- Capitolo 1° -
Sto soffocando.
Nella mia stessa vita.
Muoio.
Da sola.
Con un sorriso glaciale sulle labbra,
quello che per tante volte
mi ha salvata,
mi ha resa più forte.
Ma quando sono sul punto di esalare il mio ultimo respiro,
qualcosa mi riporta alla solita vita.
E io che speravo di andarmene...
Questa è la cosa peggiore,
che quando sei sul punto di cadere dal precipizio,
qualcosa ti ritira su,
contro la tua volontà.
Perché tutto quello che voglio ora
è cadere.
Cadere nel nero che così tante volte mi ha avvolto nel suo manto vellutato.
Quanto vorrei ritrovare qualcosa che me lo impedisca,
qualcosa che mi faccia ritornare la voglia di ridere.
Ho sperato molte volte di non poter sentire qualsiasi tipo di emozione.
Paura.
Tristezza.
Amore.
Ormai sono rimpiazzate dalla
Rabbia.
L’unico modo in cui difendersi.
Rabbia gelida e penetrante.
L’avevo desiderato quando ormai ogni speranza era morta,
ma ora che qualcuno è di nuovo accanto a me,
ho scortato cos’è l’affetto...
e mi allontano da quelli che si definiscono
I Miei Amici.
Vorrei tornare a volervi bene,
ma ogni giorno che passo insieme a voi
mi sento un’estranea...
mi sento diversa,
strana.
Perché nessuno di voi mi conosce veramente.
Ma non ve ne faccio una colpa.
Sono io che mi sono rinchiusa dentro una fortezza...
una di cui, ora, sono prigioniera.
Non chiedo nessun aiuto.
Lo sapete da sempre che sono orgogliosa
fino a voler ingoiare la chiave della mia stessa cella.
Perché me lo merito.
Me lo merito per aver sperato tutti i giorni
di voler ferire con uno sguardo,
con una battuta che trafigge il cuore di una persona innocente.
E mi sento uno schifo,
perché tutto quello che vorrei ora
è qualcuno su cui scaricare tutta la mia rabbia,
Quello che fino a poco tempo fa era il mio ragazzo,
l’ho fatto soffrire senza esitare.
Mi sono divertita alle sue spalle,
e non provo nessun rimorso.
Provo divertimento al ricordo del nostro ultimo giorno insieme.
Non eravamo fatti per stare insieme,
ma ho infierito.
E quello che più mi fa paura
è che non mi dispiace.
Per niente.
L’unica persona di cui ho paura, ora,
è la me stessa che s’è strappata dal petto il mio cuore...
sento le sue risate nelle mie orecchie,
ma dopo un po’,
mi accorgo che quella che ride
sono Io.
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