Storia semplice e delicata, a tratti angst.....yaoi e non
Conclusa: No
Fanfiction pubblicata il 23/06/2006 16:58:31 - Ultimo inserimento 03/07/2006
ABCABCABCABC
PREMIERE CHAPITRE
Life & Live
Why can’t you understand?
Why don’t you smell a rat?
Though, it is too noisy around you.
Why don’t you speak something?
Why do you keep silent?
Nobody is in their right mind.
Why don’t you think further?
Why can’t you suggest idea?
Nobody has a difference in appearance…
Have you ever been filled with joy?
Why don’t you be moved to tears?
Tough, there are beautiful sight around you.
Why are you ****ing?
What’ s so funny?
It’s too funny of you?
Why do you exist?
What are you going to do about it?
I don’t know what will become of you.
S - CONSCIOUS – Malice Mizer
Premier Chapitre
Soffiando un’ultima volta sulle unghie per far asciugare lo smalto viola, si scostò una ciocca di capelli biondi dagli occhi e diede un’occhiata nell’armadio.Scelse una minigonna di jeans, un tantino slavata, forse, ma per raggiungere Chantrelle al suo appartamento andava benone.
Un paio di scarpe da ginnastica infilate alla bell’e meglio e si precipitò fuori dall’appartamento, evitando per un pelo di decapitare il ficus benjamin accanto alla porta. Formulò mentalmente una scusa al suo indirizzo e scese le scale due gradini alla volta, in ritardo.
Come al solito la strada era invasa da una moltitudine di gente, che camminava compressa nei completi gessati e stizzita sotto il sole cocente di fine giugno.Ma se le vie erano affollate, la metropolitana non scherzava di certo, ed era pure l’ora di punta. Keiji maledisse con un borbottio la fiumana di gente che lo sospinse dentro i vagoni, appena questi accennarono ad accelerare.Si trovò praticamente schiacciato contro il vetro della porta automatizzata.
Stava ancora cercando di riprendersi dallo sbattimento, quando sentì una mano posarglisi sul fondoschiena.Si girò di scatto con sguardo truce, pronto ad incenerire il molestatore. L’unico a ricambiare il suo sguardo fu un bimbo, placidamente adagiato in un passeggino.Si rigirò, con crescente disappunto.
“Spero che questa stramaledettissima metro arrivi in fretta!”
Quando le porte scorsero con un lieve sbuffo, Keiji non aspetto che la folla lo ‘aiutasse’, si precipitò egli stesso fuori dal mezzo, guadagnando il sottopassaggio di corsa. E fu di corsa che eliminò la distanza dalla stazione all’appartamento dell’amica.Non ci fu bisogno di suonare, lei era già sulla porta.
- Ciao!Ho fatto più in fretta che ho potuto! -
Chantrelle era piuttosto bassina, il viso olivastro messo in risalto dai capelli tinti di un rosa confetto e raccolti in un paio di codini, la frangia disciplinata da mollettine di vario colore.Indossava una T - shirt nera recante la scritta argentata ‘No pains no gains’ in stampatello e un paio di jeans strappati in vari punti. A completare il tutto una paio di infradito rosa.
- Sì, grazie.Ti sono davvero grata per essere venuto.Il viaggio è stato piacevole? -
Chiese scostandosi per invitarlo ad entrare.
- A parte il maniaco palpatore sulla metro, tutto ok…grazie - Nonostante il motivo della visita, Chantrelle si sforzò di fare un sorriso.
- Beh… - ma ingoiò il resto del ‘ti avrà scambiato per una donna’ quando vide l’espressione truce di Keiji.
Si sedettero in salotto, sulle poltrone di pelle beige ai due lati di un tavolino di vetro, con al centro una composizione di fiori secchi.
- …tuo cugino è molto gentile fare questo per noi. Davvero. E… -
- Non preoccuparti. Piuttosto, cosa dicono i medici? -
Chantrelle strinse le labbra.
- Credono che un periodo fuori gli gioverebbe.Dicono che forse…forse potrebbe migliorare.Insomma…forse stare a contatto con il mondo esterno lo aiuterà a…ecco… -
Keiji annuì.Non era il caso che finisse la frase.
- Ho avvertito Kimi prima di partire…sarà qui a momenti. -
Questa volta fu il turno della ragazza di annuire.
Proprio quando il silenzio cominciava a diventare pesante, lo squillo del campanello li avvertì dell’arrivo dell’altro ragazzo.
- Avanti!La porta è aperta… -
Il ragazzo entrò salutando e richiuse la porta dietro di sé.
Kimi era alto, un paio di occhi castani messi in risalto dai capelli di un improbabile blu scuro scalati leggermente attorno al collo. L’abbigliamento semplice che portava, una camicia bianca e un paio di jeans slavati, ne mettevano in risalto il fisico.
- La macchina è qui fuori che ci aspetta. -
Entrambi annuirono, Chantrelle recuperò le chiavi di casa e uscirono.
- Senti volevo davvero dirti…beh…è un po’ poco, ma… -
Kimi sorrise all’indirizzo della ragazza salendo in macchina dal lato del guidatore e interrompendo i ringraziamenti.
Girò le chiavi e la macchina si avviò in direzione della statale.
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^^ Salve a tutti !^^
Essendo una grande appassionata di jmusic, non stupitevi se la mia storia è disseminata di riferimenti vari…
Il titolo è preso da una coppia di photobook dei L’arc~en~ciel, il primo, Life, presenta momenti di vita quotidiana, il secondo, Live, è costruito attorno a scatti fatti durante i concerti e nei backstage.
Oltre all’apertura, ai Malice Mizer ho dedicato anche la maglietta indossata da Chantrelle, ‘No pains no gains’, conosciuta meglio come ~N.p.s N.g.s.~, infatti, è una canzone di questa band, contenuta nell’album Voyage.
Infine, l’idea di far indossare una minigonna di jeans a Keiji, proviene da Bou, il chitarrista degli An’Café (Antique Cafè).