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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: L'ALTRO SPECCHIO
Genere: Sentimentale, Avventura, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: Yaoi
Autore: shiya88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/09/2007 19:05:46 (ultimo inserimento: 01/10/07)

aveva detto… stuprare? Quelle parole se possibile lo fecero eccitare maggiormente... [Naru x ...]
 
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CAP 1
- Capitolo 1° -

CAPITOLO PRIMO

-Non trovi che un po’ gli somigli…?- Domandò la ragazza, ormai sedicenne, dopo un breve attimo di silenzio sbirciando timidamente il volto del ragazzo che le procedeva accanto, mentre lo sguardo, indugiava, assorto di fronte a sé. Quasi tre anni erano passati da quando aveva lasciato, seppur temporaneamente, il villaggio e ora che vi aveva fatto ritorno nulla sembrava essere cambiato; Sakura, il Maestro Kakashi, la vecchia Tsunade, nemmeno il viale asfaltato che stavano ora percorrendo sembrava essere cambiato. Le lancette del tempo, a Konoha, parvero essersi magicamente fermate all’istante della sua partenza e da allora, ai suoi occhi, nulla si mostrava in qualche modo variato. Anche se…
-Di chi stai parlando…?- Mormorò il biondo, fingendo di non capire affatto.
-Di Sai… non trovi che la sua voce… il suo aspetto ricordino in qualche modo Sasuke?- Domandò con un tenue sorriso sulle labbra, sporgendosi per meglio osservare l’espressione del compagno di squadra.
-Non me lo ricorda affatto…- Esclamò Naruto contrariato; tuttavia, nonostante la differenza abissale fra i due, fu costretto ad ammettere a sé stesso che durante il loro primo scontro si era fatto distrarre dai suoi occhi neri e profondi e, anche se durò pochi istanti, nel suo sguardo gli era parso realmente di vedere Sasuke. Nonostante tutto a differenza del bel moretto lo sguardo di Sai non serbava alcun sentimento e il suo volto non trovava espressione, ad eccezione dei sorrisetti costruiti. Così diversi e così uguali allo stesso tempo…
-Andiamo… Naruto!!!- Lo incitò Sakura, mentre un graziosissimo broncio le incorniciava il viso -… Sono simili in molte cose… anche Sasuke ti dava della nullità!-
-Grazie, Sakura-chan…- Mormorò a denti stretti, facendo così sorridere la ragazza che si portò una mano davanti alla bocca -… almeno Sasuke non era così esplicito…- Concluse amaramente. “… Ora ho scoperto quanto ti mancano le palle e quanto ti dovrò fare da balia.”… solo rammentare l’espressione con cui gli aveva rivolto queste parole gli faceva urtare i nervi.
-Haha… scherzo!- Sakura sorrise -… comunque sia devi ammettere che un po’ gli somiglia… gli occhi neri, la pelle diafana, i capelli scuri… la prima volta che Yamato-sensei ce l’ha presentato come nuovo compagno di squadra mi era quasi parso di vedere Sasuke…- Esclamò posando le mani là dove era arrossita, continuando a fissare l’asfalto passo dopo passo.
-Sasuke…- Iniziò Naruto, mentre, fissando anch’egli l’asfalto, si inumidiva le labbra, secche a causa dell’estate calda che stavano attraversando -… Sasuke… riusciva ad essere misterioso, crudele, attraente e talvolta dolce attraverso un semplice sguardo…- Si fermò un istante sospirando impercettibilmente -… attraverso una sola occhiata riusciva a farti capire che cosa voleva da te e se proprio lo desiderava riusciva a piegarti sino a spezzarti in due…-
