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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: DETECTIVE MINGMING
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Shounen Ai, Yaoi
Autore: ilakey galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/03/2005 20:32:11 (ultimo inserimento: 06/03/05)

MingMing ha una cotta per Garland.....così cercherà di conquistarlo, ma le difficoltà per lei non finisco qui: lui non è libero!
 
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PARTE PRIMA
- Capitolo 1° -

DETECTIVE MING MING °_°

La giovane ragazza si inchinò al suo pubblico, dopo che ebbe cantato per ben due volte la sua nuovissima nonchè famosissima canzone.
Anche dopo che la BEGA si era disfatta lei aveva fortunatamente mantenuto la sua sfavillante popolarità, facendo un baffo a quell'arrogante di Barkov che durante i campionati non aveva avuto alcuna fiducia in lei.
L'edificio della BEGA era stato gentilmente donato alla BBA, la quale aveva lasciato la ehm..bizzarra locaizone sotto il ponte per spostarsi nel palazzo ristrutturato e messo a posto. Così ora, quasi due mesi dopo la scomparsa di Vladimir B. dalla circolazione lei, Brooklyn e Garland erano ancora lì.
Ognuno di loro aveva una propria stanza nell'altissimo edificio, grazie alla gentilezza di Dai Tenji ed un piccolo contributo economico della famiglia Von Cetwald. Moses era tornata a casa propria, dalla sua adorata sorella, che ora stava decisamente bene.
Mystel invece era come una tempesta, se ne andava e poi ricompariva improvvisamente come se nulla fosse accaduto e nei posto più improbabili. Ma questo non voleva dire che era indifferente a loro, anzi se avevi bisogno di parlare con qualcuno potei certo contare su di lui, così come su Max e Rei. Infatti gli stessi Bladebreakers (o ex-Bladebreakers) frequentavano abitualmente gli ex-BEGA e non solo per incontri di beyblade ma anche per stare un po' in compagnia.
Takao era sicuramente quello con cui andava più d'accordo, sempre allegro e pronto a parlare di qualsiasi cosa (e soprattutto ad un incontro a beyblade...) mentre il suo contrario era proprio Kei che comunque in compagnia di Takao sembrava decisamente più 'umano', poi vi era il piccolo Daichi che lei stimava molto, doveva ammetterlo, e il quale la stimava a sua volta, ma non solo come blader e come cantante ma come persona e questa era una cosa che le faceva molto piacere.
Rei era spesso in viaggio, anche con Mystel a volte, ma mandava loro una miriade di cartoline e telefonava sempre quando poteva. Max e K. erano i ragazzi che sicuramente conosceva di meno, Max perchè forse non lo vedeva spesso mentre K....bhè lui aveva una cotta per lei e per questo non riusciva neanche a parlarle da quanto era imbarazzato...
Torno con il pensiero al proprio presente e chiese all'autista del taxi di riportarla all'edificio della BEGA. Dopo una ventina di minutì arrivò e dopo aver pagato salì le scale, evitando accuratamente i cmodi ascensori dei quali non si fidava molto.
Si fermò davanti alla propria camera ed osservo quella opposta alla sua, chissà se Garland era dentro, si chiese incuriosita.
Dopo essersi velocemente cambiata d'abito decise che una partitina a beyblade ci sarebbe stata proprio bene, così andò a chiamare il suo svedese compagno di squadra.
Bussò leggermente. Era sicura che lui ci fosse perchè appena un attimo prima aveva sentito dei rumori dall'interno, ma nessuno venne ad aprire.
Maggiormente irritat bussò ancora "Garland?" lo chiamò alzando la voce.
Da dentrò sentì un veloce "Arrivo un attimo!" poi i suoi passi veloci verso di lei, un tonfo e finalmente la portà si aprì.
"Ciao Ming Ming!" la salutò con enfasi.
"Ehm..tutto bene?" chiese lei titubante tentando di sbirciare l'interno della camera.
"Certo, e tu?"
