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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: =FANTASY FRONTIERS=
Genere: Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: AU
Autore: keroppychan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/01/2007 19:27:17 (ultimo inserimento: 17/09/07)


 
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- CAPITOLO 1: DOVE TUTTO EBBE INIZIO -
- Capitolo 1° -

“Sono diverse notti che faccio lo stesso sogno...Ci sono io, o almeno quello che penso di essere io...sono in una vecchia stanza piena di cianfrusaglie e oggetti particolari...e...e c’è uno specchio. Mi avvicino ma non compare nessun riflesso......eppure sono certo che.......sì, sono certo che ci sia qualcosa al di là dello specchio.”

“Rey! Rey alzati forza è tardi! Devi andare a scuola Rey!”
“Mhhh.......ma che ore sono......Ahi! è tardissimo!”
Rey Takanabe, un ragazzo diciottenne all’ultimo anno di liceo. Capelli corti castani, occhi castani, alto 1.70, ragazzo vitale, sportivo....comune ecco, con un piccolo difetto: la fatica di alzarsi dal letto la mattina. Eccolo che si fionda fuori dalle coperte e si precipita in bagno, si lava si veste e si mette le scarpe contemporaneamente senza sapere neppure lui come fa, tira su la cartella preparata diligentemente la sera prima, infila una fetta di pan tostato con burro in bocca e si precipita fuori dalla porta di casa, diretto verso la quotidiana giornata di scuola. Quella mattina però non sarebbe stata quotidiana come sempre per Rey.........
Il ragazzo percorreva il vialetto a passo sostenuto e intanto tirò fuori la sua piccola agenda dove segnava compiti e impegni della giornata.
“Buongiorno Rey! Di nuovo in ritardo eh?”
“Salve signora Koda! Eh già, mai una volta in che riesca a svegliarmi in anticipo ehe >////<”
“Allora buona shcuola Rey e ricordati di shalutarmi tua mamma”
“Lo farò senz’altro signora Koda, si riguardi, arrivederci!”
Era conosciuto un po’ anche nel vicinato e preso in simpatia da qualche vecchio o vecchia signora a cui aveva fatto qualche favore ogni tanto. Tornò alla sua agenda.
“Vediamo un po’ gli impegni di oggi.........ah sì, mi devo vedere con Oda e Rintaro per i compiti....devo passare in posta per l’oneesan e poi.......?”
Qualcosa aveva attirato la sua attenzione. Stava percorrendo un vialetto seminascosto che conduceva al viale della scuola, era la sua sorta di scorciatoia segreta, quando si accorse che c’era qualcosa di diverso: un vecchio negozio che lui non aveva mai notato prima. Più che un vecchio negozio sembrava una catapecchia ma aveva un che di familiare. Guardò l’orologio.
“Ho ancora 15 minuti di tempo.....Forse una piccola sosta.....no, meglio di no....facciamo un’occhiata e via”
Si decise ad entrare.
“Permesso? Si può?”
......... nessuna risposta.
Dentro era arredato con dei vecchi mobili pieni di polvere pieni di cianfrusaglie antiche, che non gli erano di particolare interesse, e dal soffitto pendevano dei lampadari impolverati di diversissimi tipi, anche i più strani. A destra c’era un passaggio nel muro senza porta che portava ad un’altra stanza del negozio. Da lì proveniva uno strano rumore, lo scricchiolio di una sedia. Il ragazzo incuriosito andò a vedere: la nuova stanza era decisamente più ampia, con una vetrata ingiallita e impolverata da cui entrava luce.
“Benvenuto, mio giovane cliente”
Rey sobbalzò. La voce roca e acuta che aveva pronunciato quelle parole proveniva da un angolo buio della stanza. Lì era seduta una vecchietta incappucciata che si dondolava su una vecchia sedia a dondolo.
“Buongiorno signora....scusi non volevo disturbare poi ormai è tardi forse è meglio che mi riavvii verso scu...”
Vecchia Signora: “No no, non ti preoccupare, non arrechi nessun disturbo, anzi era da tanto che non ricevevo visite. Per ringraziarti di essere passato ti permetto di visitare meglio il mio negozio e prendere l’oggetto che preferisci.”
“Davve....voglio dire, no grazie signora, lei è gentile ma non posso accettare.”
“E io insisto! Non rivaleggiare con una vecchia signora come me, quanto a testardaggine vincerei sicuramente io ihihi”
“D’accordo signora, allora la ringrazio ^w^!”
Girando per il negozio Rey vide molti oggetti particolari e curiosi, e anche se avrebbe voluto chiedere alla proprietaria a cosa servissero, si limitò a cercare quello che più lo colpì quando ad un tratto lo vide: era lo stesso specchio che continuava ad apparirgli in sogno. Rimase imbambolato davanti alla superficie vitrea per qualche secondo. Quello specchio presentava per quanto possibile il riflesso della stanza, ma il ragazzo rimase lo stesso ad osservarlo.
“Mhhhhhh, scelta interessante la tua. Purtroppo quello è l’unico oggetto che non posso cedere con tanta leggerezza. È speciale sai?”
Rey che stava per metà ascoltando le parole dell’anziana, notò che sulla cornice polverosa dello specchio erano incisi dei segni.
“....Mh.....Mi scusi ma che lingua è questa?”
“è una lingua antica.....uhu...e ciò che la rende ancora più speciale è che non è di questo mondo ihi!”
Al ragazzo, che ascoltava interessato la vecchietta, veniva da ridere, forse perchè c’era una sorta d’ironia nella voce della donna e che tutto sommato parlava in un modo simpatico. Poi d’un tratto la sedia smise di cigolare, la donna aveva smesso di dondolarsi, i lineamenti del suo volto si erano fatti più duri e i suoi occhi sembravano immersi in una trance profonda:
“Lieve è il confine tra bene e male
Quanto grande è quello tra dire e fare
Ma un confine è ancor più speciale
Quello che esiste tra fantasia e reale
Ora preparati ignaro viaggiatore
Un mondo nuovo stai per scoprire
Come la destra diventa sinistra
Così reale sia fantasia e viceversa!”

Mentre l’anziana padrona diceva con tono serio quelle parole, Rey capì che stava pronunciando ciò che era riportato sulla cornice. La vetrata da cui prima filtrava la luce si oscurò e non solo quella: il riflesso nello specchio era scomparso. Un vento freddo percorse la stanza e fece ballare i lampadari appesi che producevano un rumorino cristallino, causato dai pendagli che si scontravano; la nonnina era scomparsa.
§Che mi succede! La mano si muove da sola!§
E quando Rey posò la mano sulla superficie, ebbe giusto il tempo di accorgersi dell’assenza del vetro, prima di essere inghiottito nelle tenebre dello specchio.


-Continua-


Spero che questa storia possa intrattenervi in piacevoli momenti di lettura ^w^!

 
Continua nel capitolo:


 
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