Sakura si fermò a guardarlo: la bocca aperta in un’espressione ebete. “N-Naruto…?” pensò riconoscendolo davvero poco nelle sue parole. Ma… era sempre lo stesso di tre anni fa? A Sakura sembrò in qualche modo cambiato, più grande considerando la sua età; parlava con la stessa determinazione di un uomo, questa considerazione riuscì a spaventarla, tant’è che questo pensiero mutò ben presto in un’espressione intimorita.
-… e poi… la sua voce…- Ma si bloccò improvvisamente; arrossì violentemente mentre con ardore crescente ricordava i capelli profumati di Sasuke sul suo viso… le labbra calde sul suo collo e la voce roca e fremente che gli ricordava che era suo e di nessun altro, mentre febbricitante si muoveva sopra di lui. Trattenne un sospiro rivolgendo all’amica un sorriso incerto, imbarazzato se non altro.
-C-che c’è…?!- Esclamò guardando di sfuggita l’amica.
-Niente!- Mormorò mentre rivolgeva a Naruto un sorriso sincero -… Sto pensando che in realtà io di Sasuke non avevo mai capito niente…-
-Direi proprio di sì…- La assecondò svogliatamente, spostando le mani dietro alla nuca; tornò, di conseguenza, a rivolgere lo sguardo allo stretto viale circondato da alte mura, oltre alle quali si frastagliavano le tipiche abitazioni del villaggio, le cui ombre si proiettavano sulla stradina donando un po’ di refrigerio ai due ragazzi, sempre più provati dal caldo e dall’afa.
-Ma lo sai che a volte sai essere veramente insensibile?!?- Strillò la ragazza spezzando la quiete nell’aria e l’allegro e melodico canto di alcuni uccellini, appollaiati in prossimità di un grosso albero i cui rami spuntavano maestosi da dietro le mura logore e vecchie -… Comunque da come ne parli sembra quasi che tu ne sia innamorato…- Disse incrociando le braccia al petto, mentre gli occhi verdi lo scrutavano con sospetto, pronti a cogliere un possibile mutamento di espressione.
-Di chi…? Di Sai…?- Domandò il biondo distrattamente, dando poco peso alle parole.
-Ma no, baka!- Lo rimproverò la ragazza dai capelli rosa, privata oramai della sua pazienza -… Sto parlando di Sasuke…- Sibilò avvicinandosi pericolosamente al volto di Naruto, il quale sussultò -… non è che…-
-Non dire fesserie, Sakura…- Tagliò corto, ancor prima che la ragazza potesse concludere qualcosa di realmente concreto; gli ci erano voluti quasi tre anni, come minimo, per superare la cosa e solo menzionare il suo nome gli era bastato a farlo ricadere nuovamente in quel baratro, in quell’inferno di ricordi piacevoli e pungenti… proprio come poteva esserlo il sesso.
Allenarsi lo aveva aiutato, malgrado tutto, a tenersi lontano dal villaggio della Foglia, dai ricordi legati ad esso, dai suoi amici e da Sasuke soprattutto, e solo adesso che vi aveva fatto ritorno, quel periodo passato ad allenarsi incessantemente gli era immediatamente parso così insignificante e inutile che era come se non lo avesse mai vissuto realmente.
Come di consueto Yamato li stava già aspettando, perciò Sakura non ebbe modo di ribattere.
-Sakura…- Sussurrò Naruto catturando l’attenzione della ragazza.
-Mh…?-
-… se devo essere sincero nemmeno lui non centra niente con Kakashi…- Sakura si lasciò sfuggire una risata.
-Mmh?- Yamato si voltò, osservando interrogativo i due ragazzi che ora stavano camminando in sua direzione, apprestandosi a raggiungerlo.
-Hem… buon giorno, Yamato-sensei!- Esclamò la ragazza dolce come sempre.

