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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Pokémon
Titolo Fanfic: STILL A CHILD
Genere: Angst, Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: ilakey galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/04/2006 16:30:01

la fic non è mia, è la traduzione ^^- gary ama ash/ amore non corrisposto/ angst/ one shot
 
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STILL A CHILD
- Capitolo 1° -

Titolo: Ancora un bambino
Rating: PG
Autrice: Shiori, http://missdeep.livejournal.com/ ----- http://time-stranger.net/
Serie: Pokemon
Coppia: Shigeru/Satoshi, amore non corrisposto (letteralmente: one sided), Angst
Note dell'autrice: Era mezzanotte ed una mia amica ed io ci annoiavamo quindi, per qualche strana ragione, abbiamo deciso di fare una sfida di fanfics (Fic challenge). La fic consisteva nello scrivere una fanfic (di qualsiasi serie) in un'ora, con tema "Un amore non corrisposto". Lei ha scelto Slayers, io ho scelto Pokemon ^_^ Questa è una shi-shi/pallet-shippy fino ad un certo limite, ma segue il concetto di amore non corrisposto quindi è abbastanza triste. E' anche abbastanza immatura approssimata (l'ho scritta in un'ora ^^'') ma mi ha fatto piacere postarla. Più per la grande mancanza di fanfictions yaoi nella sezione Pokemon di fanfiction.net.
Hehe, comunque, questo è tutto ciò che devo dire. Grazie per la lettura ;D

Note della traduttrice: Ho trovato questa fic mentre cercavo *disperatamente* una fic GaryxAsh e questa mi ha proprio colpita. E' dolce, un po' infantile e triste. Una piccola perla, a mio parere. E' la prima traduzione che faccio, ho fatto del mio meglio ^^''
Prima di iniziare volevo però scrivere il significato di Shihi-shi/pallet-shippy e la corrispondenza dei nomi originali-giapponesi a quelli usati qui in Italia.
Nomi:
Shigeru Ookido = Gary Oak
Satoshi = Ash
Ookido hakase= Professor Oak (nella traduzione l'ho tradotto con Professor Ookido)
E ora.. Shi-shi è un modo per chiamare la coppia GaryxAsh, nasce dall'unione dei due nomi giapponesi: SHIgeru con satoSHI= ShiShi. Invece pallet-shippy indica sempre una GaryxAsh, per il fatto che questi due personaggi provengono entrambi da Pallet Town.


**Ancora un Bambino**

Sto di fronte allo specchio del nonno, sistemandomi la camicia attentamente stirata e tentando di domare i miei capelli purtroppo scombinati. Sto perdendo la battaglia con i capelli, ma dubito che lui se ne preoccuperà. O che lo noterà. E' tardo autunno e persino da questa stanza del piano di sotto della casa del nonno, posso dire che le foglie stanno cadendo dagli alberi in una sfilata gentile, là fuori. Rinuncio ai miei capelli e mi dirigo al piano di sopra.

Non avevo idea che sarebbe tornando, fino a questa mattina, proprio nessuna. Solitamente non da alcun avviso, si ferma e basta, per andare a trovare sua madre di quando in quando. Questa volta, per qualche motivo, l'ha detto al nonno, ed il nonno ovviamente l'ha detto a me. Abbiamo viaggiato entrambi per così tanti anni, e tuttavia sono animato dalla stessa energia che mi animava quando avevo dieci anni. Mi chiedo se sia lo stesso per lui.
.
.
.
Chi sto prendendo in giro? Io non gli piaccio! Non potrei mai! Insomma, solo perchè ti piace qualcuno non è detto che questa persona ti ricambi, giusto?! O...hmmm...perchè ha chiamato mio nonno allora? Lui non aveva mai chiamato prima di una visita, lasciando stare poi l'aver chiamato mio nonno tra tutti quelli he ci sono. Questo mi porta a chiedermi - è tornato solamente per andare a trovare sua madre o forse...? Forse sta tornando per me! Oh! Mi posso contenere a mala pena a questo pensiero. Mi lascio scivolare sul mio letto appena fatto ed inizio a fissare il soffitto, le guance che si colorano di un imbarazzante tonalità di rosso.

