- Capitolo 1° -
Mi dispiace….
Kakashi, mi dispiace averti lasciato questo peso sul cuore.
Quando eravamo una squadra, assieme a Rin, ho passato tutto il mio tempo ad invidiare il tuo talento ed ho imparato a conoscere solo quella parte di te: sicuro, forte, efficiente; tutto quello che avrei voluto essere io.
Non ho mai cercato di guardare oltre quella scorza dura e fredda che ostentavi con prepotenza.
Non ci ho neanche mai provato.
La sera prima del rapimento di Rin… beh… il maestro mi ha parlato di te, di tuo padre, di ciò che probabilmente provavi allora.
Mi sembrava così strano che un ninja tanto giovane, per quanto dotato, fosse così ligio delle regole, ma stupidamente non diedi troppa importanza a ciò che mi era stato detto; continuavo a credere che il tuo comportamento fosse una posa, un atteggiamento per far colpo sulla ragazza che tanto amavo.
Come sono stato cieco. Quanto sono stato egoista.
Invece di emularti facevo tutto quello che potevo per esserti diverso; per non dare a vedere la mia debolezza mi sono reso ridicolo.
Ero amareggiato perché pur facendo parte di un clan importante e dotato come quello degli Uchiha non mi sembrava di avere niente di speciale, credevo mi mancasse qualcosa, temevo di essere inferiore.
Quando Rin fu rapita e tu rifiutasti di andare a salvarla, mi tornarono in mente le parole del maestro, ricordai la situazione che mi aveva narrato il cui protagonista è stato tuo padre.
Preso dalla rabbia e dalla paura ti dissi quelle parole dure, ti diedi della “feccia”.
Esagerai probabilmente, ma quel discorso ti toccò nel profondo e accese in te una luce intensa; quella stessa luce illuminò ai tuoi occhi i sentimenti che credevi di non avere, ti rese consapevole dei legami con gli amici.
Anche di quello con me e Rin.
Sono stato appostato su quell’albero per ore senza decidermi ad agire, tormentato dal senso di colpa per quello che ti avevo detto, schiacciato dal terrore e dalla consapevolezza di essere perso senza di te… avevo paura.
Poi arrivasti in tempo per salvarmi, combattesti al massimo delle tua possibilità pur essendo stanco: eri una forza della natura.
Malgrado questo perdesti l’occhio sinistro.
Quasi non ci facesti caso se non per il disagio tecnico che ti portava mentre io, che ero stato a guardare mentre combattevi per le nostre vite, mi misi a piangere.
Non sopportavo quello che avevi dovuto subire per colpa della mia codardia.
In quel momento tu mi chiedesti se mi fosse entrato qualcosa negli occhi.
Tu che mi avevi sempre ritenuto un debole piagnone indegno di essere un ninja, tu che non avevi mai fatto segreto di disprezzarmi in quel momento mi facesti forza.
L’avversario ti colpì forte.
Non potevi vederlo.
Dentro di me crebbe una forza inaudita, rabbia contro me stesso, voglia di mettermi alla prova, voglia di dimostrarti che anche io ero in grado di fare qualcosa di utile nel momento del bisogno.
Il mio sharingan esplose.
Vidi il nostro avversario e lo uccisi.
Ricordo la tua espressione in quel momento. E ripensandoci mi viene ancora da ridere: sbalordimento e disorientamento stravolsero i tuoi lineamenti sempre così seriosi in una stranissima espressione che non era ancora un sorriso, ma ne era una grottesca imitazione.
I fatti che avvennero dopo… beh… li conosci anche tu.
Ti ho donato il mio sharingan perché: in primo luogo non avrei più avuto bisogno e poi per il fatto che non ti avevo ancora regalato niente per festeggiare la tua promozione a jonin…
Non avevo cercato di fare l’eroe, ma solo di salvare la vita ad un amico che non mi ero mai preso la briga di conoscere meglio.
Era il mio debito. Così facendo l’ho saldato.
Me ne andai lasciando te e Rin in mezzo ad una battaglia dove ti battesti come una furia.
Per la prima volta, assieme alla tua bravura mostrasti anche i tuoi sentimenti.
Piangesti con me la mia scomparsa.
Ora che sono passati tanti anni e conduci una vita normale, non passa comunque giorno senza che tu trascorra il tuo tempo qui, di fronte alla mia tomba mettendo ogni volta a nudo il rimorso e il dolore per ciò che mi è capitato. Annegando nelle lacrime e nei ricordi che pur dovendo essere lontani, ogni notte popolano i tuoi sogni agitati.
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Guarda, non so che dire... COMPLIMENTI!!!
Scrivi benissimo!
Vado a leggere le tue altre ff... SEI TROPPO BRAVA!!!
Eccellente!^^
FACCIO COS^ SCHIFO COME SCRITTRICE?!
SE SI' ALMENO ABBIATE IL CORAGGIO DI DIRMELO IN FACCIA!