RISVEGLIO (SAKURA)
- Capitolo 1° -
*Titolo: Teamwork
*Autrice: Asuka Kureru
*Coppie: NaruSasuSaku.(E Kyuubi, in qualche modo.XD) Intendo una fic a tre. NON un triangolo amoroso. Vuol dire relazioni GAY e ETERO. Nello stesso momento, avvolte. Non potete sopportarlo? Mi spiace per voi, ma non cambierò la storia per adattarmi alle vostre idee del come dovrebbe essere la mia trama.
*Attenzione: VM18 per un po' di violenza e sangue, allusioni a precedenti e future relazioni sessuali, e per la boccaccia della Vera Sakura.
*I personaggi sono proprietà di Masashi Kishimoto, nessun guadagno viene tratto dalla fic writer, Asuka Kureru, o dalla traduttrice, venia86. Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti.
Capitolo 1: Risveglio (Sakura)
Sakura si svegliò per trovare un peso sopra il suo petto, che la teneva giù. Era scomodo, sin troppo caldo. E c’era qualcosa che solleticava la sua guancia e il collo, un po’ come l’erba o la pelliccia grezza di un cane. Voleva grattarsi, ma le sue mani erano bloccate lungo le sue cosce. Questo, ed era stata addestrata a non muoversi se non sapeva dove si svegliava, o chi la stesse guardando. E poteva sentire che non era sola.
Era una stanza, una camera da letto probabilmente. C’era un futon sotto di lei, anche se il suo tallone pendeva oltre il bordo, e l’aria era un po’ viziata; nessuna corrente portava aria più fresca lì dentro.
C’era un forte odore nella stanza, quasi repulsivo ma non completamente, un po’ come sudore e qualcos’altro. Contò uno, due andamenti di respiro attorno a lei.
Lenti, profondi, rilassati: addormentati.
Uno di questi stava sfiorando in un soffio la sua ascella. Non potè che corrugare il naso; la sua pelle era umida lì e sapeva che il calore eccessivo della stanza la aveva fatta sudare; la persona che respirava contro di lei probabilmente stava ispirando l’odore. Si sarebbe contorta via in imbarazzo, eccetto che il braccio sul suo petto la teneva ancora giù fermamente.
Aspetta.
Braccio. Sul suo petto.
Letto.
Nuda.
"Aah!!!"
Naruto battè le ciglia a lei in modo sonnolento.
"huh? Sak'ra? Chessuccede?"
Naruto. Era. Nudo.
Il braccio di Naruto. Era. Sul suo petto. Il suo petto NUDO.
NARUTO AVEVA SBAVATO SU DI LEI!!!
"AAAAAAAAAAAH!!!!!"
SCHIAF!!!!
"OW!!!! Che diavolo?!"
Lei si dimenò indietro, arrossendo e guardandolo in cagnesco al tempo stesso. Perchè diavolo Naruto era a letto con l- Perchè diavolo alzarsi seduti faceva cosi male?
"NARUTO!!! Cosa -"
"Non potete chiudere il becco voi due? Sto cercando di dormire qui..."
Il biondo arruffò i capelli a punte corti, imbarazzato. "Heh. Scusa Sasuke."
Sakura battè le ciglia. Poi voltò la sua testa, lentamente. Sasuke era arrotolato sul suo lato lontano da loro, la sua schiena contro il fianco di lei. I capelli che le solleticavano il collo erano stati i suoi. Per un secondo, non poté che essere un tantino delusa.
In tutte le sue fantasie romantiche, aveva sognato che i capelli di Sasuke sarebbero stati morbidi come la seta, ma non lo erano.
/Cosa, hai pensato che restassero dritti nel retro senza gel per capelli perché i begli eroi tenebrosi hanno sempre il vento in faccia o cosa?/
Perchè si stava preoccupando di pensare alla morbidezza dei capelli di Sasuke quando si supponeva dovesse pensare al PERCHE’ DIAVOLO ERA NUDA NEL LETTO CON SASUKE E NARUTO?? Ok, stare a letto con Sasuke era il suo sogno, ma cosa ci faceva quello stupido, pazzo biondo ... fusto...
