo volgarmente stile "manga".
non è per una bellezza maggiore o che altro, è solo una questione di "vendita"...essendovi un legame strettissimo tra cartone animato e comics, attorno al fumetto giapponese, e che contribuisce non poco ad aumentare l'interesse dei lettori/spettatori, le altre case di produzione si sono lentamente adeguate.
c'è anche da dire, che la generazione di disegnatori attuale, è cresciuta a pane e cartoni giapponesi, per cui ha un background memonico basato su "quel tipo di rimando".
ad iniziare questo lento processo furono i cosiddetti "caijin", cioè i disegnatori americani non di origine "americana" che lavoravano nelle major a fine anni 80...parlo di Madureira, jim lee, pacheco, gimenez (carlos), arthur adams, che inaugurarono uno stile misto di elementi tipici del fumetto orientale...rappresentarono l'ondata di freschezza che mancava al seppur innovativo (in quel periodo) fumetto d'oltreoceano...
ondata che si "abbattè" inevitabilmente sull'europa (siamo sempre stati un po' tutti filoamericani), in italia persino in opere bonelliane come Nathan Never, Legs, Gea, in francia con Skydoll (sempre opera italiana)e in spagna...
come dicevo prima, attualmente la tendenza sembra essere un po' al contrario, grazie ad un rifiorire del fumetto d'autore un po' in tutto il mondo...persino i giovani autori giapponesi più eclettici usano uno stile meno commerciale e meno tradizionale (vedere Blame!) diriggendosi verso un'espressività meno incanalata in binari preconfezionati, con opere essenziali ed espressioniste o alle volte, tendente al realismo più maniacale...

azz quanto parlo...
spero sia servito per avere un'idea più obiettiva...

lunga vita e prosperità

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