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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
CrossOver: Originali, inventate
Titolo Fanfic: LA GRANDE GUERRA
Genere: Azione, Drammatico, Avventura, Fantascienza, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: kla32 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/08/2007 01:11:50

A distanza di anni da dbgt, i discendenti dei sayan devono fare i conti con un mondo in guerra, mentre il governo cerca segretamente le sfere...
 
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UNITED FORCES PLANET EARTH
- Capitolo 1° -

Aprile 2858.

Il sole era sorto da poco, e la stanza era ancora nella penombra.
Daniel era già sveglio, e mentre aspettava che l'androide #8 finisse di preparare la colazione, guardava un po' inorridito il telegiornale.
Le truppe nemiche avevano attaccato già due basi militari in soli tre giorni.
Avevano fatto una strage.
Il governo aveva deciso di mandare in guerra anche gli agenti dell'UFPE, United Forces Planet Earth, ovvero i nuovi poliziotti.
Una voce metallica lo distrasse dai suoi pensieri.
- Daniel, la colazione. Te la porto? -
Lui con un mezzo sorriso sulle labbra si voltò verso la macchina.
- No, adesso arrivo. -
Si alzò dal divano e si diresse in bagno per lavarsi la faccia.
- Hai sentito, Mary? Adesso vogliono mandare anche noi a combattere... Credono che la nostra presenza cambierà la situazione... -
#8 Rispose alterando lo schermo del monitor posto sul torace metallico, mostrando l'immagine di un sorriso beffardo.
- Ma il governatore non può dichiararsi sconfitto? I conflitti cesserebbero e non ci sarebbe bisogno di mandarvi al fronte. -
Daniel rise mentre si asciugava il viso.
- Walker dici? Figuriamoci, è troppo orgoglioso, lui vuole quei diamanti a tutti i costi. Non si fermerà mai. -
Raggiunse #8, da lui affettuosamente soprannominata Mary, e sedette a tavola.
Si udì un rumore provenire dalla porta, e Mary andò ad aprire.
- Oh, sei tu Richard. -
Entrò un lupo con un paio di occhiali da sole dal desing futuristico. Si avvicinò al tavolo e montò su uno sgabello elettronico che lo portò all'altezza del tavolo.
- Ciao Richard, come se la passano Radar e Curtis? - Chiese Daniel al collega.
- Oh, partono anche loro per il fronte, però verranno trasferiti nella sezione est. Sarà difficile avere contatti con loro. -
Mary si avvicinò ai due e appoggiò una torta sul tavolo.
- Uhm... ha un odorino che mi ispira... - Commentò Richard leccandosi i baffi.
Sullo schermo di Mary apparve una donna sorridente e felice.
- Sapevo che avresti apprezzato. Ma d'altronde c'è la possibilità che tu non riesca più ad assaggiare le mie torte. - Commentò.
- Veramente... - Fece Daniel - Noi partiamo per la guerra con l'intento di tornare... -
Sul monitor comparve un'altra donna, che però aveva l'espressione rattristata.
- Anche se alla fine tornaste, i teppisti di strada mi ruberebbero tutti i circuiti per fabbricare nuovi FlightSkate più potenti. Ormai non vendono più i chip con l'intelligenza autonoma. Diventerei fredda e antipatica. -
Daniel cercò di rassicurarla.
- Ma no, vedrai che non ti accadrà nulla, andrai a stare da mia sorella. -
Mary si voltò verso l'amico.
- Non darò disturbo? -
Il biondino le sorrise.
- Ma no, figurati, e poi il piccolo Gohan ti Adora! -

