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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: THROUGH THE GARDENS OF LIFE
Genere: Sentimentale, Romantico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Autore: blindflame galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/08/2007 15:43:22 (ultimo inserimento: 22/10/07)

Vegeta x Bulma.Mirai Trunks ha solo accennato alla storia tra i suoi genitori..ovvio:non era ancora nato.X la mia I fanfic..rimedio alla sua mancanza!
 
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SOLA?
- Capitolo 1° -

Tutti i personaggi della storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti.









Quando mi chiedevano cosa avrebbe significato per me, un giorno, avere un figlio...non sapevo cosa pensare. Adesso che lo sento crescere dentro di me...me lo sto ancora chiedendo.




Che notte incantevole! Un blackout ha spento tutte le luci della città e, come d'incanto, le stelle sono comparse il cielo come milioni di piccole fiammelle pronte ad illuminare il cammino a chi si sente smarrito...come me. L'aria è così fresca che sembra davvero un peccato starsene al chiuso in camera, così decido di prendere una piccola coperta e di stendermi sul prato dietro casa per poter guardare il cielo. Mi sistemo vicino al grande albero di ciliegio che troneggia al centro del giardino, stendo la coperta fino al petto e rimango lì a contemplare la volta celeste.
C'è un silenzio ed una calma che raramente si possono avere in una grande metropoli come questa. Il vento mi accarezza dolcemente il viso e fa frusciare le foglie dell'albero...è così bello starsene qui senza pensare a nulla di tutto quello che mi affligge in questo periodo. Mi sento sola...
Yamcha è via per un viaggio con gli amici...al posto di pensare ad allenarsi pensa solo a divertirsi. Non ho voluto andare con lui. Forse mi avrebbe fatto bene svagarmi un po'...ma ho troppo lavoro adesso...non solo la Capsule Corp. necessita di quotidiane attenzioni...c'è anche quell'incosciente di Vegeta che distrugge tutto quello che costruisco per lui.
Penso che quei due siano proprio l'opposto l'uno dell'altro. Yamcha pensa solo a divertirsi e Vegeta solo ad allenarsi. Mi sembra una follia sforzarsi in quella maniera. Ha rischiato di morire numerose volte sotto i suoi stessi colpi, quello sciagurato. Devo portarlo un giorno sì e uno no in infermeria.
Lo so che ha il suo sogno da realizzare...e mi rendo conto che sia tutto quello di cui il suo orgoglio può nutrirsi al momento...ma un giorno o l'altro finirà con il rimetterci la vita sul serio...
Mentre sono persa nei miei pensieri, sento un fruscio poco distante da me, balzo a sedere sul prato e cerco di capire chi ci sia lì vicino.
Vedo un uomo steso con le braccia incrociate dietro la testa che tiene lo sguardo verso il cielo. La capigliatura non lascia spazio a dubbi di sorta.
- Vegeta! Sei tu! Mi hai spaventata...
Mi rivolge appena lo sguardo e sibila
- Ti spaventi per poco, donna.
- Al solito...
Sorrido. Sono calma e stasera non ho proprio voglia di litigare, così mi avvicino a lui portandomi dietro la coperta. Mi stendo al suo fianco reggendomi sui gomiti.
Arriva una folata di vento piuttosto fredda e rabbrividisco. Allora stendo la coperta su di me e una parte anche su di lui, che risponde alla mia gentilezza con una specie di smorfia infastidita…però la coperta non la sposta… aveva freddo e non ha detto niente, che sciocco che è a volte…
- Che bella serata. Era un peccato starsene chiusi dentro, non ti pare?
Gli sorrido, anche se lui mi guarda con indifferenza per un attimo e poi torna a guardare in su.
- Ti manca il tuo pianeta, vero?
- ...
- Certo, lo so, la loquacità non è una delle tue caratteristiche più spiccate...Sai, purtroppo Vegeta-sei era troppo vicino alla terra...altrimenti, con un telescopio opportunamente modificato, avremmo potuto vederlo...
- Quello che dici non ha senso. Hai deciso di dare un po' di aria ai denti?
- Certo che ha senso! Vedi, le immagini che dalla terra possiamo percepire dello spazio, spesso non sono che immagini del passato.
- Che intendi?
Per la prima volta mi accorgo di aver attirato la sua attenzione per qualcosa di diverso dal cibo e dalla Gravity Room e mi compiaccio di questo...
- Vedi, persino la luce è come se viaggiasse, nello spazio. Non è una cosa che c'è sempre in ogni momento e in ogni luogo. Quindi, per prendere un esempio semplice, noi dalla terra riusciamo a vedere la luce di stelle lontanissime che magari, al tempo attuale, non esistono più, ma vediamo la loro luce che ci arriva con forte ritardo. Così, se il tuo pianeta fosse stato abbastanza distante, con un telescopio sistemato a dovere avrei persino potuto vedere il piccolo Vegeta!
Mi viene quasi da ridere al pensiero di Vegeta bambino. Ma mi passa subito...
- Immagino un piccolo principe triste, che sa di dover essere sempre il migliore...il mondo intero ai suoi piedi, fiero e orgoglioso dal giorno della sua nascita…e poi spodestato da un mostro crudele che gli ha tarpato le ali...che lo ha fatto sentire, per la prima volta in vita sua, impotente ed incapace di dominare il proprio destino…