/Wow, belle spalle- aspetta, cancellalo, bel SEDERE/- ack!!! Che diavolo stava pensando? Quello era Naruto, non un qualche pezzo di caramella da guardare…
La Vera Sakura non era d’accordo con lei. Stava fischiando da lupo ed era abbastanza disposta a dimenticare che il giovane uomo steso a pancia in giù sul letto, completamente nudo e quindi con le sue rotonde natiche in mostra, fosse lo stesso irritante, rumoroso moccioso che si era fissato con lei sin dal loro primo giorno all’accademia di ninja, facendola sembrare ridicola davanti a tutte le ragazze che aveva voluto impressionare.
"Ti insegno io ad essere buona coi perdenti," aveva detto Keiko, e Rika aveva replicato che probabilmente Sakura ERA una perdente anche lei, ad ogni modo, e lei aveva trascorso settimane cercando di riparare quella brutta prima impressione. Se la figa, popolare, impavida Ino non avesse deciso di soccorrerla, sarebbe restata un’emarginata per anni.
Certo, ora in un certo senso le piaceva Naruto- era difficile che non ti piacesse una volta conosciuto- ma era ancora irritante e appiccicoso e di sicuro non degno da sbavarci.
/Col cavolo che non lo è. Guarda quelle pagnotte!- è un segno di morso quello?/
Le guance di Sakura diventarono di un rosso cupo che probabilmente contrastava con i suoi capelli. Era brava ad interpretare le impronte ed altri indizi del genere, e la fila con impronta di denti che adornava una delle natiche di Naruto doveva essere sua, perchè la mascella era sin troppo stretta per essere di Sasuke- Sasuke!! Era a letto col ragazzo che si era sognata da sempre, perchè stava ancora a pensare al corpo- apparentemente sexy- di Naruto?!
Perchè era a letto con i suoi compagni di squadra, in primo luogo?
/E con la nostra figa dolente come se avessimo tentato di cavalcare un fottuto canguro in un rodeo/
Il rosso delle sue guance si diffuse alla sua fronte e il collo. In quanto alla punta delle sue orecchie, stava già scottando. Stava iniziando a ricordare.
"Oi, Sakura..." Naruto piagnucolò mentre si alzava seduto, una mano che copriva il segno di mano rosso sulla sua guancia. La Vera Sakura commentò senza aiutare che suonava meno irritante di quando era stato di undic’anni, perchè la sua voce era calata di parecchio questi ultimi mesi, ed era difficile che suonasse stridula e piagnucolosa con un rombo del genere, come un grande gatto nel buio.
"Cosa," scattò lei, perchè lui stava ancora piagnucolando, voce-sexy-che-faceva-le-fusa o no, e lei ancora non sapeva... cosa... IIK!!
Incrociò le braccia davanti ai suoi seni e sollevò le ginocchia in modo difensivo per nascondere il suo cavallo. La Vera Sakura commentò senza aiutare che lui aveva visto tutto comunque, quello e di più, e le sue caviglie non erano abbastanza larghe per nascondere la sua figa di vista. Afferrò una coperta e la tirò a se con la forza, coprendosi velocemente. Naruto stava battendo le ciglia, come se notasse pienamente cosa stava fissando. E poi ebbe la dannata sfacciataggine di guardarla in modo malizioso. Lo avrebbe ucciso.
"Ridammela!" Sasuke ringhiò assonnato mentre si rotolava sulla schiena e tastava intorno in cerca della coperta sotto la quale Sakura si nascondeva. Perfino per l’uomo della sua vita, si rifiutò di darla indietro. Era una damigella ed era più importante che fosse vestita lei che loro- questo e wow, ma Sasuke era bellissimo. Tutte le sue amiche avrebbero ucciso se avessero saputo che stava avendo una piena vista frontale di quel corpo snello, solidamente muscoloso, quasi senza peli. Ed il suo cuore si stava stringendo alla vista del sigillo sul suo collo, ma la sua pancia si stava stringendo perchè, per quanto orribile fosse ciò che simboleggiava, il disegno del sigillo in sé stesso era sempre bello e voleva così tanto placarlo con i suoi baci.
