DOMANDA A SEV - Capitolo 1° -
Salve a tutti! Siccome ora sono stra impegnata con la mia fanfic del Signore degli Anelli, non ho tempo da dedicare a Harry Potter che ho scoperto piacermi un sacco… quindi, tra una pausa e l’altra mi dedico alla scrittura di Drabble idiote su Harry Potter. E pensare che a me le Drabble non piacevano neppure, perché ritenevo stupido scrivere una “storia” che fosse più corta del commento iniziale… poi ho cominciato a leggerle, e mi sono accorta che odiavo le Drabble perché avevano qualcosa che io non possiedo affatto: la capacità della sintesi! Quindi eccomi qui a scrivere queste cose… per cercare di imparare di nuovo a sintetizzare (dico di nuovo perché se leggeste i miei primi lavori non trovereste neppure una descrizione o un fronzolo, di cui abbondano i miei ultimi lavori)!!
Questa è stata la prima che ho scritto, con una punta di cattiveria, a dir la verità… spero almeno di strapparvi un sorrisetto alla fine!
Ora, siccome il commento sta diventando, davvero, più lungo della drabble, è meglio che vi lasci in pace!!! Come sempre…
… BUONA LETTURA!!!
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DOMANDA A SEV…
Al numero 12 di Grimmauld Place,
Sirius Black, Severus Piton.
– Black, sono certo che te ne pentirai…
– Non mi importa di quello che pensi tu! Non rimarrò qui a farmi sbeffeggiare da te, Mocciosus!
– Black, ragiona (una volta tanto): le mie previsioni si sono sempre verificate puntualmente.
– Oh, Mocciosus, cosa me ne importa delle tue previsioni? Non abbandonerò Harry nel momento del bisogno!
– Ma…
– Niente “ma”! Ora vado!
Sirius se ne va, ignorando i suggerimenti di Piton, che resta solo in casa.
2 ore dopo.
DRIIIN DRIIIN DRIIIN, Piton risponde al telefono*.
– Si?
– Severus, sono Remus, dal Ministero.
– Oh, come è andata?
– Abbiamo vinto contro l’Oscuro grazie a Silente… ma… Sirius… lui…
– Lasciami indovinare: è stato scagliato dietro ad un misterioso velo dell’Ufficio Misteri da sua cugina Bellatrix e non può più tornare indietro, non è così?
– Ma tu come…
– Gli ho ripetuto alla nausea che, tra le molteplici e meravigliose doti che possiedo, c’è anche quella di sapere cosa avverrà nel prossimo futuro (benché io non sia un veggente)…
– Ma…
– Ma è stato come parlare al vento, quello zuccone non mi ascolta mai…
– Ma…
– Be’, tanto ora è morto.
E riaggancia la cornetta. Va nell’altra stanza tutto contento stringendo tra le mani un libro abbastanza spesso. Si siede su un divano.
– Ed ora, Mamma Row, illuminami sulla mia prossima mossa.
Fine
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* Probabilmente nessun mago userebbe mai il telefono (comunque non Sev), ma l'effetto è proprio quello di cui avevo bisogno... la chiamiamo "Licenza Poetica"? -__^
Spero che questa cagata vi sia piaciuta… probabilmente ne scriverò altre.
Sorriso perverso sulla faccia di Hiei-chan mentre ascolta i lettori…
Lettori: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!
=^.^= “miao” Hiei-chan
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