torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: NATALE CON I SON
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: kla32 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/12/2007 01:07:17

Videl ha la brillante idea di organizzare il natale in uno chalet di montagna insieme ai Son e ai Briefs
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
UN INVITO SPECIALE
- Capitolo 1° -

Ora che Majinbu era solo un brutto ricordo, la vita sulla Terra scorreva serenamente.
Il quadrimestre era quasi finito, e il Natale ormai alle porte.
Le tanto attese vacanze Natalizie erano finalmente arrivate, e gli studenti della Orange Star non potevano essere più felici.
Il freddo pomeriggio del primo giorno di vacanza a casa Son trascorreva serenamente. Goku si divertiva con un trenino sotto l’albero, Chichi preparava la cena, e Gohan e Goten si godevano il tepore invernale in camera loro. In quell’atmosfera estremamente calda e rassicurante, quasi familiare oserei dire, si udì il suono del telefono unirsi dolcemente al sottofondo dei rumori già presenti nella casa.
Il capofamiglia mise da parte il suo interesse per i trenini e si alzò in piedi frettolosamente per andare a rispondere.
All’altro capo della cornetta c'era una vocina flebile e leggermente rauca, ma al contempo sicura e decisa. Era Videl, quella simpatica ragazzina dal volto acqua e sapone che frequentava la stessa classe del suo ormai non più tanto piccolo figlioletto.
Insomma, una che metteva allegria a tutti, e che ti faceva venir voglia di essere più felice. Videl chiese educatamente di poter parlare con Gohan, e Goku, altrettanto gentilmente, non se lo fece ripetere due volte.
Appoggiò la cornetta lì vicino e corse al piano di sopra. Gohan stava leggendo coricato sul letto mentre il piccolo Goten giocava con le macchinine sul pavimento, sputaccihando di qua e di là, imitando il suono dei motori. Sentì in lontananza il rumore provocato dai talloni del padre sul legno, che stava salendo le scale con solo le calze ai piedi.
Era venuto a portare una lieta notizia al figlio, che un po’ stranito si alzò in fretta e furia per raggiungere la cornetta il più presto possibile.
Era inconsueto che Videl gli telefonasse durante le ferie, era sempre stata più propensa a “giovanare” con gli altri cmpagni, ovvero, divertirsi in ogni modo possibile e immaginabile evitando accuratamente lo studio, come tutti i giovani.
Dopo due paroline d’apertura e fra qualche sospiro teso e insicuro, andato via l’imbarazzo iniziale, Videl arrivò subito al dunque.
- Mi chiedevo se tu e la tua famiglia avevate progetti per Natale -
- Non penso che faremo qualcosa di speciale quest’anno, perché? -
- Io... Ecco, volevo sapere se vi andava di venire a passare il Natale con me e mio padre: abbiamo prenotato uno chalet in montagna -
- Si, sarebbe magnifico... solo che dovrei chiedere ai miei... posso richiamarti fra qualche minuto? -
- Certo! -
Il giovane abbassò la cornetta, e corse in cucina dalla madre, pregando disperatamente Dende che non ci fosse nulla di progettato per il 25 Dicembre.
- Mamma, per Natale abbiamo qualche impegno? -
- No tesoro, perché? -
- Videl ci ha invitato a festeggiare con lei e suo padre. Hanno preso uno chalet in montagna. -
Goku fece improvvisamente capolino dalla porta, dirigendosi minacciosamente verso il frigorifero, cercando di apparire naturale per poter agire indisturbato.
- A me sembra un’idea magnifica! - Si intromise poi il capofamiglia.
Anche Chichi annuì.
- Si, non c’è nessun problema. Ci divertiremo! -
- Allora le dico che è andata? -
- Certo figliolo! Vedrai che passeremo un Natale stupendo! - Lo incoraggiò il padre.
Dopo pochi istanti il giovane mezzo sayan aveva già richiamato l’amica per confermare l’invito. Videl gli aveva raccomandato di portarsi appresso quei simpaticoni della famiglia Briefs.
Allora Goten, che aveva ascoltato clandestinamente il dialogo fra i due dall’altra cornetta del telefono come di sua consuetudine, agguantò frettolosamente la giacca e, con la sua vocina arzilla e sfiancante, mentre era già fuori dalla porta, gridò alla madre in tono sbrigativo:
- Ciao mami, vado da Trunks e gli dico dell’invito. Torno dopo! -

Capsule Corporation.