-Ok! Ci siamo… gruppo Kakashi, si parte!- Annunciò non appena Sai si fu unito al ‘gruppo’.

-Perché mi fissi…?- Domandò Sai ad un certo punto il cui volto non lasciava trasparire alcuna espressione o emozione.
-Tsk…- Buttò lì Naruto, guardando Sai dall’alto al basso con la stessa smorfia di chi al supermercato non sa decidersi tra un pezzo di carne ed un altro. Tuttavia, poco dopo, distolse lo sguardo e, ignorandolo volutamente, tornò a concentrandosi nuovamente sul percorso da seguire.
-Finiscila… se non vuoi che ti riempia di botte…- Lo sentì dire, ma ormai troppo distante perché Naruto badasse troppo alle sue parole, perciò si limitò a sussurrare un “sicuro… come no…”. Ma che diamine gli saltava in mente?! “Uno come lui non potrà mai competere con Sasuke… anche perché a dire il vero non si somigliano affatto…” pensò furente di rabbia. Sakura si voltò a guardare entrambi, prima Naruto poi Sai e dopo un ultimo sguardo esasperato si apprestò a raggiungere Naruto correndo.
-Aspetta, Naruto!- Lo rimproverò la ragazza ansimando -… Non mi sembra il caso di prendersela tanto…- Mormorò comprensiva voltandosi istintivamente a guardare Sai, il quale si limitava a procede in silenzio.
-Sakura! La prossima volta non ti sto più a sentire…- Sibilò calciando un paio di sassi che si erano, per così dire, intromessi fra lui e il suo cammino. Sakura, dal canto suo, non riuscì proprio a fare a meno di trovare la situazione oltre che imbarazzante, comica, pertanto si lasciò sfuggire un sorriso.
-Eppure… qualcosa mi dice che presto diventerete amici!- Sussurrò in modo che Sai non potesse sentire, con tanto di occhiolino.
-Uh…? Qualcosa invece mi dice che stai sparando una cagata…- Rispose un po’ infastidito, mentre Sakura esibiva un sorriso sempre più tirato accompagnato da una risatina nervosa.
-Da quando sei tornato non fai altro che offendere… si può sapere che ti manca?!- Naruto arrossì, in effetti si rendeva conto di non essere mai stato così acido in vita sua, si sentiva come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all’altro… perciò sentiva un’inspiegabile bisogno di sfogarsi con tutto e tutti -… Comunque sia… all’inizio anche tu e Sasuke vi odiavate…- Aggiunse poco dopo, non resasi però conto dell’effetto che quelle parole ebbero sul biondino, il quale fu molto grato a Yamato quando per la prima volta parlò.
-Coraggio la strada è lunga! Vediamo di non perderci in banali discussioni…- Yamato si voltò a fissare l’ennesima scenata della giornata -… possibile che non sappiate fare altro che litigare?- Aggiunse riferendosi soprattutto ai due ragazzi.
-Hey!! Quello che non deve perdersi in discussioni è questo soggetto…- Ringhiò puntando il dito su Sai -… non riesce a fare a meno di dire le cose in maniera irritante… a questo punto mi domando se non lo faccia apposta…- Concluse a fior di nervi incrociando le braccia al petto.
-Perché parli di me in terza persona…- Domandò impassibile Sai, esattamente come uno che finge di non capire… questo, almeno, era ciò che pensava il bel biondino.
-Vedi che lo fai apposta?!- Gridò fuori di sé -… Sei insopportabile… mi dai troppo sui nervi!- Yamato sbuffò rassegnato.

Un’altra serie di simili battibecchi, Naruto-Sai, si consumarono lungo il tragitto, testando più volte la pazienza di Sakura, che a dire il vero era già poca senza che qualcuno le mettesse i bastoni fra le ruote; si fermarono solo quando camminando raggiunsero uno spiazzo verde in prossimità del sentiero. Abbandonarono momentaneamente il percorso sino a raggiungere il luogo, fortunatamente al riparo dai cocenti raggi del sole.
I capelli dorati incollati, in parte, alla fronte, madida di sudore, la pelle lucida del viso, le guance arrossate; tutto, niente escluso, faceva presupporre che il biondo fosse appena uscito da una sauna.
-Bene… mezz’ora di pausa prima di ripartire!- Esclamò raggiante Yamato, il quale si era fermato per la prima volta dopo ore ininterrotte di cammino.
-Grazie al cielo!- Sospirò Sakura asciugandosi la fronte madida di sudore.
Naruto sospirò togliendosi la felpa nera e arancione e restando con addosso una canottiera bianca, che gli faceva quasi da seconda pelle lasciando trasparire il fisico perfetto. Sakura arrossì, mentre con occhi sgranati osservava lasciva il petto del ragazzo e l’indumento che, quasi trasparente, lasciava intravedere i capezzoli; tuttavia Naruto non parve accorgersi minimamente dello sguardo e dei pensieri poco casti dell’amica.
-Che hai da guardare…?- Sakura sussultò spostando immediatamente lo sguardo -… Finiscila… se non vuoi che ti riempia di botte…- Incalzò Naruto.
“Eeeeh?! Si riferiva a Sai… meno male!” Pensò dandosi mentalmente della stupida e tirando un sospiro di sollievo.
Nonostante tutto Sai si limitò a guardare il compagno di squadra; lo sguardo sempre serio non comunicava alcuna emozione, né rabbia, né passione, né stupore o sorpresa… sembrava davvero che non provasse nulla. Lo sguardo: perennemente vuoto.
-Stavo pensando…- Mormorò ad un certo punto catturando l’attenzione del biondo, il quale inarcò le sopracciglia bloccandosi un momento da ciò che lo stava tenendo impegnato -… a quanto si può essere masochisti da resistere con addosso un maglione spesso tre centimetri… quando all’ombra ci sono come minimo 40 gradi…-
Naruto aggrottò le sopracciglia ficcando brutalmente la felpa nello zaino da viaggio.
-Succhiamelo…- Sussurrò Naruto, il tono di voce sprezzante; questa volta catturando l’attenzione di Yamato, il quale sgranò gli occhi evidentemente non proprio abituato a certi discorsi, non essendo proprio un insegnante come del resto lo era Kakashi. Anche Sakura parve sorpresa; seguì Naruto con lo sguardo: il compagno di squadra aveva abbandonato lo zaino da viaggio camminando a passo spedito in direzione del torrente, non molto distante dalla piazzola verde. Rischiò di incespicare sui suoi passi tant’era la foga con cui pestava il terreno.

