Risp. x cami-chan
data: 11/09/08
scritto da: aburagikojirou profilo
Paradossalmente, anche la Hepburn (costruita sulla fonetica inglese) sarebbe inadatta al lettore italiano inesperto, ad esempio potrebbe leggere "tsuchi" come "tsuki", seguendo il tuo ragionamento...
Da studente di giapponese quale sono, in genere sarei contro le traslitterazioni, ma sono un male necessario per portare vocaboli da una lingua a un'altra, altrimenti sarebbe il caos. Ciò che non capisco è perché il Kunrei, così astruso per gli stranieri a cui dovrebbe essere diretto e poco utilizzato fuori da certi ambiti (si usa in linguistica per sottolineare la regolarità di certe flessioni verbali che foneticamente sembrano irregolari), sia stato adottato ufficialmente dallo Stato giapponese, che non lo usa nemmeno per i segnali stradali e per i passaporti (una sorta di nazionalismo culturale?).

In teoria dovrebbe esistere un sistema di romaji per ogni lingua straniera, ma la cosa sarebbe impraticabile; quindi meglio uniformarsi su uno standard già largamente riconosciuto come lo Hepburn, che, essendo basato sull'inglese, ha un bacino di utenza possibile larghissimo (potenzialmente tutti coloro avvezzi alla rappresentazione dei suoni dell'inglese, la lingua più diffusa al mondo).

Scusate se sono uscito fuori dal seminato

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