Ming Ming sorrise annuendo. Com'era carino Garland Von Cetwald...aveva un bellissimo viso ovale dai lineamenti severi mitigato dal colore azzurro degli occhi e dai due ciocche di capelli urchini che scendevano lungo di esso, uscendo dalla coda. il corpo..bhè il corpo era perfetto.
"Ti va una partita a beyblade?" gli chiese guardandolo negli occhi in modo supplichevole.
Lui si guardò attorno un attimo "Possiamo fare fra..ehm un'ora..no anzi due..? Ora ho veramente un mucchio di cose da fare, mi dispiace moltissimo.."
la giovane alzò un sopracciglio, inizialmente contrariata, ma poi vedendo che Garland sembrava davvero sincero gli rispose: "Va bene, allora ci vediamo alle 13.00?uhm..." meditò "..al parco vicino alla casa di Takao, così magari mangiamo anche qualcosa..ti va?" poi si allontanò verso le scale, nel frattempo avrebbe fatto una passeggiata.
Una mezz'ora dopo arrivò al parco dell'appuntamento, con un notevole anticipo, e lì trovò Mystel che era sbucato da chissà dove dopo un'assenza di una settimana.
"Possibile che non ci lasci mai nemmeno un bigliettino?" domandò la cantante mettendo un finto broncio, ormai sapeva che era inutile discutere con Mystel su responsabilità, puntualità e tempo, lui era come il vento, libero.
Il giovane indiano (°ò° credo lo sia.. NdLucre) scrollò le spalle con fare enigmatico (enigmistico X° NdLucre). I due trascorsero un po' di tempo a parlare e così la ragazza scoprì che Mystel era stato per tutto quel tempo in viaggio verso Kyoto, a fare cosa però non lo aveva specificato.
"Che ore sono?" chiese ad un certo punto Ming Ming, guardandosi attorno con aspettativa.
"Le 13.16, mi sembra un po' in ritardo.." rispose Mystel che era stato informato dall'amica del futuro arrivo di Garland.
"Già, che strano, non è da lui." (°_° non fate quelle facce..non gli è successo nulla ^^'' NdLucre)
Dopo altri cinque minuti di piena attesa videro lo svedese arrivare trafelato verso di loro, con in mano il proprio beyblade e per una rara volta i capelli turchini lasciati liberi dalla restrittiva coda di cavallo.
"Che fine avevi fatto?" lo rimproverò bonariamente il Poseidon blader.
"Scusate davvero, mi sono addormentato." e a questa risposta la giovane Ming Ming sbuffò aggrappandoglisi al braccio, non convinta di quella scusante.
I tre dedicarono l'ora successiva ai combattimenti con le trottole, mentre Mystel raccontava loro gli aneddoti del suo fantastico viaggio.
"Oh Myst, dovresti fare lo scrittore!" si entusiasmò la più giovane, mentre il suo Venus schivava l'attacco di Apollon.
Nello stesso momento Poseidon si scontrò con Venus e lo scagliò lontano, al di là della recizioni di siepi. Ming Ming corse velocemente a riprenderlo e dall'altra parte della strada vide i Neo Borg al completo che sembravano camminare tanquilli.
La giovane tornò indietro dagli amici e riprese il combattimento interrotto "Ho visto Yuriy, Boris e Sergej prima.." informò i compagni "..che strano, pensavo fossero tornati in Russia." si interrogò battendo ritmicamente l'indice sul mento.
"Sono rimasti la solo due settimane.." spiegò Garland.
"E tu come lo sai?"
Lo svedese alzò lo sguardo su Mystel "Me lo ha detto Kei." si giustificò.
L'Apollon blader rimase ancora per circa un quarto d'ora poi dovette declinare l'invito di un pranzo assieme e se ritornò da dove era arrivato e nello stesso modo.

MingMing era nella propria stanza, sdraiata sul letto e sulle morbide coperte rosa confetto (ò.ò Ndlucre),con lo sguardo perso sul soffitto.
'Chissà se gli piaccio almeno un po'..' meditò mentre il viso di Garland le compariva davanti agli occhi.
