VUOTO - Capitolo 1° -
Questa è la mia prima fanfiction e sinceramente mai avrei immaginato di scriverne una, ma su insistenza di yukoxyaoi che ha continuato a insistere e per altri motivi alla fine è uscita fuori questa “ cosa “!!!!!spero sarà di vostro gradimento e di non annoiarvi troppo con i miei deliri e scusate se ci sono errori di pubblicazione o simili, abbiate pazienza!!!!ringrazio tantissimo yukoxyaoi, yaoifan e feffy che mi hanno consigliato ragazze vi lovvooooooooooooooooooooooooooooooooo tantissimo ^_____^
Disclaimer: Tutti i personaggi di questa fan fiction non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto e questa storia non è a scopo di lucro.
POV NARU
Piove…sono completamente bagnato. Dovrei sentire freddo, strano non sento nulla… non sento la pioggia che scende a catinelle, non sento il vento gelido che soffia e il rumore assordante delle macchine è come un brusio di sottofondo alle mie spalle. Mi avvicino ancora un pò al bordo. E’davvero alto, quanto saranno 20 forse 30 metri?…ho le vertigini…sono come bloccato, eppure quando guardo giù, sento il nero profondo del fiume che mi attira come mai niente nella mia vita. La mia vita…posso davvero definirla vita, quella che ho vissuto fino ad ora. Riguardo ancora una volta il fiume sotto di me e nel nero delle sue profondità , come un flash back inizio a rivivere tutte le cose che mi hanno portato a questo punto. Mia madre … non ricordo il suo volto. Come potrei è morta che avevo solo 2 anni, però ho alcune foto e dall’espressione doveva essere molto dolce, quanto avrei voluto conoscerla. Come mio padre del resto… anzi no ora che ci penso,sono felice di non averlo conosciuto, uno che abbandona la propria compagna perché incinta non merita nulla, solo disprezzo. Poi chi altro c’è? a si …certo la famiglia che mi ha cresciuto, quella dei miei zii. Lo zio era gentile, lo ricordo bene. Però lavorava tanto e il suo lavoro lo portava a fare viaggi all’estero molto spesso. O si quando tornava ero felice e non solo perché mi riempiva di regali, ma anche perché così non sarei stato solo con lei…già lei solo il suo ricordo basta a farmi tremare come una foglia, mi porto una mano sugli occhi…lei il mio carnefice per anni e anni, mia zia. Mi odiava, non ricordo nemmeno più la prima volta che mi ha picchiato … picchiato seriamente intendo, per ogni minima cavolata che facevo…non ricordo, non ricordo come è iniziata, tanto che inizio pensare che lo facesse da sempre…ma ricordo benissimo le botte, o si quelle si che me lo ricordo. Sento ancora il rumore della cinghia che colpiva la mia pelle, la graffiava, la lacerava e più piangevo, più lei colpiva forte, ma questo non le bastava ed infatti le parole di odio che mi rivolgeva facevano male altrettanto.