Anche Naruto lo stava guardando. Pigramente, casualmente. Proprio come aveva guardato lei. E stava ancora sorridendo furbescamente. Lo avrebbe ucciso. Sasuke era suo e nessun idiota iperattivo avrebbe - gli occhi di Naruto erano rossi? Un battito di ciglia ed era sparito. Erano blu cielo come sempre, e brillavano di umorismo. Forse stava avendo allucinazioni.
"Svegliati, pigrone," disse il suo compagno di squadra biondo, spingendo il lato di Sasuke. L’ultimo degli Uchiha guaì in un modo per niente dignitoso e rotolò via, cadendo fuori dal futon nel mentre. Naruto iniziò a ridere, e lei sollevò una mano per colpirlo sulla testa perfino mentre la Vera Sakura rideva all’espressione sconcertata nel viso del suo amato.
E poi si congelò perchè Sasuke stava sussultando e si massaggiava il sedere, e non le occorreva essere un veggente per indovinarne il perchè. Stessa ragione di lei.
/E ce lo saremo ricordate se avessimo fatto crescere un uccello e ci fossimo fatte lui fin su al sedere,/ la Vera Sakura commentò aiutando.
"Che cazzo..." Sasuke stava fissando ad entrambi di loro, proprio tanto sbalordito quanto si sentiva Sakura. I loro occhi si incontrarono per un secondo, poi si voltarono a fissare a Naruto.
"TU!!! Che cos'hai fatto?! Perchè siamo -qui?!!" aggiunse lei, riconoscendo proprio adesso il piccolo appartamento di Naruto. L’adolescente con le guance graffiate sussultò.
"Uhm, non ne sono moto sicuro... EEP!!" La scarpa passò accanto alla sua testa mentre lui si chinava, ma se il lancio di Sasuke lo aveva mancato, il calcio di Sakura non lo fece. "OWW!! Stop, stop!!! Pace!! Lasciatemi finire!!!"
La ragazza arrossì quando notò che nella sua fretta di picchiarlo, aveva gettato la coperta e Sasuke stava studiosamente guardando altrove, le sue guance tinte di rosa. Si mummificò velocemente, poi riassunse lo sguardo sfolgorante.
"Voglio dire, so cos’è successo - Cioè, non è difficile da indovinare, con la cosa senza vestiti e l’odore, ma..."
"Ma?" Sasuke lo incitò. La sua voce era calma e senza tono, il che, quando lo conoscevi, era segno sicuro che dovevi dargli ciò che voleva o correre al riparo in quell’istante.
"Non... ricordo dettagli. Mi... sento come se fossi stato sbattu… Mi sento bene, voglio dire," si corresse prontamente, dando a Sakura uno sguardo imbarazzato prima di fissare in basso al letto. "Ma non sono sicuro dei... dettagli. E’ tutto annebbiato..."
"COSA?" strillò Sakura. Erano nel SUO appartamento e LUI era colui che non sembrava sorpreso di svegliarsi con entrambi di loro!! Come poteva non sapere?!
Naruto si fece piccolo. "Ricordo sensazioni e- e odori. Ed emozioni. Alcuni momenti. Ma è tutto scollegato. Datemi un minuto! Saprò di più quando potrò pensarci e rimetterli tutti insieme."
"Non sembri essere tanto sorpreso che i tuoi ricordi siano confusi," commentò Sasuke, folgorandolo con lo sguardo in modo sospettoso. Sakura batté le ciglia.