-Naruto…!- Esclamò l’amica prendendo posto su di una grande roccia che dava sul torrente rumoroso, proprio accanto al ragazzo. Imitò ben presto il bel biondo: liberatasi dei sandali immerse i piedi nelle acque fresche e limpide del torrente.
-Aaaah… ci voleva proprio!- Sospirò Sakura, ringraziando il torrente di essere lì. I bellissimi occhi azzurri del biondo erano impegnati a scrutare l’immensità del cielo, semplicemente persi ad osservare quei batuffoli bianchi che erano le nuvole.
-Lo sai…- Iniziò Sakura, osservando a sua volta l’azzurro del cielo di mezzogiorno -… non l’avrei mai detto… ma stai davvero bene così!- Disse finalmente soppesando il silenzio del biondo.
-… Peccato che i tuoi vestiti siano davvero così larghi… penalizzano il tuo corpo, Naruto!- Arrossì leggermente -… Hem… dovresti metterti più spesso qualcosa di attillato e leggero… almeno durante l’estate! Per un certo verso Sai ha ragione…-
-Hey…! Ma tu da che parte stai?- Mormorò rivolgendole, seppur di sfuggita, uno sguardo di scherno; Sakura sorrise prima di tornare pacifica ad osservare il cielo.
-A che cosa pensi…?-
-Mi manca…- Sakura spalancò gli occhi, prima di guardare il biondo rattristata; ogni qualvolta le capitava di pensare al compagno perduto le si stringeva il cuore in una morsa dolorosa, si domandò se anche per Naruto fosse la stessa cosa -… non passa giorno che… che non pensi a lui…- Disse cercando di controllare la sua voce -… e queste dannate missioni me lo ricordano più di ogni altra cosa- Concluse chinando il capo in avanti ad osservare il riflesso suo e di Sakura.
-Perché proprio uno come lui doveva sostituire Sasuke…?!- Strinse i pugni impedendo alla sua rabbia di uscire -… Per fortuna che ci sei tu, Sakura…- Mormorò sospirando e, di rimando, la vide sorridere nel suo stesso riflesso, distorto.
-Però…- Mormorò poco dopo.
-Mmh…?-
-… devo ammettere che è piuttosto interessante…- Aggiunse socchiudendo gli occhi e allargando un sorriso.
-In che senso, scusa?!- Si apprestò a chiedere Sakura.
-Sto parlando delle espressioni artefatte… quei sorrisetti costruiti… sembra proprio che non riesca ad essere naturale…confesso che sarei curioso di vederlo sorridere sul serio… o magari strappargli un’espressione stupita…- Ridacchiando incrociò le dita dietro alla nuca, stendendosi sul grande masso levigato.
-Naruto…- L’aura di Sakura non prometteva nulla di buono, tant’è che i suoi occhi mutarono da sorpresi a furenti -… non dirmi che…-
-Che cosa?!- Esclamò Naruto rizzandosi improvvisamente a sedere -… Stavo solo scherzando…- Disse ridacchiando stupidamente -… però ammetti la tua curiosità in merito…-
-Ok… Ok… lo ammetto!- Esclamò Sakura chiudendo gli occhi ed alzando una mano, come a volersi arrendere -… in un certo senso è interessante…-