In effetti lui la trattava sempre con gentilezza e affetto, si rialzò dal letto, ma non era certo il tipo di ragazza che aspettava una prima mossa da parte di altri! Si guardò un attimo allo specchiò, mettendo a posto un ciuffo ribelle che usciva dalla coda destra, poi uscì in corridoio notando che a quell'ora, circa mezzogiorno, era completamente deserto, non vi erano giovani blader o anziani rappresentanti della BBA che giravano per l'edificio.
Saltellando al ritmo di una melodia da lei inventata si fermò alla porta dell'oggetto dei suoi pensieri e fece per bussare, ma notò che la porta non era stata chiusa cn cura, prima di entrare però, ascoltò attentamente (non era mica stupida! e se Garland fosse stato con una ragazza oppure sotto la doccia?), dopo che ebbe sentito il silenzio più assoluto, si intrufolò nella camera, non senza una punta di curiosità e colpa.
Il letto era ancora sfatto, evidentemente era appena uscito e non aveva avuto il tempo di farlo.
Scrollò le spalle e decise di aspettarlo lì dentro per coglierlo di sorpresa e vedere se riusciva a spaventarlo, visto che sembrava sempre così coraggioso! Così si sedette sul letto (°ò° NdLucre) e nel frattempo si guardò attorno interessata, lasciando penzolare le gambe.
Tutto era in gran ordine e pulizia, Apollon sedeva regalmente sul libro dei precetti di famiglia di Garland, il quale era stato nuovamente chiusoe ora si trovava sulla scrivania di fronte ai piedi del letto. Sul tavolino accanto al letto invece c'erano un paio di magliette ben ripiegate ed una lampada a forma di spirale.
Voltò la testa verso l'altra parte della stanza per ammirare la porta finestra aperta che portava al piccolo balcone e la piccola poltrona di colore verde chiaro.
Dopo qualche minuto iniziò ad avvertire un fastidioso pungere sotto la coscia sinistra e con una smorfia portò la mano a controllare cosa le procurava tutto quel fastidio.
Afferrò qualcosa che aveva la consistenza del metallo e se lo portò vicino al volto per osservarlo meglio.
Era un piccolo braccialetto di metallo, neanche un po' aggraziato, sembrava veramente di qualcosa molto simile al ferro ed aveva su un latto un gancetto che ora era aperto. Dall'altra parte c'era invece una targhetta con una 'H' incisa.
"H?" si domandò perplessa. Che strano, non aveva mai visto quel braccialetto su Garland, poteva essere di sua sorella Helen, visto che aveva l'iniziale della targhetta,ma non credeva che una ragazza di una famiglia ricca come i Von Cetwald si accontentasse di quel mucchietto di ferro. E allora chi altro conosceva che aveva un nome iniziante per 'h'?
"Ma certo! Hiromi!" esclamò improvvisamente, solo quella ragazzina poteva avere un così cattivo gusto! "Non ci posso credere! Quella..quella ochetta!" ringhiò ricordando il viso sottile e sprezzante della giovane dai capelli bruni, ora sua rivale in amore.
Si alzò in piedi e tornò a guardare il letto, se quel cerchiolino di ferro era nel letto significava che quei due ...quei due..no non poteva accettarlo! Hiromi NON poteva avere vinto contro di lei, ora avrebbe visto con chi aveva a che fare, oh se l'avrebbe visto. Ributtò il bracciale tra le coperte poi corse verso l'uscita.
Purtroppo per lei però finì per scontrarsi proprio con Garland che stava per entrare in camera.
"Scusa Garland, vado di fretta! Ciao!!" gli urlò ormai lontana da lui, che la guardava con l'espressione più stupita che avesse mai avuto.
La cantante arrivò al piano terra salutando ogni tanto alcuni rappresentanti della BBA e due blader, poi uscì dalle porte a vetrate.
"Ciao." si sentì salutare arrivata finalmente fuori, giratasi notò Takao e Hiromi accanto al portone. MingMing si avvicinò velocemente all'unica ragazza e gli mise il volto ad un centimetro dal suo come per constatare la sua sincerità e leggerle dentro "Stai aspettando Garland?"
