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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: STORIE D'AMORE E SESSO
Genere: Romantico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: Lemon, Shoujo Ai, Yaoi
Autore: ubi88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/05/2007 19:59:53 (ultimo inserimento: 12/09/07)

storie autoconclusive tutte lesbo...amore, sesso e tutto inventato da me!XD
 
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COME UN PENNELLO
- Capitolo 1° -

STORIE D’AMORE E SESSO

Nota dell’autrice: ma ciao gente!!! Dopo dei problemi di “crisi dello scrittore” in cui non riuscivo più a scrivere niente e x colpa di manga. it che mi ha cancellato tutte le storie v.m (RIDATEMELE!!!!) ecco delle altre mie storie erotiche a sfondo lesbo. Sono delle storie brevi tutte ad uno massimo due capitoli, che parlano di coppie diverse in situazioni diverse…speriamo che (come soprattutto questo) non risultino “ridicoli” == scusate se non scrivo come una volta ma sono arrugginita…riferimenti a fatti o persone sono puramente casuali…se ciò che ho scritto può scandalizzarvi, cambiate decisamente racconto! buona lettura! ^_^

*Capitolo 1: come un pennello…

Una campagna desolata… un posto quasi dimenticato da Dio, dove le auto passano di rado e l’unico piede dell’uomo è una casa desolata. È una casa in stile country, fatta in legno. Davanti alla porta vi è un dondolo, sempre in legno, coi cuscini verdi con dei girasoli. Davanti alla casa vi è un lago artificiale, diventato dimora di anatre ed altri uccelli acquatici. Qui abita una pittrice. Si chiama Katrin e viene da Londra. È una ragazza alta nella media, ha gli occhi verdi e grandi, il viso leggermente ovale e i capelli lunghi, leggermente ondulati che glielo incorniciavano in maniera perfetta. Nonostante fosse una famosa pittrice, nonché illustratrice e anche web designer di successo, voleva prendersi anche lei i suoi attimi di pausa, in casa sua con la musica di sottofondo e dipingere liberamente, e non per qualche mostra o che altro…ma solo per se stessa! Già da piccola aveva un talento naturale per quanto riguardava la pittura e il disegno. Frequentò una scuola d’arte e uscita da lì, dopo tanta gavetta arrivò a quello che era oggi! Sapeva disegnare su carta o tela, ma quello che voleva sperimentare era… dipingere su una persona!

Così un bel giorno, fece un provino e fra tante scelse Irina, una ragazza Italiana. Era una semplice ragazza, in cerca di lavoro e l’idea di fare da “tela umana” le avrebbe dato l’opportunità di farsi conoscere. Era molto più alta di Katrin. Aveva i capelli castani, lunghi quasi fino al fondoschiena, i suoi occhi erano color nocciola, le sue labbra invitanti, così naturali, ne troppo grosse ne troppo sottili… erano bellissime ed erano valorizzate da un filo di lucidalabbra. Quando Katrin vide Irina sentì un tonfo al cuore, le gote arrossire e…un po’ d’imbarazzo… forse si era presa il così detto “colpo di fulmine”. Ma no... Irina non poteva essere lesbica… non lei…era impossibile…era quello che pensò quella stessa notte Katrin e l lacrime solcarono invadenti le sue guance…

Il giorno prima della “prova”, Irina bussò alla porta della casa di Katrin.
>toc, toc< Katrin era ancora in camicia da notte. Erano soltanto le 6 di mattina! Katrin si guardò allo specchio. Il viso era ancora segnato dalle lacrime.. si lavò velocemente il viso…dopo 20 secondi il campanello suonò ancora un’altra volta… Katrin, un po’ innervosita andò ad aprire… era Irina! Katrin rimase di stucco!
“salve… come mai così presto?” chiese Katrin stupita e un po’ assonnata.
“oh mi scusi, me ne vado subito…l’ho disturbata” disse con quell’adorabile accento italiano (tenete conto che fra loro due parlano inglese – nd.ubi)
“oh no! Si accomodi, signorina!”
“mi dia del tu, per piacere” replicò educatamente Irina.

In casa…
“ti faccio un caffé?” chiese Katrin, tirando fuori la moka
“oh sì! Se lo fai con la moka, lo apprezzo di più!” disse Irina quasi esultante poi si scusò “scusi, le ho dato del tu e mi sono comportata come bimba”
“oh, figurati! Anche io a volte faccio così!” sorrise Katrin.
“eheh” ridacchiò Irina “va bene” disse poi in italiano.
“scusa, che hai detto?” disse perplessa Katrin
“all right in mia lingua”
“ahhhhh..”