-Uff… che voglia di fare un tuffo…- Si lamentò la ragazza, dopo un po’ che i due erano distesi sul grande masso ad osservare le nuvole.
-E fallo!- Esclamò Naruto.
-Non posso finché ci siete voi maschietti nelle vicinanze!- Disse mostrandogli la lingua.
-Ma chi ti guarda…!- Mormorò Naruto sbuffando, senza mai distogliere lo sguardo dall’immensità del cielo.
-Che hai detto???!!!- La voce di Sakura rimbombò nella foresta -… Tu di ragazze proprio non te ne intendi, eh Naruto?!-

Verso sera arrivarono nei pressi di una locanda di strada, eretta apposta per coloro che diretti al confine attraversavano il Paese delle Foglie.
-Sarà più prudente fermarsi qui la notte…- Disse Yamato osservando l’edificio in stile antico, alle cui spalle la foresta circostante superava in altezza la locanda frastagliandosi sul cielo scuro della notte.
-Sì… anche perché le tue cosiddette abitazioni non comprendono materassi...- Lo prese in giro Naruto, mentre tutti insieme abbandonavano il sentiero apprestandosi a raggiungere l’entrata della locanda.
-Per chi mi hai pre-
-Waaaah!!- La voce di Yamato fu presto interrotta da quella petulante di Sakura -… Ci sono anche le terme!- Disse poi osservando l’insegna -… Giusto quello che ci voleva dopo una giornata stressante come questa…- Mormorò a denti stretti, adocchiando truce il biondo.
-Terme… hai detto…? Non so se…- Balbettò Naruto, incespicando sulle parole, che tuttavia gli morirono in gola non appena vide il sensei adottare il metodo del terrore.
-O-ok… ok!- Acconsentì, improvvisamente pallido; “Sta di nuovo adottando il metodo del terrore… meglio non contraddirlo! Certo che fa paura con quella faccia…” disse fra sé e sé, seguendo Sakura all’interno del piccolo atrio.
-Buona sera…- Li accolse gentile la voce di una donna anziana in kimono, da dietro un vecchio bancone in legno -… desiderate?-
-Due camere singole e una doppia…- Fu Yamato a parlare.
-Ecco a lei!- Disse dopo un po’ porgendo le rispettive chiavi al diretto interessato -… Buona permanenza! Ah! Quasi dimenticavo…- I quattro furono fermati sulla soglia delle scale -… le terme saranno disponibili sino all’una, per chi desideri usufruirne, dopodiché non saranno più accessibili! Troverete tutto ciò che vi occorre nei rispettivi spogliatoi!- L’espressione di Sakura era l’esatto contrario di Naruto, che fissava la vecchia con una faccia da funerale.
-La ringrazio…-