Lo guardo...e per un attimo scorgo nei suoi occhi un velo di tristezza. Evita il contatto visivo con me. Non parla. Questo mi fa capire che ho indovinato come doveva sentirsi all'epoca...e come si sente adesso.
Mi stendo sul fianco, accanto a lui, sollevata sul gomito sinistro, appoggio la testa sulla mano e rimango in silenzio ad osservarlo. E' così strano rimanere lì con lui senza parlare (che con Vegeta equivale a litigare...).
Mi accorgo che mi sta fissando...non so cosa stia pensando, ma mi sento in qualche modo imbarazzata dal suo sguardo penetrante. Vorrei evitare che lui mi guardi così...così cerco di parlare ancora.
- Beh, una volta sconfitti i cyborg...pensi di andare via?
- ...non so.
- Se non ti fa troppo schifo...potresti anche tornare a vivere qui.
- E perché mai dovrei farlo?
- Beh, in fondo questa casa è come se fosse anche tua... mio padre ormai ti considera come un figlio e mia madre... come un possibile amante!
Rido di gusto, ma mi accorgo che lui continua a fissarmi.
Si gira sul fianco anche lui e si solleva sul gomito destro. Comincia a parlare lentamente, calmo, a bassa voce, con tono sensuale e provocatorio...
- E tu? Come mi consideri?
Cerco di sdrammatizzare...non so come comportarmi...
- Uno zio, un compagno d'armi, un cane da guardia, un amico...Fai tu!
- Nessuna di queste cose mi soddisfa appieno.
Si avvicina piano a me...non riesco a capire cosa abbia in mente...sento solo che se non fossi stesa cadrei a terra perché mi tremano le ginocchia...
- Ah, no? - cerco di evitare di guardarlo negli occhi - preferiresti fare il mio fratellone?
- Non potrei di certo.
- E perché? Avresti una sorellina dolce, simpatica ed intelligente, potresti vantartene con tutti! Non ti va come idea?
Si è avvicinato ancora di più…adesso sento il suo respiro che mi accarezza il viso…è così vicino…lo sento inspirare quasi con avidità e rilasciare poco per volta l’aria di cui i suoi polmoni si sono nutriti…non capisco…
- A causa del tuo odore…
- Il…mio odore?
Mi accorgo che la mia voce è diventata un flebile sussurro…
- Profumi di buono…
- …
- E le tue labbra.
Vorrei dire qualcosa, qualunque cosa…ma non ci riesco…con la mano sinistra mi prende il mento, mi accarezza il labbro inferiore…
- Le tue labbra sono come ciliegie…
Mi tiene per il mento e avvicina lentamente ma inesorabilmente il suo viso al mio
- Vegeta… che … che fai?
La risposta arriva decisa e inaspettata
- Ti assaggio.
Libera il mio volto dalla sua mano che usa, stavolta, per attirarmi a sé cingendomi la vita e mi assapora piano…
Il tocco della sua bocca è deciso, non ha esitazioni di sorta, eppure è delicato, gentile... Comincia a gustarmi con le labbra…mi spinge dolcemente con la schiena al suolo e liberandomi dalla stretta torna a prendermi il mento…con il pollice mi schiude leggermente le labbra…quel tanto che basta per farmi sentire il contatto tra le nostre lingue…
Non so perché non mi ribello, non faccio niente, rimango semplicemente lì, ferma, immobile, completamente vinta dalla sua volontà.
Lo sento lasciarmi nuovamente il viso, lascia scorrere la mano fino alla spalla, facendo scivolare giù la spallina della mia canotta. Mi sento avvampare. Non mi sembra di poter resistere ulteriormente. Gli mordicchio il labbro inferiore…gli piace che io risponda al suo bacio, così tanto che si fa più intraprendente e comincia a toccarmi la gamba, la accarezza dal ginocchio a salire su, piano…e comincia a sollevarmi la gonna. Con un gesto istintivo mette una gamba tra le mie e continua ad accarezzarmi.
Sono talmente sconvolta da quello che sta accadendo, da non accorgermi neppure che è tornata la corrente e che le stelle non si vedono più…
Non resisto più. Gli accarezzo a mia volta la mano, la lascio scorrere su di me fino al seno poi poggio entrambe le mani sul suo petto. Non pensavo che fosse così piacevole toccarlo…
Lui comincia ad accarezzarmi dove l’ho portato e mi pizzica il capezzolo attraverso la stoffa della canotta. Sento il suo membro eccitato sulla mia gamba…a questo punto non c’è più niente da fare. Non riesco a pensare nemmeno a perché non sono andata via prima…sento solo che devo averlo. Adesso.

- Bulmaaaaaaa! Tesoooro!

Avviene tutto nella frazione di un secondo. La voce di mia madre ci ha destato improvvisamente da quel sogno. Vegeta si stacca in un attimo da me, mi lancia solo un ultimo sguardo, poi balza in piedi e sparisce.
Io mi ritrovo da sola, sul prato, a cercare di calmare i battiti del mio cuore…



Dato che non ho ancora capito dove finiscono i commenti degli utenti lascio la mia mail... pantheater@libero.it


 
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VOTO: (2 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
Rif.Capitolo: 19
crazi4bulma - Voto:
17/04/09 16:58
stra bellissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
4ever!!!!!!!!!!!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 4
kikio92
06/12/08 16:57
Veramente bella!!!
D'accordo con il commento: 1 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 8
californiababy - Voto:
15/06/08 16:14
davvero bellisima fino ad ora, complimenti!
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