"Ehi, è vero!" Stava iniziando a sospettare di un qualche tipo di droga. Si ricordava grosso modo del cosa fosse successo, ma era una massa di reazioni e di desiderio travolgente, e non una traccia di pensiero cosciente, razionale, da nessuna parte in vista. Ad un certo punto era stata a litigare con Naruto perchè era COSI’ irritante, anche se non poteva ricordare cosa aveva fatto stavolta per farla arrabbiare, e poi si stavano baciando- o mordendo forse, non ne era sicura.
Poi- si fece più confuso. Era stato bisogno crudo e passione e mani su di lei e le sue unghie che rastrellavano su delle schiene muscolose e le sue dita aggrovigliate in dei capelli mentre veniva presa rudemente, coperta da un corpo pesante...
/Nottata selvaggia./
Oh, chiudi il becco tu, pensò in ritorno. Non era come se fosse stata totalmente vergine –
/non più ormai, questo è sicuro/-
CHIUDI IL BECCO! Non era un’estranea totale nel come il suo corpo potesse reagire a qualcun’altro, e sapeva che probabilmente le rose e le candele erano roba un po’ troppo sdolcinata per la sua prima volta con Sasuke, ma non aveva mai pensato che sarebbe stata in un gruppo da tre.
Naruto sembrava ancora più imbarazzato dalla domanda di Sasuke. Si agitò in modo nervoso, farfugliò degli ‘ehm’ titubanti e si mosse come se volesse alzarsi e camminare, ma Sasuke lo fece restare a letto fulminandolo con lo sguardo.
"Parla."
"Questo ... accade a volte. Quando combatto e sono incazzato, o a volte di notte. Come se fossi un sonnambulo, ma non lo sono davvero. So lo stesso quel che accade, ma non... penso allo stesso modo. Alcune cose hanno un senso in un modo che non posso spiegare a parole, e tutto è così più facile e più veloce e più acuto e- non lo so."
Beh, ma guarda un po’. Naruto poteva essere piuttosto bello quando era calmo e serio. Era lo stesso un idiota.
"E non hai mai pensato di informare nessuno?! E se fosse una cosa seria? E se- e se fossi malato o sotto una tecnica di controllo mentale?!" s’infuriò lei.
Naruto s’impallidì brevemente, e guardò via. I suoi occhi erano tristi adesso. "... Non lo è... So da dove proviene. Va tutto bene, Sakura. E’- non ho mai ferito nessuno o fatto niente di orribile... Sono sempre me stesso. Semplicemente... Disinibito."
Lei non poteva trovare parole per dirgli quanto stupido fosse e quanto voleva picchiarlo.
"Mai fatto del male a nessuno? Hai detto che accade nelle battaglie!! E se TU ti facessi male, perché non pensi correttamente?!" Fu sorpresa quando lui sbuffò, come se il suo suggerimento fosse stato stupido.
"Quando sono abbastanza incavolato per diventare così, sono l’ultimo a rischiare nel campo di battaglia. Ad ogni modo, Kakashi-sensei sa perchè succede, e anche Iruka-sensei," aggiunse, interrompendola. "Non c’è niente che possa esser davvero fatto riguardo a...ciò."
"Mi chiedo che stai mentendo a fare," replicò Sasuke calmo.
Naruto balzò su, offeso. "Non sto mentendo!!" ringhiò, la sua voce bassa mutandosi da fusa a ringhio.
"Ma stai dicendo la verità?" Gli occhi di Sasuke erano ristretti e freddi. Era in uno dei suoi umori ostinati. Ma dalla mascella stretta di Naruto e dal modo che stava stringendo i suoi pugni, doveva essere dell’umore corrispondente. Sakura decise che c’erano troppe domande da chiedere e non voleva attendere per ore perchè uno di loro abbandonasse la loro contesa di sguardi.
Non che non le interessasse se lui stesse nascondendo qualcosa- qualcosa di importante, poteva sentirlo- ad entrambi di loro, me c’erano altri modi per conoscere la verità dal chiedere direttamente e urtare contro il muro di mattoni che era la cocciutaggine di Naruto.
"Non è questa la questione!! Cosa diavolo - perchè siamo stati... perchè..."