L’asciugamano bianco scivolò sulle sue gambe, accarezzò i polpacci sino alle caviglie, dove si arrotolò morbidamente; scavalcò l’asciugamano, abbandonato in prossimità del bacino termale, per poi immergersi lentamente nell’acqua calda della fonte. Il vapore dell’acqua sostava leggero sulla superficie del bacino, aveva la stessa consistenza di una nebbia sottile, formatasi in contrasto con la temperatura dell’ambiente esterno; la stessa nebbia conferiva al luogo un aspetto paradisiaco.
-Strano il tempo… di giorno fa un caldo bestiale… di notte invece fa freddo…- Commentò Naruto; subito dopo aver fatto una nuotatina si era appoggiato su una delle numerose rocce sporgenti che circondavano gran parte del bacino, mentre piccolissime gocce di vapore si posavano sulle spalle e sul viso del biondo. Chiuse gli occhi, appoggiando il capo sulla roccia retrostante, per giunta tiepida.
Improvvisamente sentì muoversi l’acqua attorno a lui.
-Mmh…?- Quando aprì gli occhi vide Sai poco più in là -… S-Sai???!!!- Gridò immergendosi nell’acqua sino al naso.
-Da quant’è che sei lì?- Che stupido… non si era nemmeno accorto della sua presenza.
-Abbastanza… perché?- Domandò Sai impassibile come sempre.
-Ah… hem… ah…- Mormorò parole incomprensibili, mentre il compagno di squadra si avvicinava a lui nuotando. Naruto guidò istintivamente le gambe al petto e rannicchiatosi su sé stesso indietreggiò ulteriormente, nel contempo Sai non ci mise molto ad accorciare la distanza fra loro; Naruto arrossì non sapendo cosa fare… sarebbe bastato davvero poco e i loro corpi si sarebbero sfiorati.
-Hem… il maestro Yamato deve ancora arrivare?- Domandò infine, dopo una pausa a dir poco imbarazzante, durante la quale nessuno dei due aveva parlato; tuttavia nel dire ciò aveva alzato lo sguardo e tutto ciò che vide furono gli occhi calmi ed impassibili di Sai.
-Sei tutto rosso…- Disse il moro senza preavviso.
-Sì… in effetti fa caldo…- Rispose secco Naruto, spostando lo sguardo da tutt’altra parte.
-Hey… ragazzi! Siete già qua?!- Finalmente era arrivato anche Yamato… Naruto, imbarazzato, non osò guardare il sostituto di Kakashi mentre entrava in acqua.
-Aaah… per formare del sano cameratismo tra maschi non c’è niente di meglio che passare un po’ di tempo nudi assieme!- Esclamò Yamato.
-Proprio… sinceramente qualcosa di meglio ce l’avrei in mente…- Mormorò il biondo a voce bassa, fissando l’acqua. Yamato, nel frattempo, aveva preso posto proprio alla sinistra del biondo; quest’ultimo,con la coda dell’occhio, lo vide accomodarsi, mentre allargava le braccia e appoggiava i gomiti laddove la roccia era concava. Lo sguardo appannato di Naruto indugiò sul volto dolcemente arrossato del maestro, dalla cui fronte, imperlata di sudore, scivolò una goccia trasparente, tracciando in seguito sulle gote colorite il suo percorso, indugiò sul mento per poi scorrere liberamente lungo il collo, poi lo sterno, sino a morire nell’acqua. Il ragazzo biondo si sentì percorrere da un fremito e destatosi da un torpore momentaneo, trattenne il respiro; impedendo a sé stesso dall’osservare lascivo il collo invitante del giovane uomo, scostò bruscamente lo sguardo intimandosi mentalmente di focalizzare l’acqua e il suo moto di fronte a sé, come interesse primario. Che cosa diamine gli stava succedendo…?! Anche se era durato l’attimo di un respiro aveva sul serio desiderato raccogliere con la sua lingua la piccola e trasparente goccia salata, sino a scorrere, assaporando la pelle, il suo percorso all’inverso soffermandosi sul suo collo e assaggiare desideroso quella carne così morbida e delicata… deglutì. Era stato alle terme anche con Kakashi… ma mai aveva provato un simile desiderio; decise che la cosa migliore per lui sarebbe stata non pensarci, non avrebbe permesso alle sue fantasie di prendere il sopravvento.
