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- Capitolo 1° -
L'ospizio era stato costruito in riva al mare,dimora dove venivano trasferiti i ragazzi ultraottantenni dalla sede centrale della metropoli.
Ciò accadeva ad ogni estate,quando il dirigente riabilitava per qualche settimana quella struttura costiera in cambio di un paio di bustarelle all'ufficio statale.Un pò per portarli a prendere della buona aria marina,un pò perchè sperava che tutta quella umidità ne stroncasse almeno un paio,come puntualmente accadeva.
Ma questa è una dolce,malinconica storia d'amore, e qui non leggerete di strutture fatiscenti,cateteri o pillole per l'ansia,ma solo il racconto di due esseri umani che all'imbrunire del proprio ciclo vitale trovano l'amore...
-NEL DOLCE STORMIR DELLE GENTILI ACQUE IO PRONUNCERO' IL TUO NOME.-
Era Luglio,e nella dimora estiva una gruppo musicale incoraggiava i presenti ad unirsi ad un ballo,il gruppo si chiamava "Tonino e la V guardia" ed era solito essere ingaggiati per festività simili.Il cantate,un bulgaro da 25 anni in italia,scatarrava su un microfono dissaldato i nomi del suo gruppo,per poi passare al suo ruolo d'animatore.
- C RI E GENTIISSIMI VI PRRRES NTO LA NOSTRA BAAAAAAAAND,DA ANNI IMPE ATI IN ATTI ITA' DI MUSICA TRRRRRADIZIO ALE PER LA VOSTRRA GIOIA! cazzo di micrrrrofono SU,FORRRZA, I TISICI PRENDA O PER MANO I DIABETI I ,I PARKISONIANI SALTI O SULLA 'ISTA TUTTI INSIEME! -
Da un'angolo si sentì un gemito che suonava tipo "ma mì fa male la vita!" " c'ho la sciatica" "ho perso il gatto!"
- E UAN E TU E TRI...O CAAAAAAAAAAARRRRRRRRMELAAAA MI PIACCONO LE TUE COSC E EEEE LO VIENII IN 'ASA MIA TI FO' VEDERE LA M' COLL EZIONE DI ZAPPEEEEE...-
Mentre la sala si affollava di corpi instabili che dondolavano aggrappati l'un l'altro,un uomo distinto,in carrozzella, stava in un canto,serio serio.Il suo nome era Almiro.poi prese la via di uno dei corridoio,verso l'esterno,e si portò all'entrata,da cui si vedeva il mare illuminato dalle stelle.Stava così,in silenzio,sprofondando nei suoi pensieri.
Alle sue spalle sentì il passo dolce di un'altra ospite dell'ospizio,ma non si girò.
Era una donna anziana.ma ancora non era curva e non portava il bastone,il suo nome era Gerla.
Fu la prima a parlare.
- A cosa pensate Signor Almiro? anche a lei non piacciono le dicoteche? -
- Bha,scempiaggini da sciocchi...e lei,signora Gerla che fa qua tutta sola con un burbero come me? -
-Ma lei mi è sempre trovato gentile,non è come gli altri cirrosici a placche del suo reparto,lei è così signorile... -
- La ringrazio signora Gerla,anche lei è una signora molto distinta -
- Non è bellissima questa sera la luna...?peccato che c'è e non c'è...-
- Signora Gerla,quello è il faro... -
-Ho davvero? Ma guardi l'età che ti fa dire...io poi sa,non sono un'esperta di nautica. -
- Io invece sono appassionato...lo sa che il mare compre più della metà della terra? -
- Davvero? Bada strano io ho abitato a Gincaia per tutta la vita ma il mare non ce l'ho mai avuto...-
- Neppure io...infatti secondo me è una sciocchezza moderna...ma mi piace lo stesso.-
- Lei è molto gentile signor Almiro..le va di fare una passeggiata? -
- Ma io come posso..? -
- Via,via,la spingo io...-
Le due figure si stagliavano minuscole sul bagnasciuga,nella cornice deliziosa del mormoriò del mare.
- Ho signora Gerla,lei è così gentile con me...io sento che è da molto che non mi sentivo così vicino ad una donna,da quando la mia Franca se ne è andata...-
- Signor Almiro lei è vedovo? -
- No...Franca era la mia filippina...e lei? Si è maritata? -
- Sì,ma per poco...poi un giorno mi disse che era retrosessuale e mi lasciò -
-Ha dev'essere tutto quest'etere nell'aria che fa diventà gli uomini retrosessuali... -
- pensi che se ne andò via nello stesso giorno in cui mia sorella se ne andò in Calabria...io glielo avevo detto di non lasciare litalia,ma lei niente...diceva che voleva vedere il Colosseo con i delfini e le foche...-
- che vergogna...ma non gli bastava di vederlo al cinematografo? -
-Vuoi sapere che gli è passata nel capo,aveva solo 47 anni era una ragazzina...-
- Il mondo è stato crudele con noi,signora Gerla...ma io sento che voglio svelarle il mio più grande desiderio...-
- Mi parli,mi parli -
- Ecco,io sogno di percorrere l'Oceano Atlantico a nuoto,da costa a costa! -
- O buon dio! Ma non sarà pericoloso? -
- Mi sto allenando duramente,riescio a tenere la testa bagnata per più di 15 secondi! -
- e quanto è largo questo fiume? -
- Ma...io credo 6-7 km,però è profondo anche 5 metri in alcuni tratti! -
- Io invece ho un'altro desiderio..-
.- Dica dica!-
- io vorrei prendere il nobel per la poesia,a Casole Di Val Dega! -
- Davvero?! Mi dica una delle sue poesie..-
- Bè,se insiste...Gioisci buon cuore di questo nostro amore che all'aprirsi degli ultimi attimi può fare di sè scompiglio di questo vecchio corpo...-
-Ho..è molto passionale,signora Gerla,molto bella...lei è la migliore scrittrice che abbia mai ascoltato.Anche se la prima -
- Ho Almiro... -
- Mia Gerla...-
I due si guardarono così,con i cuori giovani l'uno con l'altro,poi fu Almiro a parlare.
-Bè sarà il caso di tornare -
- Signor Almiro...la carrozzella non si muove! -
- COSA!? -
- Io Vado..vado a chiamare aiuto...rimanga qui! -
- CORRA SIGNORA GERLA,FACCIA IN FRETTA! PER L'AMOR DI DIO! -
la signora camminò nel tratto inverso,stando bene attenta a non toccare l'acqua che saliva.Non si ricordava perchè fosse lì,ma doveva fare qualcosa,ma non ricordava cosa.
Intanto,pensò,tornava alla villa insieme alle altre.Doveva sbrigarsi,o si sarebbe persa la tombola.
Fu una serata fortunata,vinse un set da cucito e un pacco di biscotti lassativi.
Intanto Almiro gridava il suo nome.
e qui finisce la storia.
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