"Non vi ho costretto!!" ringhiò lui in ritorno, mostrando i suoi denti. Sembrava arrabbiato e ferito e ciò la forzò a calmarsi; perfino la Vera Sakura non poté restare in groppa al suo alto cavallo di morale quando lui sembrava cosi… tradito.
"Non ho detto che lo hai fatto," replicò dolcemente. Entrambi i ragazzi batterono le ciglia a lei, sorpresi. "Ma nessuno di noi non era nel suo stato normale ieri, e TU ci sei abituato e noi no. E’... qualsiasi cosa ti succeda è... contagiosa?"
Naruto si grattò la testa, perplesso. "Uhh- giusto, non ho pensato che sarebbe stata... Non c’è alcuna ragione perchè debba esserlo..."
Questo escludeva droga e malattie, allora. Quelle ci si aspettava che fossero possibilmente contagiose. Naruto era distratto riguardo molte cose, ma non metteva in pericolo le vite dei suoi compagni di squadra per divertimento. Eccetto quella di Sasuke forse, ma era una cosa da rivali, immaginò, e le loro sfide e gli scontri non accadevano mai senza preavviso.
ADESSO SI’ che lui sembrava colpevole.
"Non ho pensato veramente che sarebbe stato...contagioso. Davvero pensi che sia stato tutto per colpa mia? Non avreste- certo che non avreste, nessuno di voi," aggiunse in un sussurro, dando ad entrambi di loro uno sguardo affranto. "Avrei dovuto saperlo, quando hai ricambiato il bacio- avrei dovuto sapere che qualcosa non andava bene..."
Sasuke sospirò e gli lanciò un cuscino.
"Idiota, smettila. Eri andato ormai, giusto? Come avresti potuto fermarti?"
Naruto si morse forte il labbro. "A volte ci riesco," ammise calmo. "Quando lo voglio abbastanza forte, posso scattare e destarmi da ciò. Se mi fossi accorto che eravate lì contro la vostra volontà, avrei voluto smettere abbastanza, credetemi," aggiunse il biondo con amarezza.
"Stai presumendo che non mi sia piaciuto per niente," strascicò Sasuke in modo deridente, "e come al solito l’unico deficiente sei tu. Certo, se mi avessi invitato avrei detto di no per principio, ma ammetto che mi sarei perso qualcosa," aggiunse mentre si alzava in piedi attentamente.
La Vera Sakura commentò che probabilmente era per dar sollievo al suo didietro abusato, ma perfino lei non poteva negare che si muoveva in modo molto sexy.
"Te l’ho messo nel culo, Sasuke. Te lo ricordi questo, vero?" chiese Naruto, il suo tono pungente e derisorio. Sakura non avrebbe saputo dire se stesse deridendo Sasuke o sé stesso. Sasuke si chinò in avanti e raccolse la sua maglietta, infilandosela per far ritardare la sua risposta. "Lo ricordo. Non mi ero aspettato che sarebbe potuto essere così piacevole."
/beh, non mi aspettavo che il Principe di Ghiaccio lo ammettesse./
Lo sta facendo solo perchè gli da il vantaggio su Naruto, realizzò Sakura un secondo più tardi mentre il ninja biondo iniziava a farfugliare.
"Non fraintendere, perdente; Ti picchierò lo stesso a sangue."
Naruto era ancora troppo sbalordito per notare la sfida. "Ti- ti è p-piaciuto- oh."
ADESSO Sasuke sembrava imbarazzato. Aggrottò le sopraciglia e guardò via, come se volesse oltrepassare questa particolare discussione."Soltanto stavolta! Era una notte speciale e questa è l’unica ragione per la quale l’ho permesso. Non intendo lasciare a nessuno il mio sedere di nuovo," Sasuke grugnì, sfolgorando impetuosamente a Naruto.