DLIN DLON!
Quando la porta si aprì, il piccolo trovò di fronte a sè un colossale Vegeta più nervoso che mai, pronto a sbarragli la strada e che continuava a squadrarlo e a guardarlo storto.
Goten si rese conto che era meglio volare basso, soprattutto se il padre dell’amico aveva la faccia più imbronciata del solito.
Sistemò la giacca, si diede una riordinata, schiarì la gola e poi si rivolse al principe in tono gentile ed educato, pur sempre mantenedo quella sua fanciullesca spensieratezza che agli occhi del principe era sempre e comunque fuori luogo. Lo irritava perché gli ricordava terribilmente il carattere sfacciato e irrispettoso di Kakaroth, cosa che non faceva altro che aumentare il suo grado di malumore.
- Salve signor Vegeta, come va la vita? -
Il principe lo fissò negli occhi con aria severa e nervosa, ma con un filo di perplessità.
Da quell’occhiata seguirono lunghi e interminabili secondi di silenzio imbarazzante, che terrorizzava il piccolo Son. Poi Vegeta uscì dal suo stato di coma e lo fulminò con quattro dure e affilate parole che fecero sussultare il povero malcapitato.
- Ma che diavolo vuoi?! -
Prontamente da dietro le sue spalle spuntò Bulma, fermando quello che sarebbe potuto diventare uno shockante fatto di cronaca nera...
- Caro, ci penso io a Goten, tu torna a guardare l’esorcista, così ti fai due risate e ti torna il buon umore... Vai, vai... ^^” -
Vegeta si avviò verso il divano e accese la tv nel più totale silenzio, ancora con la faccia imbronciata.
- Allora piccolo, sei venuto per Trunks, vero? -
- Veramente sono qui per invitarvi ad una festa di Natale! -
- Ah, d’accordo. - Annuì la donna. - Accomodati in cucina, mentre io vado a chiamare Trunks, fai come se fossi a casa tua. -
Il piccolo obbedì, ma interpretò alla lettera il “fai come se fossi a casa tua”, e diede completamente fondo alla scatola di biscotti che stava sul tavolo della cucina e sembrava fosse lì per essere mangiata. Continuava a ripetere “mangiami Goten, mangiamiii!!”. Perché farselo ripetere ancora?
Quando Trunks e la madre lo ebbero raggiunto, sgranarono gli occhi nel vedere la scatola vuota e Goten pieno. - C’è stato un passaggio di proprietà! - Disse Bulma ridendo.
Ma dopo una risata generale, il piccolo Son spiegò loro dell’invito che Videl aveva rivolto ad entrambe le famiglie.
- Ma è meraviglioso! - Esordì Bulma quando Goten ebbe finito di spiegare.
- Già. Ci troveremo tutti la mattina della viglilia alle 09:00 davanti a casa nostra. -
Dopo la breve conversazione, Trunks invitò l’amico a seguirlo in camera per giocare con lui.
<< Ok, adesso mi resta una sola cosa da fare... >> Pensò Bulma. << Devo convincere Vegeta... missione quasi impossibile, ma non per me! >>.
- Amoreeeeeeeeeeeeee....... ^0^-
Vegeta sapeva fin troppo bene che quel tono sdolcinato e gentile significava guai; sarebbe successo qualcosa di decisamente poco piacevole...
<< Nooooo Dio, no! quella donna riesce sempre a farmi fare quello che vuole, è insopportabile... -_-” >>


