Ciao mamma...
Se stai leggendo questa lettera allora sappi subito che cercarmi è inutile...Non chiamarmi al cellulare, non risponderò mai...Non chiamare insistentemente le mie compagne di classe e le mie amiche in cerca di me, neanche loro sanno dove sono o per meglio dire dove ero.
Sai, sono stanca, molto...Non tanto di ciò che mi circonda, non sono stanca perchè voglio dei cambiamenti...Sono stanca di me stessa, di dover vivere sempre con la paura di far qualcosa di sbagliato...Sono stanca di sentirmi dire che la mia vita è un totale disastro e che sono solo una stupida perchè mi ribello a te...Sono stanca di sentirmi dire che ho rovinato la mia famiglia e la vita di tutti quelli che mi circondano, che mi odi e che sarebbe stato meglio non nascessi...
Forse non pensi queste cose quando me le dici, ma non pensi neanche che mi fanno stare male...Hai ragione però, sarebbe stato meglio se non fossi mai nata...
Ho fatto tante stronzate che mi hanno aiutata a crescere, a cominciare da quando per la prima volta stavo per amazzarmi. Ricordo che da quel giorno per una settimana non osavo neanche parlare o quasi dalla paura che avevo preso...Poi, dopo non molto ho imparato che posso sfogare il mio dolore in tagli...Non le sai queste cose vero? O forse si...Mi hai sempre spiata in tutti i modi per sapere cosa facevo e non facevo, sei arrivata al punto di leggere i miei pensieri più intimi che avevo scritto in vari fogli e nascosti...Hai cercato di indurmi alla pazzia perchè così sarebbe stato molto più semplice farmi diventare quella che tu volevi, ma mi dispiace dirtelo non sono una bambola...Tutto il dolore che tu mi facevi provare con le tue parole io lo assorbivo all'inizio, eri felice quando notavi che io stavo imparando a non avere un cervello per risponderti a tono, ma poi ho capito...Ho capito quello che volevi fare e ho trovato il modo di tornare in me...Una me diversa però...Molto più triste...I tagli sotto questo punto di vista sono stati la mia salvezza perchè anche se tu mi dicevi le solite cazzate del tipo "tu hai rovinato la nostra famiglia, hai rovinato la mia vita" io pensavo che c'èra qualcosa di ben peggiore delle tue parole...Le parole che io stessa mi dicevo, le parole che incidevo con la lama sul mio braccio...
Non ho vinto però...E sai perchè? Perchè non c'èra niente da vincere, non era una gara o una scommessa...Era solo la mia vita da vincere, e io per paura ho ritratto la mano poco prima di stringere a me quello per cui lottavo...Piangevo e piangevo, non facevo altro e tu ne ridevi...Ora invece ho imparato a non ritrarre la mano davanti a ciò che desidero con tutta me stessa, e questa lettera ne è la prova perchè ho finalmente avuto il coraggio di dire a me stessa che così sarebbe stato meglio per tutti...Hai capito a cosa mi riferisco? Lo spero...Almeno sarai preparata a quando lo capirai definitivamente...
Sono cresciuta mamma e sono felice di questo perchè ho passato tutta la mia infazia chiedendomi come sarei stata a quindici anni ed ora sono la risposta vivente alla mia domanda...Stronza e dolce, cattiva e buona, triste e...Niente...Solo triste...Ma va bene comunque perchè non mi immaginavo diversa, non ho avuto delusioni da questo...Mi chiedevo, pochi giorni, fa come sarò a trent'anni, ma non ho la forza per rispondermi, non così...Non voglio immaginarmi a quell'età perchè so che sarebbe inutile, vedo tutto nero e la mia risposta potrebbe solo essere "come ora"...Non voglio che sia così e non voglio neanche dover passare tutti gli anni per arrivarci...Quindi mi fermo qui...Salutami tutti, se dovessi fare una lettera per tutti ho paura che non riuscirei ad andare avanti nella mia scelta...
Se ancora non hai capito perchè ti rifiuti di affrontare la realtà e non la accetti...Beh sappi che sta sera, ne domani ne dopodomani ne in futuro tornerò a casa...Ah! ho rotto la finestra con un pugno e ho preso dei pezzi di vetro...Li riavrai solo se ritroverai me...E questo oltre ad essere difficile sarà straziante immagino...Ma non ne sono molto sicura...Dopo tutto sei tu che mi hai detto che merito solo di morire e che devo morire, no? Desiderio esaudito.
Ora ti saluto...
"Lacrime su un volto graffiato dal dolore
Che cercano riparo nel tempo mai trascorso,
Che attendono invano di essere sfiorate dal vento...
...Lacrime che portano il peso del passato in un futuro per loro inesistente...
Passi silenziosi che si mischiano
Alla voce della strada
Che urlano paura,
E che inconsciamente prendono velocità...
...Che scappano da una vita che rifiutano,
Dal male silenzioso della loro esistenza...
Mani gelide che si affrettano per riscaldarsi
Senza rendersi conto che vanno incontro alla morte...
Mani che si posano sul volto per lasciar andare ogni lacrima...
Vetro che si rompe e crea frammenti...
Frammenti pronti per ferire ed uccidere...
Frammenti che portano solo ricordi scomodi al cuore,
Non lasciano vita se in contatto con la volontà...
Ancora lacrime su di un volto ormai morto...
Ancora passi su una strada che ricorda il presente...
Ancora mani gelide a sfiorare il dolore...
Ancora frammenti su un corpo ferito a morte..."