"Bene, perchè il tuo sedere è mio," Naruto ringhiò, sfolgorando in ritorno. Sakura fu piuttosto sicura di non aver avuto l’allucinazione del bagliore rosso stavolta. Dal secondo di ritardo nella risposta offesa di Sasuke, fu abbastanza sicura che lo aveva visto anche lui.
"Che hai voluto dire con questo, perdente?" chiese in una voce bassa, pericolosa.
Naruto si alzò in piedi, proprio tanto lentamente quanto lo aveva fatto Sasuke, ma sembrando molto più pericoloso.
/Predatorio, vuoi dire. Santo cielo, per una volta sono grata che dimentichino tutti gli altri quando combattono.../
"Voglio dire-" Vide Naruto fermarsi, esitare... cambiare la sua risposta. "Voglio dire- ti riempirò di calci nel sedere, ecco cosa voglio dire."
"Dio, questo è stato insensato, perfino per te." Non c’era più ira ormai nel volto dell’Uchiha, era disprezzo. Naruto stava calando da minaccia a disturbo ai suoi occhi, e Sakura sapeva dall’esperienza che Naruto prendeva quella caduta nella sua stima molto male. Un secondo più tardi entrambi urtavano contro il muro lontano, quasi più veloce di quel che lei potesse seguire. Restò a bocca aperta. Naruto aveva una mano che afferrava il collare della maglietta di Sasuke, l’altra
/ora QUESTO SI che è materiale da far bagnare le mutandine/
tra le sue gambe, con una presa solida sui suoi testicoli.
"Il tuo sedere è mio," Naruto grugnì. Sakura rabbrividì, tirando la coperta più stretta a lei. Non le occorreva vedere per sapere che i suoi occhi erano rossi come il sangue. Poteva sentire il chakra che si accumulava. Gli occhi di Sasuke scintillarono di carminio.
"Sei mio. E’ questo che volevi sentire? Sei dannatamente mio, Uchiha Sasuke."
E poi lo baciò.
Sakura aprì la bocca, a mala pena registrando lo Sharingan che scattava ritornando al nero mentre Sasuke sussultava in sorpresa ed iniziava a dimenarsi. Naruto divorò la sua bocca, ringhiando, poi si spinse via senza preavviso e sollevò il mento in modo provocatorio, come se aspettandosi un pugno che non temeva.
"E sai cosa? Non mi dispiace averti sbattuto ieri. E non mi dispiace nemmeno essermi fatto Sakura-chan. E’ stato bellissimo. Ho amato ogni secondo di ciò." Si voltò intorno, le mani chiuse ai suoi lati, e diede alla ragazza lo stesso sguardo provocatorio, malinconico, che aveva ricevuto Sasuke. I suoi occhi erano di nuovo blu, e avrebbe potuto giurare che il tatuaggio sulla sua pancia stesse sparendo. "Adesso potete uccidermi per avervi violentato, perchè so che me lo merito dannatamente, e mi dispiace di non aver preso il vostro consenso, ma non mi dispiace che sia accaduto!"
Restò nel mezzo della stanza, fiero, sfidante, come una bestia selvaggia messa allo stretto dai cacciatori che sa che sta per morire ma che non vuole mai abbassare gli occhi. Era bellissimo, e la consapevolezza di ciò fu come un pugno allo stomaco.
"... Sono arrabbiata con te," ammise calma. "Perchè non hai chiesto. Ma una volta iniziato, è stato...bellissimo. Come hai detto tu. Ma lo stesso non hai chiesto il permesso, e devo sapere il perchè. Perchè è successo, e cosa state pensando adesso, tu e Sasuke, perchè- perchè sono una stupida ragazza ed ho amato ogni secondo della notte scorsa e non voglio sentirmi sporca domani perché realizzerò, quando ci ripenserò, che mi sono comportata come una prostituta per due bastardi che hanno solo approfittato di me perchè ero una facile e conveniente!!"
