. - Capitolo 1° -
Ogni giorno,ogni momento
E’ questo il mio tormento.
In stanzoni vuoti,
rintocchi noti
Echi d’indegni desideri,
Di Fuliggionosi pensieri…
…Paion corvi neri…
Vedi?
E’ come se non fossero pensieri
Ma pazzi destrieri
Che sublimano,corrono
Su fosche praterie,
su malsane vie
ove il mio occhio più non guarda.
è come se fosse fuoco
nel mio cervello
che a stento reggo e controllo
E muta e corre e stride E ride è follia
E cavalca via
E Come torrente furiosopauroso splendente di lucida alienazione
M’allatta in continuazione
Eppur son sveglio ma al pensier non oso fissare
Per quanto lo sguardo sia ormai contuso
A sguazzar nell’osceno abuso
S’io fossi normale
E la mia mente non fosse oceano iroso
Ma cheto rigagnolo sabbioso
Certo interpreterei il sano
e lo farei bene
Allontanarsi da vaghe rime…
E dir studiare,per poter pretendere
Di dir poeta.
Ma non son poeta
Ne letterato né idiota.
Forse un matto
Un pazzo un’alienato un sadicosvitato
Che gentilmente staccherebbe il capo al padre
Che ossequiosamente priverebbe del cardio la madre
E impalando i genitori,in aste appuntite
Volgerebbe in città
A sentir gli sguardi aperti
Epiteti contorti
Di preti analisti scienziati,
dolci beati
In un mondo in cui la salvezza è la Follia
Unica santa via
Che Giuda comprese
Ha la redenzione
Nella distruzione
Ed è inutile cercar risposte:
questo è il cambiamento
il terribile mutamento
Crescerà poi col rimpianto
Del suo prima voluttuosa sensazione,
Dei suoi vizi osceni dei peccati malsani
Delle coperte macchiate…
…E delle favole inchiodate
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