Ero solito sognare che lui sarebbe tornato qui, che sarebbe rimasto, come feci io. Ho lasciato l'allenamento a quindici anni, dedicandomi alla ricerca al posto dei combattimenti. Ho trovato la ricerca molto appagante, diversamente dal mio caro rivale che è stato preso dall'impeto ed è andato avanti con tutto il suo cuore. Ora è uno dei migliori allenatori del mondo ed io sono un umile assistente nel laboratorio di mio nonno. Questo avrebbe potuto infastidire alcune persone, ma non me. Adoro lavorare con mio nonno - lui sa così tante cose! Quando c'è lui imparo sempre sui Pokemon. Non mi sentivo in questo modo quando facevo l'allenatore, mi sentivo determinato, eppure ... non all'allenamento... più all'imparare? Ovviamente avevo le mie fans che mi sostenevano ovunque andassi, e così sono stato preso dall'entusiasmo per un bel pezzo. Ma sono maturato, ho lasciato perdere l'allenamento all'idea della ricerca. Da allora non mi sono mai voltato indietro. Oh, dov'ero?
Tendo a perdermi tra i miei pensieri proprio come ora - lo scienziato che è in me suppongo. Ah, sì, il mio sogno ...

Quando ero per la strada, allenando, ero solito osservare il cielo notturno, i capelli negli occhi, e pensare al mio sogno di come sarebbe stata una vita perfetta. Avevo il mio vecchio sacco a pelo marrone avvolto attorno a me, le pokeballs accanto a me ed un cuore solo dentro di me. E ... e pensavo a lui. Sognavo di noi che tornavamo entrambi a Masara , di lui che mi permetteva di conoscerlo di più, magari anche uscire assieme. Il mio sogno era di lasciarlo coinvolgere dalle emozioni, prendermi cura di lui per sempre. No, il mio sogno non era una qualche meta infantile, un qualche "Io voglio diventare diventare un maestro di Pokemon!" sogno. Era un sogno basato sull'amore puro, il desiderio di stare con qualcuno. Diventerà mai realtà? Mi copro gli occhi con le braccia e faccio un respiro profondo. Chi lo sa.

"Shigeru, Satoshi vuole vederti." dice il nonno attraverso la porta. Io mi alzo a sedere con un brivido di terrore - cosa? di già? Non lo aspettavo così presto! Il mio cuore continua a battere troppo forte sebbene stia tentando di calmarmi. Riordino i miei pensieri e mi dirigo con calma fuori dalla porta e giù per le cigolanti scale di legno.

Eccolo qui.

Mi sta guardando...!

"Ah, Shigeru! E da tanto che non ci vediamo, vero?" Dice lui, sorridendo. I suoi scombinati capelli neri ancora tenuti, praticamente arruffati, sotto un cappello, non diversamente da quando avevamo dieci anni. Io annuisco in risposta.
"Sì, è passato un bel po' di tempo! Come sei stato?" Rispondo.
"Bene, bene, sai com'è viaggiare!" Sembra un po' a disagio con la domanda. Sorrido e gli indico il balcone.
"Potremmo andare lì fuori - per avere un po' di privacy." Dò un'occhiata a mio nonno che capisce il mio commento e la mia espressione ma continua a lavoricchiare nella stanza accanto, come se io non avessi detto nulla. Sospiro e gli apro la porta, come il gentiluomo che posso vantarmi di essere, ma lui non sembra notarlo. Ah, non c'è di che preoccuparsi, è stanco, non è dell'umore giusto per accorgersi di qualcuno che apre la porta per lui! Distolgo lo sguardo.
"Probabilmente ti starai chiedendo perchè ho chiamato il professor Ookido, Shigeru" dice da sotto il suo cappello. Io annuisco.
"In realtà, sì. Di solito non comunichi a nessuno quando ti fermerai, figuriamoci a mio nonno!"
"Volevo che tu sapessi che stavo tornando." Il mio cuore perde un battito quando lui mormora con calma questa frase. Inclino la testa, fingendomi sorpreso, ma in realtà ribollendo dentro.
"Perchè, Satoshi?" Lui alza gli occhi su di me - i nostri sguardi incatenati. Una parte di me vorrebbe solo correre da lui e abbracciarlo, farlo mio. L'altra metà dice "Shigeru! Lui non ti ama, e comunque tuo nonno è nella stanza accanto!!". Aspetto una sua risposta. Lui rimane in silenzio.
"Satoshi, posso chiederti qual'è il tuo sogno?" mi lascio sfuggire senza pensare...Oh! non avrei dovuto dirlo! Divento di un rosso acceso. Lui ride e mi da una pacca su una spalla.
"Diventare un maestro di Pokemon ovviamente, lo sai Shigeru!" Si crea una strana atmosfera tesa. Non era la risposta che volevo ...no! Vlevo sentirlo dire "Il mio sogno è poter stare con te per sempre, Shigeru."
Lui mi fa un sorriso impacciato ma radioso.
"Vuoi sapere perchè sono tornato?"
"...Sì."
"Ho bisogno di farti una domanda."
"Che tipo di domanda, Satoshi" So che sto diventando rosso ora, non posso farci nulla...Non mi ero mai sentito così prima d'ora. Sono così freddo e controllato a volte, ma proprio ora, ora mi sento così libero... vi prego...lasciate che lui mi voglia almeno quanto io voglio lui! Vi prego!
"Pensi di poter ottenere alcune informazioni su un Pokemon? Sto avendo un sacco di problemi a trovare dati su specie rare. Avrei potuto chiederlo al professor Ookido, ma lui pensa che ora io sia indipendente, capace di trovarmi le cose da solo. Non volevo che lui pensasse che ho bisogno di aiuto per trovare qualcosa di semplice - come informazioni sulle specie!" Ridacchia. Io mi mordo il labbro inferiore.

Non era così che volevo che fosse! Assolutamente no! Argh! Tento di trattenere i miei muscoli facciali, cercando di nascondere la mia espressione ferita. E' stato così stupido da parte mia pensare che fosse tornato qui per essere accolto da me. Ora riesco a capirlo, attraverso il dolore che sto provando. Lui sorride ancora lo stesso sorriso e, nonostante tutto, è lo stesso sorriso che amo, è un sorriso che solo i giovani hanno. Non può ricambiare il mio amore, non può e io sono stato cieco a pensare che potesse. Non può. Non può.
"C'è qualcosa non va, Shigeru?"
"Stavo solo pensando! Certo che posso trovarti quell'informazione, vieni dentro così guarderò tra i files del nonno per te." Maschero bene la mia delusione, e lui continua a sorridermi. Gli permetto di entrare in casa per primo, e chiudo la porta quando entro io. Non può amarmi. Ora so perchè. Mi fa l'occhiolino.
"Al piano di sotto?"
"Sì."
Perchè lui è ancora un bambino. Sta tuttora rincorrendo quel miraggio. Non ha tempo per l'amore in generale, figuriamoci il -mio- amore. E' come se il mio cuore fosse stato schiacciato, ma va bene così. E' ancora così pieno di innocenza, non potrei mai guardare il suo spirito lasciarlo. Così, penso mentre scendo le scale dopo di lui, questo è quanto. Questo è come sarà sempre - io che lo seguo, che lo voglio, ma non posso averlo. Il mio sogno rimarrà sempre lontano dalla realtà perchè io non sono ciò che vuole. Tuttavia non mi importa. No, no affatto. Finchè potrò appoggiarlo ed aiutarlo a realizzare i suoi obbiettivi, per me andrà bene...

 
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