Realizzò che stava singhiozzando, ma non poteva fermarsi. "Non sono facile... Non lo sono... Pensavo- Volevo - soltanto con qualcuno che avrei... avrei..." Naruto sembrava avvilito, notò vagamente. Non poteva decifrare l’espressione di Sasuke, perfino con tutta la sua esperienza in interpretazione-di-Sasuke.
"Oh- Sakura-chan... Non sei- non sei una prostituta!" Naruto stava cadendo nel panico ora, mentre s’inginocchiava sul letto davanti a lei, le sue mani danzando nervosamente mentre raggiungeva per toccarla, poi si tirò dietro, non sapendo che fare. "Non sei semplicemente conveniente! Lo sai che ti... ti am- che ho avuto una cotta per te da sempre... Lo sai questo..."
I suoi chiari occhi blu stavano sgorgando lacrime. Si sentì un po’ meglio. Anche se era stato soltanto sesso, non pensava meno di lei adesso. Ma Sasuke stava ancora guardando dal muro, non commosso, inespressivo, e lei voleva la sua rassicurazione molto più di quanto voleva quella di Naruto. Eccetto che temeva che non l’avrebbe avuta. Sasuke si era rilassato intorno a lei negli ultimi anni, era diventato più amichevole, ma avrebbe dovuto esser cieca per non sapere che tra la sua vita e quella di Naruto, avrebbe scelto quella di Naruto.
Beh, eccetto in quei casi dove si fidava che il biondo salvasse sé stesso, naturalmente, ma ciò non lo rendeva tanto meglio. Non stava ancora dicendo niente. Lei chinò la testa, lasciando che i suoi capelli aggrovigliati nascondessero il suo viso.
"Sasuke!!" sentì Naruto sibilare, ma raggiunse e toccò la sua mano, scuotendo la testa. Sarebbe dovuta essere contenta che Sasuke avrebbe ricordato l’esperienza come Naruto che se lo faceva con un contorno di quella irritante comparsa dai capelli rosa e non come Sasuke che faceva l’amore con la sua vera partner mentre Naruto faceva il ruolo del giocattolo sessuale. Vide i suoi sogni sbriciolarsi.
"Sakura..."
Sasuke si stava inginocchiando sul futon, raggiungendo per piegare una ciocca di capelli dietro il suo orecchio, gentilmente. "Non essere stupida. Certo che non penso che tu sia facile. Se non fosse stato per qualsiasi cosa ci abbia fatto perdere a tutti le nostre inibizioni..."
Lei sospirò in modo tremolante e si asciugò gli occhi. Aiutava il fatto che Sasuke non pensasse male di lei. Non aiutava che non provasse per lei abbastanza da rassicurarla che era significato qualcosa, anche se fosse stata una bugia. Perfino lei, ieri, non era stata capace di dare nessun significato al loro scopare selvaggio. Era stato solo questo. Sesso. Sesso abbastanza buono, ma troppo buono per pensare o sentire qualsiasi altra cosa, qualsiasi cosa di più... ma se gli fosse importato, avrebbe potuto mentire un po’. Naruto ringhiò e roteò gli occhi, e Sasuke gli rivolse uno sguardo perplesso.
"Cosa?" lo vide muovere la bocca senza suono.
"Senza cuore," Naruto mosse la bocca in silenzio replicando, ringhiando ferocemente.
"Va bene così, Naruto. Davvero."
"Voi due cosa state- oh."
/Feh. Afferra velocemente me glielo devi spiegare per un po’./
"Sakura..."
Quanto odiava quel tono addolorato, pietoso, nella sua voce.
"Non mentirmi."
"Non lo avrei fatto," replicò calmo.
/Bugia numero uno/ La Vera Sakura commentò cinicamente.
"Vuoi che ti dica che ciò che è successo è ok perchè sono innamorato pazzo di te. Sappiamo entrambi che non è così. E’ successo perchè per qualche ragione, noi tre abbiamo voluto -abbiamo avuto bisogno- di sesso. Abbiamo fatto sesso. E’ stato selvaggio. E’ stato bello. Più che bello. Non penso che accada alla maggioranza delle persone più di una volta nella loro vita." Lei annuì, non guardando su. Sapeva tutto questo.