-Naruto… non c’è nulla di cui vergognarsi… dopotutto non siamo maniaci!- Mormorò Yamato, cercando attraverso gli occhi nero-pece lo sguardo del biondo, nascosto da quei fili dorati che erano i suoi capelli. Naruto, se possibile, arrossì ancora di più e quando le dita del moro sfiorarono casualmente la schiena del biondo, questi avvertì l’eccitazione premere in mezzo alle gambe. “Semmai sono io il maniaco…!!” Pensò esasperato “… Perché…?! Perché proprio in un momento simile?!” Domandò a sé stesso, affondando ancora di più nell’acqua calda. Non ce la faceva più… da una parte si sentiva esasperato, dall’altra tremendamente eccitato! Possibile che poco più di due anni di astinenza gli facessero quell’effetto?! Era davvero troppo… solo la consapevolezza di essere completamente nudo assieme ad altri due uomini lo aveva fatto eccitare in quel modo così assurdo… tanto valeva la pena ammazzarsi! “Sono malato…” Pensò, provando vergogna di sé stesso e delle reazioni del suo corpo.
-Io esco…- Disse improvvisamente Sai, rizzandosi in piedi proprio di fronte a Naruto, il quale abbassò lo sguardo; tuttavia non riuscì a non distogliere lo sguardo chiaro dal bel sedere del moro. Osservando di sottecchi il fisico perfetto di Sai, si inumidì le labbra sentendo il bisogno irrefrenabile di trovare un po’ di appagamento fisico; sussultò, ruotando lo sguardo da tutt’altra parte, non appena si accorse che Yamato lo stava scrutando con un mezzo sorriso stampato in volto.
Non ce la faceva più a resistere… sentiva che di lì a poco avrebbe perso il controllo delle sue azioni…
-Bene! Direi che a questo punto posso uscire anch’io… domani mattina ci dobbiamo alzare di buon’ora…-
-O-ok…-Mormorò Naruto; socchiuse gli occhi sospirando quasi impercettibilmente.
-Appena hai finito raggiungi Sai nella vostra stanza…-
-Sì… come?!!?- Esclamò esasperato -… Perché proprio Sai???!!- Non era esattamente il genere di notizia che poteva essere considerata piacevole.
-Perché Sakura è una ragazza e ha bisogno dei suoi spazi…-
-Hem… posso dormire con lei Yamato-sensei?- Domandò il biondo debolmente.
-Non credo ti convenga…- Mormorò uscendo lentamente dall’acqua, chinandosi poi nell’intento di afferrare l’asciugamano bianco appoggiato sulle tiepide rocce.
-In che senso mi scusi…?- Aveva capito bene…?!
-Nel senso che potrei stuprarti… Naruto…- Sussurrò adottando il metodo del terrore.
-C-come…?!- Mormorò, anche perché di gridare proprio non gli riusciva; aveva detto… stuprare? Quelle parole se possibile lo fecero eccitare maggiormente. Fremette scosso da brividi; ora più che mai avvertiva l’insano desiderio di scopare. Yamato sorrise malizioso.
-Hem… n-no no, grazie! Preferisco dormire con Sai…- Nemmeno lui conobbe la forza con cui riuscì a pronunciare quelle esatte parole e, a malincuore, deglutì tentando invano di fissare lo sguardo su tutto ciò che non riguardasse le parti basse del sensei.
-Mpf…- Sorrise Yamato -… Esci anche tu, Naruto… prima di finire totalmente ucciso dal calore dell’acqua… non hai una bella cera!- Concluse, mentre il ragazzo della Volpe arrossiva fino alle orecchie.
-S-sì… sì… o-ora esco subito…-
Aspettò con impazienza che Yamato se ne fosse andato, poi, finalmente, si appoggiò alle rocce retrostanti e allargate le gambe afferrò saldamente l’erezione.
-Ah…!- Gemette a causa dello stretto contatto; strizzò gli occhi, mentre il volto, rivolto verso l’alto, era piegato in una smorfia di piacere assoluto.
-Nh…- Si morse il labbro inferiore cercando di ansimare il meno possibile, mentre la mano si muoveva frenetica sul suo membro e piccole gocce di sudore grondavano dalla sua fronte…




continua…


Ciao a tutte/i!!! >///////< spero tanto che la mia storia sia piaciuta in qualche modo a tutte/i coloro che l’hanno letta!!!! Mi auguro che vi siate divertite/i a leggerla!!
Mi farebbe molto piacere ricevere qualche commento! Anche perché è la prima fic che scrivo dopo anni… e ultimamente leggendo i nuovi numeri di Naru mi è tornata l’ispirazione!!
Premetto cmq che questo è solo l’inizio! ^__^ Fatemi sapere se volete vedere pubblicato un possibile seguito!!

Grazie!!!!!!

Alla prossima… spero! Ciao ciao! ^-<

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
Rif.Capitolo: 3
kisame999 - Voto:
23/10/11 21:30
che roba!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 3
mosterdragon - Voto:
23/10/11 21:29
molto profonda!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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