Quando ebbero finito di fare colazione Prepararono le valigie.
Daniel sapeva bene che uscire di giorno era rischioso, ma dovevano farlo. Di solito lui e Richard per pattugliare la città attraversava cuniculi e metropolitane in disuso, ma Mary non era in grado di passare per queste strade alternative.
Caricarono i bagagli sull'AreoSpace e vi salirono sempre facendo attenzione alla gente pericolosa che girava in strada.
#8 Era fissata al sedile al fianco di Daniel, mentre Richard si era accomodato sui sedili di dietro.
Danny portava sempre la pistola in fondina, poiché nessun luogo oramai era sicuro.
Arrivarono nell'area est 439, una piccola frazione fuori città, quasi completamente disabitata.
Quasi tutte le case erano rase al suolo. Daniel, Mary e Richard scesero dall'AreoSpace e si avvicinarono alla porta di una delle poche abitazioni rimaste inpiedi.
Danny bussò alla porta, e una voce maschile, anziana e scontrosa, gli rispose.
- Ho un fucile! Ho prestato servizio nell'esecito, quindi andate via se non cercate rogna! -
Richard ridacchiò e poi si rivolse all'uomo aldilà della porta.
- Calmati John, siamo io e Danny, il tuo figliolo. -
Dopo un secondo di esitazione si udì uno scrichiolare di serrature che venivano aperte. Chiuse bene, per la paura che i delinquenti abbattessero le porte e trucidassero la gente derubandola. Era ormai di routine.
Quando il vecchio aprì finalmente la porta, sorrise al figlio e lo strinse a sè, pieno di felicità.
- Danny! Credevo che avessero già distrutto anche il vostro quartier generale... -
Il figlio gli sorrise, e spiegò la situazione.
- No, io e Richard partiamo domani per il fronte: il nostro squadrone era l'ultimo rimasto in città. -
Dalla cucina apparve l'ombra di una donna, che corse incontro a Danny.
- Elly! -
La ragazza aveva il sorriso sulle labbra, e si gettò fra le braccia di Daniel.
- Danny! -
- Ah, come sta la mia sorellina? - Chiese lui stringendola forte.
- Sono felice che sei ancora fra noi. - Rispose lei.
Li raggiunse anche un bambino, Gohan Jr.
- Zio! Ciao zio! -

Dopo pochi minuti si accomodarono tutti in salotto. Richard sedette vicino al piccolo Gohan, mentre liberava la sua creatività disegnando beato, disteso sul pavimento. Il lupo sorrideva nel guardarlo. Lo classificava come un cucciolo da proteggere. Infondo ormai Richard faceva parte della famigia fin da quando Danny aveva cominciato a prestare servizio nell'UFPE.

Danny intanto spiegò bene tutta la situazione ai suoi familiari, e chiese loro di tenere Mary per un po', almeno fino a quando sarebbe tornato.
A tutti faceva piacere la presenza di Mary, perché era sempre gentile e disponibile.
- E poi - Aveva detto John - Nel suo schermo potremo vedere il telegiornale ed essere aggiornati riguardo a quello che accada là fuori! -
Mary poteva restare senza problemi. Era più che ben accetta.
Ad un tratto Danny venne distratto dal nipote.
- Zio, guarda, ho disegnato Son Gohan che combatte contro Majinbu... Ti piace? -
Disse il piccolo porgendogli un foglio.
- E poi qui ci sono Son Goku, Vegeta e Junior, ti piacciono? - Continuò.
Daniel gli accarezzò la testa, e dopo avere osservato i disegni rispose.
- Gohan, ormai hai 11 anni, dovresti smettere di credere alle storie che ti racconta il nonno. Queste cose non sono mai successe, noi non discendiamo dai sayan, perché non esistono. -
Il bambino abbassò la testa rattristato, prese i disegni e tornò vicino a Richard.
- Oh, Gohan, lo zio è un po' stanco, e a volte dice cose che non vorrebbe dire: io, te e il nonno sappiamo che i sayan sono esistiti. Continua pure a fare i tuoi disegni, sono bellissimi. - Lo confortò il lupo parlando a bassavoce.

John si rivolse al figlio.
- Perché hai smesso di credere nei guerrieri Z? -
- Perché non esistono! Se sono i salvatori di questo fottuto pianeta, perché non vengono a liberarlo dalla feccia che lo abita? -
- Non ti permetto di infangare il nome della mia famiglia, Daniel, è anche la tua famiglia! -
- Se la mia famiglia è fatta di falsi eroi, allora non so se voglio ancora farne parte! -
Detto questo si alzò dalla sedia e tornò sull'AreoSpace.
- Perché fa sempre così? -
Chiese John a Richard.
- Non lo so, John, non lo so... -
Poi il lupo allungò la zampa e la poggiò sulla gamba del Vecchio.
- Spero di rivederti, amico. -
John sorrise e gli strinse la zampa.
Poi Elly si avvicinò all'animale, e insieme a Gohan lo abbracciò.
- Riporta a casa mio fratello, Richard, perfavore. -
Dopo i saluti seguì Daniel sull'AreoSpace, e partirono verso il quartier generale dell'UFPE di Satan City.





Continua...
 
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