"Sasuke," Naruto borbottò, ma fu messo a tacere velocemente da un dito sulle sue labbra.
"Non sarebbe successo con nessun altro."
La calma certezza nella sua voce la fece guardare su, finalmente. "E’ solo capitato che fossimo insieme quando ha colpito," replicò con voce stanca. Sasuke scosse la testa. "Non lo sarebbe. Come dice l’idiota... Se avessi davvero voluto, avrei potuto liberarmi da... qualsiasi cosa fosse. Non l’ho fatto. Perchè- con voi due, mi sento..."
Si fece silenzioso, ed entrambi lo guardarono, sorpresi e cauti ... e speranzosi, un po’. Sasuke non parlava mai del come si sentiva, eccetto dell’odio e il disprezzo. Il ragazzo dai capelli neri guardò in basso brevemente, poi prese un respiro profondo e continuò.
"Mi sento sicuro. Fidato. Voluto. E-entrambi di voi. Nessun altro al mondo. Perciò- se avessi perso il controllo in quel modo intorno a chiunque altro, ne sarei uscito fuori. Ma mi sono sentito bene. Così... sono restato." Beh, non era una dichiarazione d’amore, ma era sempre buono. Non era così? Sasuke si fidava di lei, come si fidava niente meno che di Naruto, l’uomo che lo aveva seguito all’inferno per farlo uscire via di lì. L’amore era basato sulla fiducia. C’era ancora speranza. E Naruto l’amava. Forse non ciecamente e pazzamente come prima, ma sempre teneramente.
"... Allora le cose sono ok?"
"No. Devo ancora riempirgli di calci il sedere per non avercelo neanche detto."
Naruto fece un verso roco, visibilmente offeso, ma in qualche modo riuscì a controllarsi e non dire niente.
"Ma dopo?" chiese lei, sentendo un timido sorriso inclinare gli angoli della sua bocca verso l’alto.
"... certo." Lui guardò a Naruto, poi indietro a lei, e scrollò le spalle, a disagio. "Siamo una squadra, dopotutto."
~Note di traduttrice:
Ciao a tutti! Questo era il primo capitolo di una fic threesome (NarutoxSasukexSakura) scritta da Asuka Kureru. Le fic sul team7 che trovavo di solito erano di scarsa qualità oltre che rare, così quando scoprii questa decisi che dovevo tradurla assolutamente =çççç=
Mi auguro che seguiate il progetto fino alla fine, e che la storia vi piaccia almeno quanto è piaciuta a me!^___^
Piccola nota sul capitolo: quando Sakura vede Sasuke sussultare e massaggiarsi il didietro, pensa che ‘se lo sarebbero ricordate se si fossero fatte Sasuke’. Ciò che intende è che in quel momento ha realizzato che la causa di quel sussultare deve per forza essere Naruto(beh essendo alquanto impossibile che sia stata lei!XD) All'inizio non si era resa conto che c'èra stato anche del yaoi, semplicemente pensava che entrambi i suoi compagni di squadra erano finiti a letto con lei.
Prossimo capitolo intitolato: “I guai colpiscono il ventaglio” <-riferito al simbolo degli Uchiha, e narrato da Sasuke. Commentate please! ^o^
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annamariz - Voto:
grazie
anna
-pain-
Inizio ad essere in astinenza da Teamwork....torna prestoooo
dubhe93 - Voto:
winry16 - Voto:
venia86
dubhe93 - Voto:
MIO DIO!!!! è troppo bella complimenti alla traduttrice per averla resa piacevole nel leggerla e comlimenti alla scrittrice per averla scritta insomma è la prima ff a tre che leggo....ma assolutamente bellissima....se scrivi altree storie fammi sapere ok??
sara-rodo
me la stampo e me la tengo cm 1 libro
ne hai skritte altre?
sara-rodo
speriamo ke anke le altre siano csì!!XD
...continua nelle pagine numero:
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