Era la mattina del 23 Dicembre.
L’aria completamente ghiacciata avvolgeva i fratelli Son che giocavano sereni fuori di casa.
- Stavolta non hai scampo, fratellone... prendi questa! - Urlò il piccolo Goten ricoprendo il fratello di palle di neve.
- Coff! Sbuff! Puff! Vuoi la guerra, eh? -
Gohan abbandonò la trincea, e scagliandosi affettuosamente sul piccolo, lo trascinò con sè rotolando giù per una collinetta, mentre si riempivano di neve a vicenda.
- E adesso come la mettiamo? Eh? -
- No, basta! Ti prego fratellone... mi fai il solletico! -
La tortura finì quando il padre, che passava lì vicino, li chiamò a gran voce invitandoli ad aiutarlo a portare i ciocchi di legno fin dentro casa.
Annuendo i due risalirono l’altura e raggiunsero la catasta di legna posta dietro all’abitazione. Quando il padre fu entrato in casa, Goten fece attenzione che nessuno lo notasse, e strattonò con aria pensierosa la giacca del fratello.
Gohan lo guardò perplesso dall’alto, non capiva perché Goten controllasse a destra e a sinistra prima di parlargli.
- Che c’è Goten? - Chiese allora.
Il piccolo lo fissò negli occhi.
- Ma quando saremo in montagna... non giocheremo più? -
Gohan si inginocchiò davanti a Goten e gli appoggiò una mano sulla spalla.
- Cosa vuoi dire? -
- Che... Quando sei con Videl giochi solo con lei. Noi ci divertiamo tanto insieme, ma non stai mai con me quando c’è lei. -
Il giovane sentì una morsa al cuore.
Come poteva il suo fratellino anche solo pensare che lo avrebbe messo da parte?
Ingenuamente e senza rendersene conto però, spesso lo trascurava, anche perché oramai ogni volta che vedeva la giovane Videl, degli strani brividi lo assalivano, e non riusciva a far altro che pensare a lei.
Quegli occhi pieni di tristezza che lo fissavano in cerca di un appiglio morale lo avevano commosso.
Con gli occhi lucidi e la voce strozzata si rivolse al fratellino.
- Davvero ti senti messo da parte? -
Vedendo il fratello rattristato, Goten rimase assai colpito. Gohan poteva piangere?? Non lo aveva mai visto, e oltretutto quando era lui a fare i capricci, mamma gli diceva sempre: “Smettila adesso, prendi esempio da tuo fratello, lui non piange mai!”
Forse era colpa sua se piangeva? Lo aveva fatto soffrire?
- No, è che...Fratellone, ma che hai? -
- Niente Goten, però dimmi, io ti metto da parte? -
Il piccolo non capiva, non sapeva cosa rispondere, non voleva ferire ulteriormente i sentimenti di Gohan, così seguì l’istinto senza fermarsi a riflettere se stava per fare qualcosa di giusto o di sbagliato, si avvicinò al fratello e lo abbracciò, stringendo più forte che avesse potuto.
Anche Gohan, completamente in lacrime ricambiò l’abbraccio. A volte le piccole cose sanno portare grande felicità nei nostri cuori, e riscoprire a vicenda il bene che li legava, aveva fatto bene ad entrambi.
- Scusa - Mormorò il piccolo sayan.
- Sono io che devo chiederti scusa. - Rispose l’altro.
Goten sentiva il calore del fratello, un calore che lo aveva sempre protetto e rassicurato. Con quelle spalle tanto grandi lo faceva sentire al sicuro, e tutte le sue paure svanivano quando c’era lui, e lui c’era sempre.
Gohan si sedette sul terreno umido e ricoperto di neve, prese in braccio il piccolo Goten e iniziò ad accarezzargli la testa.
Intanto il piccolo adagiò dolcemente la testa sul torace dell’amato fratello. Passarono così alcuni minuti di infinita tenerezza. Solo l’amore di due fratelli poteva sfociare in un momento tanto caldo e dolce.

Goku stava per raggiungerli e prendere un altro po’ di legna, ma quando li vide abbracciati fece qualche passo indietro e si nascose alla benemeglio dietro ad un abete, per non interrompere l’iddilio che si era venuto a creare fra i due; sorrise.
<< E’ proprio vero, sono legati più di chiunque altro. >> Pensò.
Dopo poco rientrò in casa e raccontò fieramente a Chichi lo spettacolo a cui aveva assistito.
Nel giro di qualche minuto la porta si aprì e anche i due fratelli fecero ritorno in casa.
Gohan teneva fra le braccia una decina di ceppi da bruciare, e Goten gli saltellava intorno tutto contento.
Appoggiarono la legna vicino al caminetto e salirono in camera per godersi il meritato riposo.

Gohan si distese sul letto per leggere un libro, e Goten, per dimostrargli che anche lui non era da meno, afferrò il libro delle favole che stava sul comodino, e tutto fiero si stese al fianco del fratello.
Il piccolo si addormentò poco dopo, seguito poi da Gohan.
 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (1 voto, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
kla32 17/06/09 23:02
Scusami, non pensavo che qualcuno l'avesse letta, è una vita che non ci metto mano xD ohi boh, dovrò rimettermi al lavoro!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

ladyhappyness 28/03/09 20:54
quando la continuiii? g__g
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

ladyhappyness - Voto: 28/03/09 20:45
è scritta benissimo..mi piace moltiiiisssssimo! ^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: