SDRAIATI SUL LETTO
- Capitolo 1° -
Surrender è una delle mie canzoni preferite e l'ho sempre trovata adatta a Buffy e Spike. Laura è una grande e le sue canzoni sono la colonna sonora adatta a qualsiasi storia d'amore.
Forse vi sarete stufati di trovare fanfic soprattutto su Spuffy nella mia galleria, ma in questo periodo mi ispirano solo loro.
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Dopo averlo salvato dal Primo, Buffy portò Spike a casa sua e lo mise sul suo letto.
Dawn le portò la cassetta del pronto soccorso e dell'acqua e se ne andò a dormire.
Spike era talmente stanco e debole che si addormentò, mentre Buffy gli curava le ferite.
Poi si sdraiò vicino, molto vicino a lui e lo guardò.
Quanto era bello.
Buffy l'aveva dimenticato.
Aveva dimenticato qualsiasi cosa di Spike.
Per essere forte.
Forte?
Per cosa poi?
Forte per il Mondo?
E lei?
Non contava?
Solo Spike le dava la forza per essere forte con se stessa.
Ma in questo Mondo non c'è solo lei.
Oh, al diavolo il Mondo, per adesso!
Doveva dire delle cose importantissime a Spike.
Ora e subito.
Subito?
Lasciamolo dormire, prima.
Ha sopportato di tutto.
Merita un po' di riposo.
Ma avete visto i loro occhi, quando l'aveva salvato?
Non erano i soliti occhi con cui si erano sempre visti.
Occhi di odio, rabbia, ossessione... no, no, no, no!
Quelli erano occhi di gratitudine, dolcezza e... amore.
Questa volta non ci sono scuse!
Spike aprì gli occhi e guardò Buffy.
- Ti ho detto... grazie per avermi salvato la vita?
Buffy sorrise.
- Me l'hai detto con quel tuo dolcissimo sguardo. Ma adesso stai zitto, Spike. Devo dirti una cosa.
Gli toccò le labbra.
- Spike... non posso più fingere che le cose tra di noi mi siano indifferenti, che non mi stimolino. Non posso mentire a me stessa dicendomi che non ti penso in continuazione.
Gli sfiorò la guancia.
- Tu mi rendi forte. Mi dimostri che non sono debole se mi innamoro.
Pensavo che non ne avrei mai avuto bisogno, ora non mi basta mai.
Spike sorrise.
- Ce l'ho sempre fatta da sola, ho sempre creduto che avrei mantenuto il controllo. Spike, tu hai cambiato tutto ciò in cui credo. Ed ora non riesco proprio a contrastare questo sentimento.
Spike la guardò incredulo.
- Buffy, vuoi dire che...?
- Spike... io mi arrendo. Il tuo amore è troppo forte e non posso andare avanti...
Lo abbracciò forte.
- ... senza le tue braccia intorno a me. Non voglio più opporre resistenza, perché...
Lo guardò negli occhi e lui le toccò il viso.
- ... il tuo tocco...
La baciò.
- ... e il tuo bacio, hanno compromesso le mie difese.
Spike era felice di sentire quelle parole uscire dalla bocca di Buffy.
Per lui volevano dire che, grazie alla sua anima, Buffy aveva capito che lui poteva essere un uomo migliore.
Per lei.
Perché lui la ama.
Un vero innamorato farebbe di tutto per la sua amata.
Spike ce l'aveva fatta e ora Buffy lo ripagava dichiarandogli il suo amore.
- Devo ammettere di non aver mai creduto di poter aver bisogno di qualcuno in questo modo, perché tu mi hai catturato il cuore e non riesco a toglierti dalla mia testa. Mi fai sentire bene come mai mi sono sentita prima, mi hai fatto aprire gli occhi e vedere molto di più.
Spike l'attirò a sè e le accarezzò le labbra con le sue.
- Sei una poetessa migliore di me.
Buffy rise.
- Spike, mi arrendo a questo sentimento nel mio cuore. Mi arrendo alla sicurezza del tuo abbraccio...
Lui la baciò con dolcezza.
- ... al tocco delle tue labbra...
Un'altro dolce bacio.
- ... e al sapore dei tuoi baci.
Il resto della notte la passarono a fare l'amore con dolcezza e passione.
E quando Buffy si addormentò abbracciata a Spike, lui la guardò a lungo sorridendo.
- Grazie Buffy. Ti amo.
E si addormentò, felice come non lo è mai stato.
FINE
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