Tra un sorso di caffè e l’altro…
“Katrin?”
“dimmi…”
“scusa la domanda ma… tu e la tua famiglia?”
“Mia madre è morta l’anno scorso e mio padre è in una casa di riposo… però sono stati dei buoni genitori…”
“beh, mi dispiace per tua madre…” disse sconsolata Irina.
“lo so, dispiace anche a me però… dal tronde io non sono Dio, non credi?”
“già…”
“e i tuoi genitori, invece?”
“io ho vissuto solo con mia madre…mio padre era un ubriacone e a volte la picchiava così divorziarono, ma per il resto anche la mia infanzia è stata abbastanza felice…”

Le due proseguirono a parlare di cose più frivole: viaggi, moda, lavoro , insomma…cose da donne…!
“Katrin?”
“dimmi…”
“scusa la domanda, credi nell’amore a prima vista?”
“io?...” poi rispose un po’ titubante “sì…”
“lo so…ti sembrerà sciocco” poi abbassò la testa, guardando il pavimento “tu, dalla prima volta che ti ho vi..”
Venne interrotta da Katrin che le prese la testa con la mano.
“non parlare, anche per me è uguale! Io pensavo che tu non fossi attratta da me e invece sì!”
“Ti amo”
“che hai detto, Irina?”
“i love you in mia lingua…”
“ti amo too”
E le due si scambiarono un bacio appassionato. La mano di Katrin già era scesa sul seno della compagna. Quel seno, morbido e invitante…
“andiamo nel mio studio” disse Katrin.
Le due si alzarono.
Lo studio, era una grande stanza, dove Katrin teneva tutta l’attrezzatura per il suo lavoro. Vi era anche un vecchio letto matrimoniale. Le due si sedettero…

Le due cominciarono a baciarsi, appassionatamente…le loro lingue danzavano e combattevano allo stesso tempo, impetuose e dolci… Katrin le baciò il collo con baci dolci e leggeri, mentre le alzò la canottiera e il reggiseno. Katrin affondò le sue labbra su quella quarta perfetta e soda. La sua lingua era intenta a stuzzicare i capezzoli che cominciarono ad inturgidirsi. Irina emise un piccolo gemito e socchiuse gli occhi rapita dalle carezze della compagna. La lingua e le mani di Katrin erano sul seno di Irina. Intanto una mano di Irina stava andando più sotto, infilandosi sotto i pantaloncini di Irina. Irina si tolse i pantaloncini. Aveva le mutandine in pizzo azzurro. Se le sfilò, come fece anche con canottiera e reggiseno. Irina era tutta nuda nella sua bellezza statuaria e Katrin poteva “accedervi” con la sua lingua che andava invadentemente giù e con la stessa invadenza stava stuzzicando i suoi genitali. Un brivido di piacere scosse Irina che chiuse gli occhi…cominciò a gemere mentre la lingua di Katrin continuava la sua ispezione…e il piacere cresceva quando infilò le dita in quel sesso morbido…prima piano poi più velocemente, fino a che non si sporcarono del suo liquido… Katrin si mise le dita in bocca, assaggiando quel liquido come un nettare prelibato.

Katrin era ancora vestita. Fu Irina a spogliarla. Anche Katrin aveva una quarta, ma aveva il seno asimmetrico e quello sinistro era leggermente più piccolino.
“che bel seno che hai…” disse Irina
“no, no!” replicò Katrin “il mio seno fa schifo…è più bello il tuo!”
Irina non rispose ma già aveva iniziato a giocherellare coi suoi capezzoli per mezzo della lingua… poi Irina prese con una mano il seno più piccolo e se lo mise quasi in bocca, continuando a torturarlo con la lingua, mentre palpava l’altro con l’altra mano. Katrin chiuse gli occhi in preda al piacere. Una delle mani di Irina andò giù spudoratamente stimolandole il clitoride.
Inutile dire che Katrin si sentiva al settimo cielo, ad ogni suo lussurioso tocco…
Ad un tratto Katrin si alzò dal letto e prese una pennellessa. Poi si stese vicino ad Irina ed entrò dentro di lei con il manico… lo fece andare su e giù. Irina era eccitata ancor di più e cominciava a gemere di piacere, mentre quel fallo improvvisato ormai si muoveva sempre più velocemente dentro di lei. Irina allungò la mano sul collo dell’amante e le accarezzò i capelli…

Poi quella dolce tortura finì. Katrin si mise sopra la sua amata. Katrin divaricò leggermente le gambe… i loro sessi si toccarono, quasi come se volessero baciarsi. Katrin cominciò a strusciare il suo sesso contro quello di Irina. Nella stanza c’era solo l’eco dei loro orgasmi. Ormai erano un corpo e un’anima, in quel letto fra un bacio e una carezza…Quel momento era tutto per loro. Nessuno da quel momento avrebbe più ostacolato il loro amore…
Katrin stremata si fermò e baciò la sua amata…

Irina si avvicinò a Katrin, appoggiando la sua testa sul suo petto.
“Quand’è che mi userai come tela umana?” ridacchio Irina
“ Martedì prossimo, ma ora non parliamo di lavoro, tesoro…”
“ok…”

E le due si addormentarono, dandosi un ultimo bacio prima che Morfeo le rapisse dolcemente…

*Fine primo capitolo*

Note di fine-capitolo:allora che ve ne pare? Scusate, una volta descrivevo di più, ma ultimamente sono arrugginita forte == vi mando un bacione, se avete idee ben vengano! Ubi88

 
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