PROLOGO
- Capitolo 1° -
Il sole filtrava dalla finestra e illuminava il suo viso abbronzato. Oggi sarebbe stato il suo primo giorno alle scuole superiori. La sveglia non aveva ancora suonato ma lei era già sveglia da dieci minuti ormai. Era ansiosa come non era mai stata. Probabilmente se lo avessero saputo le sue amiche le avrebbero dato della pazza! Era l’inizio di altri mesi da incubo interrogazioni, esami la pressione dei professori… terribile. Tuttavia lei era felice e non vedeva l’ora che cominciasse la prima ora. Lei è Rin ragazza solare, con un sorriso sempre stampato sul quel dolce faccino d’angelo, un corpo mozzafiato, che però sembra non notare nessuno. Nel complesso una ragazza stupenda. Adora la scuola ( per adesso), la danza, il canto e divertirsi con le amiche. I suoi pensieri, quella mattina, erano rivolti esclusivamente alla scuola: i nuovi compagni, i ragazzi più grandi, le sue amiche… effettivamente non le importava molto delle lezioni almeno in questo momento. La sveglia stava suonando da pochi secondi, la spense e si alzò dal letto. Entrò nel bagno, che comunicava con la sua stanza, e si svestì, entrò nella doccia e ne uscì dopo pochi minuti. Si avvolse nell’asciugamano e ritornò nella sua stanza e iniziò ad asciugarsi i capelli. Indossò finalmente la sua divisa che era ancora chiusa nella sua scatola, aveva aspettato quel momento da quando la era andata a ritirare. Calzava perfettamente mettendo in risalto le forme del suo corpo nei posti giusti. Ora era perfetta pronta per il suo anno scolastico.
Il sole filtrava attraverso la grande finestra che dava sul balcone. Ancora dormiva profondamente. La sveglia suonava ormai da dieci minuti e lui non dava cenno di volersi alzare dal letto. Sveglio era sveglio, quella dannata sveglia faceva un rumore assordante. Stufo di tutto quel casino alzo il braccio e lo allungò in direzione del comodino, a tastoni cercò e trovò la sveglia, le diede un pugno che la fracassò, ma almeno aveva finito di suonare. Si alzò svogliatamente dal letto entro nel suo enorme bagno privato e si infilò sotto la doccia e ne usci dopo dieci minuti. Anche se arrivava in ritardo al primo giorno di scuola non gliene fregava niente, tanto non lo avrebbero di certo rimproverato, poiché il preside era suo padre ed era sempre lui che stanziava i fondi per la scuola. Lui Sesshomaru il ragazzo più bello di tutto l’istituto, alto corpo muscoloso e lunghi capelli d’argento, tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi con un suo solo sguardo. Era uscito dalla doccia e si stava mettendo la divisa. Non si impegnò più di tanto, anche se fosse andato a scuola nudo nessuno avrebbe osato mai dirgli anche una sola parola. Uscì dalla sua stanza con in mente solo un pensiero “KE PALLE SI RICOMINCIA ANCHE QUEST’ANNO”.
continua...
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