-Un mostro!!! -Sei solo un mostro…hai ucciso tu mia sorella!!!è stata tutta colpa tua. -Se solo si fosse curata prima…se solo non avesse dato più importanza alla tua vita -Per uno come te…uno che non vale niente -Un ’abominio…chi mai ti amerà? -Nessuno!!! te lo dico io…nessuno mai
E pensare che all’inizio le credevo, pensavo di meritarmele quelle botte e quegli insulti, pensavo di meritarmi tutto....eppure, anche se ero piccolo, riuscivo a capire che c’era qualcosa di sbagliato perché quando lo zio tornava, la prima cosa che faceva era sollevarmi la maglia, poi chiudeva gli occhi e stringeva i pugni…si sentiva colpevole…poi sussurrava ancora dannazione e andava a cercare la zia; iniziavano a litigare, io mi tappavo le orecchie e correvo in camera aspettando che lo zio venisse da me dicendomi di non piangere che era tutto apposto. Quando era a casa lui passavo dei giorni tranquilli e sereni, ma poi partiva e le cose ricominciavano da capo, era sempre così, ormai ci avevo fatto l’abitudine. Poi quel giorno, lo zio tornò e come sempre controllò se lei mi aveva fatto qualcosa e di nuovo la delusione nei suoi occhi, ma quella volta una parola diversa uscì dalle sue labbra, adesso basta disse. Quelle parole mi diedero speranza…avevo solo 9 anni, lo vidi andare da lei, uscire, fiondarsi in camera e prendere le sue cose… ero felice, ce ne saremmo andati,io e lui…che illuso …corsi in camera mia e preparai le mie cose più veloce che potessi, ma quando scesi lui non c’era già più, uscii di corsa col cuore in gola, lo vidi sul taxi che iniziai a rincorrerlo, gridavo chiedendogli di portarmi con lui e poi inciampai. Quando mi rialzai il taxi era già sparito,mi aveva abbandonato anche lui, perché non capivo …non capisco tuttora, credevo mi volesse almeno un pò di bene, ma non abbastanza credo. Che altro potevo fare. Tornai in casa, non l’avessi mai fatto. Quella fu la prima volta che ebbi paura di non farcela, mi ridusse davvero male e non andai a scuola per una settimana, ma la cosa che mi mancava di più era andare al parchetto con i miei amici …amici bè in effetti erano solo due Shika e Gaara …già, Gaara,al solo sentire il suo nome mi sanguina il cuore…loro solo con loro stavo bene, anche se loro sapevano ben poco della mia situazione, con loro ridevo e scherzavo , come faccio a scuola… nessuno conosce il vero naruto, a chi mai potrebbe piacere il vero Naruto, quello con l’animo mutilato, graffiato e segnato per sempre. Dopo che lo zio se ne andò le cose peggiorarono, mi picchiava sempre più spesso e anche questi segni che ho sulle guance me li ha fatti lei, una volta mi gettò contro un vetro non calcolando che si sarebbe rotto e il mio viso ne restò segnato…mi passo le mani sulle cicatrici quel sangue sulla faccia, mi vengono i brividi al ricordo. Passarono altri anni e io ormai avevo imparato a estraniare la mia mente quando succedeva, certo ero cresciuto avrei potuto fermarla se avessi voluto ma di fronte a lei mi sentivo ancora quel bambino impaurito che si raggomitolava in un angolo e si copriva la testa per parare i colpi che lei mi infliggeva. Avevo 15 anni quando credetti di avere finalmente trovato qualcuno in grado di amarmi, certo quando Gaara mi confesso il suo amore io rimasi basito, bè insomma eravamo entrambi maschi e poi io gli volevo bene, ma non sapevo se era amore, per cui ero titubante ma avevo così bisogno di affetto che avrei accettato chiunque in grado di darmelo. L’ultima volta che la vidi fu due anni fa, quando scoprì di me e Gaara. Ero tornato da scuola e la trovai sulla porta, non feci in tempo a dir nulla che iniziò ad insultarmi, non entrai nemmeno perchè lo sguardo che aveva mi terrorizzò ed ebbi come il sentore che se fossi entrato quella volta non ne sarei uscito vivo e così scappai senza dir nulla lasciandomi alle spalle la casa che era stata la mia prigione e la donna che era stato il mio aguzzino. Da allora iniziai a vivere con gaara, i suoi se ne erano andati ma visto che lui non voleva andar via da Osaka avevano finito col lasciargli la casa, ma spesso vengono a trovarlo. Adesso ho 18 anni, credevo le cose andassero bene, si certo il mio problema era come un muro invalicabile tra di noi…già il mio problema, non sopporto il contatto con le persone, essere toccato mi mette a disagio e mi getta nel panico. La causa è senza dubbio tutto ciò che lei mi ha inflitto. Il contatto fisico è così importante nel rapporto tra due persone? è davvero così indispensabile Gaara? io credevo di no, anche perché inizialmente dicevi che non te ne importava , poi ad un tratto hai iniziato a volere di piu e mi hai detto che volevi fare l’amore con me. Inutile dire che rimasi senza parole, sapevi che stavi chiedendo una cosa impossibile, visto che a malapena ti baciavo e che quando mi abbracciavi ti allontanavo subito, eppure egoisticamente me l’hai chiesto ed io ovviamente ho rifiutato. Dicesti che avresti avuto pazienza ed io ti ho creduto, ma dopo quello che ho visto poche ore fa c’è solo una parola che posso usare per definirti…bugiardo. Stamattina ero così felice domani saremmo partiti per una gita di due giorni e avremmo saltato la scuola, allora stasera sono uscito prima dal mio lavoretto part-time e sono corso a prendere le ultime cose per la gita, volevo farti una sorpresa…patetico. Non riesco ancora a credere che fossi tu quello sul nostro letto, quello che penetrava senza pietà il ragazzo biondo sotto di sé che a quanto pare gradiva il trattamento, visto che non faceva altro che chiedere di più e tu non stavi certo a farti pregare, no di certo e io sono stato lì a godermi lo spettacolo e neanche ti sei accorto di me , quando sei venuto hai persino pronunciato il mio nome Naruto… Naruto gridavi … che schifo mi fai ora…se ripenso al tuo corpo su quello dell’altro ragazzo mentre lo premevi con violenza sul materasso, è questo che volevi farmi? è così che volevi amarmi? no grazie di violenza ne ho avuta fin troppa. Alla fine ti sei accorto di me e sei rimasto congelato, poi ti sei avvicinato e hai tentato di spiegarmi. Ricordo il discorso alla perfezione.
-Naruto…cosa ci fai a casa -qui quello che deve fare le domande sono io -COME HAI POTUTO FARMI QUESTO, DOPO CHE MI HAI DETTO TUTTE QUELLE CAZZATE -Naruto ascolta calmati….lui non è nulla per me -non osare toccarmi….MI FAI SCHIFO -se sono arrivato a questo è solo colpa tua -COLPA MIA, sapevi quale era il mio problema quando ci siamo messi insieme -certo, ma speravo che col tempo ti passasse…insomma stiamo insieme da 2 anni e ancora posso a malapena baciarti ma ti rendi conto. -tu hai qualcosa che non va caro naruto e scusa se te lo dico ma hai 18 anni se vuoi fare il verginello fino a 90 fa pure, ma io non ho intenzione di aspettarti. -cosa? -per cui o decidi di dare una svolta alla nostra relazione concedendomi finalmente il piacere di avere il mio ragazzo in tutti i sensi o possiamo finirla qui - NO SONO IO CHE DICO CHE LA FINIAMO QUI -E SAI UNA COSA…MI FAI SCHIFO, SONO FELICE DI AVERE VISTO FINALMENTE CHI AVEVO DIFRONTE. -SPERO DI NON VEDERTI MAI PIU.
Dopo il bello spettacolino e dopo avergli mollato un bel pugno, sono corso nel parchetto dove giocavamo da piccoli, mi sono sempre sentito al sicuro la sulla mia altalena e poi ecco che per la prima volta ho notato il ponte e come un automa ho iniziato a dirigermi qui dove sono ora. Mi avvicino ancora di piu alla fine del bordo, ancora un passo e sarà tutto finito…chi sentirà la mia mancanza …semplice nessuno…anzi no Shika, forse solo lui .Sei sempre stato il mio migliore amico ,perdonami so che quello che sto per fare ti deluderà molto, ma non ce la faccio più…come diceva lei sono un mostro che non amerà mai nessuno…raggiungerò mia madre e forse finalmente lei mi accarezzerà con dolcezza come ho sempre sognato .. fisso il vuoto….il nero dell’oblio…ho qualcosa per cui vivere?….ho qualcuno che mi ama?…no…nessuno… bene e allora …un ultimo passo e poi… il vuoto.
Continua...
Finitooooooooooo waaaaaaa non ci credo e il primo è fatto ^_______^... spero di non avervi annoiato troppo e se volete sapere che ne sarà di Narutino continuate a seguirmi, alla prossima Bye Bye
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tsuzuki88 - Voto:
urumi39
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sara1989 - Voto:
saru-chan84
ichigo92 - Voto:
mary-nana89 - Voto:
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saru-chan84
Capitolo molto divertente (Jiraiya sei il migliore!!!).
Però mi è piaciuta molto anche la scena finale...la mia mente si è subito messa a immaginare la scena di Naruto accoccolato sulle spalle di Sasuke...tenerissima!!! *__*
...continua nelle pagine numero:
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