Il genere non è ben definito, non è una cosa impegnativa (spero), scrivo per rilassarmi. °3° - l`ultimo erede della terra -
Conclusa: No
Fanfiction pubblicata il 24/06/2006 23:47:26 - Ultimo inserimento 26/06/2006
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INTRODUZIONE
Anno 2612 - Il genere umano ha concluso la propria esistenza da ormai centosette anni.
Alcuni esperti d’inizio millennio sostenevano l’autodistruzione entro il 2100, per cui si può dire il fato abbia graziato la specie più idiota della storia terrestre per ben 505 anni.D’altronde, come gli antichi dinosauri, anche l’uomo ha bisogno di una storia da raccontare.
“L’Apocalisse”, ”Il Giudizio Universale”, ed altri grandi eventi non si videro.
Tutto avvenne con una velocità esorbitante, al di fuori della concezione di ‘velocità’ percepibile dal cervello umano, una sorta di coma improvviso, uno stato di non - rem intenzionato a non cessare, miliardi di cervelli congelati da un evento incomprensibile e misterioso.Un evento allo stesso tempo così normale per un atomo vagabondo che girovaga tra un buco nero ed una nebulosa, nella totale assenza di ‘tempo’ e ‘spazio’.
L’aspetto della ‘Terra’ era quello di un foglio di carta vetrata accartocciato.Una miriade di piccole montagne, tra cui spiccavano rimasugli di alpi dalla forma rozza, come se fosse passato di lì un samurai ubriaco sventolante la propria katana alla cieca.
“E’ sempre tutto così buio…”
“Cosa accade al di là dell’atmosfera che mi contiene?”
“Ed al di là di ciò che sta al di là dell’atmosfera che mi contiene?”
Seduta sulla punta di una roccia alta pochi metri stava una creatura.
Sì, seduta.Non aveva occhi enormi, branchie, squame, orecchie a punta, pelle verde, ali, coda o quant’altro avrebbe potuto turbare un ex - abitante del pianeta.
La pelle era di un colore roseo tenue, leggermente pallido ma accentuato sulle gote, le labbra e le nocche.Lunghi capelli color del fuoco si accasciavano scompigliati ed intrecciati tra loro sulle spalle strette, sfiorando di tanto in tanto i fianchi, a ritmo di sospiri.Due occhi azzurri dal taglio leggermente allungato fissavano l’immenso.Occhi tristi, nei quali si riflettono le mille stelle della galassia, le mille storie sconosciute, inscopribili, i mille segreti impossibili ed ultraterreni.
Era un ragazzo umano a tutti gli effetti, l’aspetto di un sedicenne.Fece per alzarsi, ed i pantaloni marroni che fasciavano le deboli gambe fino a metà polpaccio, unica cosa che indossava, si sporcarono di una polvere nera, simile a cenere, prodotta dagli steroidi che spesso sfioravano la superficie delle piccole montagne, creando quel grezzo effetto tagliato. Mosso un passo dinnanzi a sé, venne improvvisamente tirato all’indietro come da una catena invisibile legata al collo. La cosa non lo sorprese affatto, anzi, volgendo un ultimo sguardo al buio del cielo si voltò, ed a capo basso camminò verso un’apertura dal raggio di circa un metro scolpita nella crosta terrestre.Vi si pose sopra, con metà piante dei piedi sospese sul piccolo cratere, solo le altre a mantenergli l’equilibrio.Un altro sospiro, un altro sguardo triste, e si lasciò andare, sprofondando nel buio, come un secchio lanciato nel pozzo, ma non possibilitato a tornare in superficie.
Sceso cadde più o meno di fondoschiena sulla dura roccia, uguale a quella in superficie.Davanti a lui una galleria abbastanza corta portava direttamente in uno spazio vuoto.Tutto era buio, ma i suoi occhi vedevano sempre la luce, abbituato da sedici anni in quel posto tetro.Camminò lentamente nuovamente a capo chino, verso l’”uscita” in fondo alla galleria.Arrivato si trovò ai bordi di un enorme, immenso spazio di forma sferica completamente vuoto. Gli occhi del ragazzo si muovevano stanchi sulle pareti curve e perfettamente lisce.Si sedette, abbandonando le gambe al vuoto.
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Un immenso grazie a chi ha deciso di leggere almeno il primo capitolo.Premetto che non sono una grande scrittice, non leggo molti libri, lascio le cose a metà, scrivo spesso cose che posso comprendere solo io, percui, diciamolo, a fare la scrittrice sarei un completo fallimento.: P
Se vi capita leggete anche i prossimi capitoli...Ed a favorire l'esistenza di un secondo capitolo sono principalmente i vostri commenti.
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Grazie dell'attenzione ;D
Zeo