"Bhè sì..perchè?" rispose Hiromi incuriosita e divertita.
-Ma che sfacciata!- pensò la cantante con uno sbuffo e un saluto veloce prima di allontanarsi verso il centro città. Aveva bisogno di fare shopping, un disperato bisogno di distrarsi comprando qualcosa, qualsiasi cosa sarebbe andata bene.
"Non credere che per te sarò tutto così semplice." riflettè ad alta voce mentre un nuovo lato vendicativo di lei riemergeva. (lato che non era comunque tanto nuovo)
Aveva sempre sospettato che Hiromi fosse single e che avesse una cotta per Garland visto che tutte le volte che uscivano in gruppo lei e lui sembravano andare molto d'accordo.
Prese un paio divestiti e due tipi di rossetto, in realtà non guardava propriamente quello che stava comprando, era troppo intenta a pensare a Hiromi e Garland insieme....brr le dava i brividi.
"Ebbene se è la guerra che vuoi l'avrai!" commentò ancora senza riflettere di aver parlato.
Il commesso che le stava dando il resto la guardò stranito, con la mano lasciata a mezz'aria per la sorpresa.
"Signorina?" la chiamò dubbioso.
MingMing alzò lo sguardo verso di lui ed arrossì per la figuraccia fatta "M..mi scusi, pensavo ad alta voce.." si giusticò recuperando la merce ed il resto.
Fuori dal negozio fece un profondo respiro per calmarsi, doveva essere tranquilla, doveva stare calma, calma, CALMA, Hiromi non aveva niente più di lei, non giocava nemmeno a beyblade. Accellerò il passo mentre la sua testa tornava nuovamente tra le nuvole circondata da pensieri di cupa gelosia ma soprattutto di eccitazione per la sfida che l'attedeva.
Non vide il passante che stava camminando nella direzione opposta alla sua (anche lui piuttosto distratto) fino a quando non gli finì dritta addosso e venne sbalzata a terra con la borsa delle compere.
"Ahia! oggi è proprio la mia giornata no! Ma sei stupido?"
"Neanche tu guardavi dove stavi andando, carina." le fece notare una maschile voce alquanto arritata.
La cantante si alzò furibonda, notando che il ragazzo la superava notevolmente in altezza ed era poco più basso di Garland. Oh ecco che i pensieri tornavano sempre a lui.
"Sei tu che hai fatto cadere me!" sbottò MingMing chinandosi a recuperare l'ultimo acquisto e controllando di non aver perduto nulla.
"Ming Ming?" le chiese la voce del passante.
Lei roteò gli occhi esasperata "Sì, sono io." rispose meccanicamente. A volte proprio non sopportava la sua fama, le persone che ti fermano per strada per chiederti un autografo, ti adorano ma veramente non importa loro proprio niente di come stai veramente e di come ti senti, se anche tu puoi avere dei problemi come tutti..no, per la gente sei famosa, e le stars hanno una vita perfetta.
Il ragazzo rimase fermo un attimo, ma vedendo che l'altra non lo degnava di uno sguardo, scrollò le spalle e riprese la propria strada "Ci vediamo." la salutò.
Lei si voltò verso di lui, cosa voleva dire con 'ci vediamo'?!
Notò che aveva dei corti capelli arruffati, color grigio e quasi violetti. Dove lo aveva già visto? Aveva un'aria familiare, ora che ci pensava.

Si trovavano sulla collina vicino alla casa di Max, anche se lei non si ricordava ci fossero colline lì vicino. Dietro i cespugli fitti lei poteva benissimo vedere Garland ed un'altra figura al suo fianco, entrambi seduti sull'erba umida.
Lo svedese prese dalla propria tasca il braccialetto che lei aveva trovato sul suo letto e lo porse all'altra figura.
"L'hai dimenticato da me ieri sera, Hiromi." disse con dolcezza.
"Grazie.." rispose la giovane ragazza arrossendo un poco e riprendendosi il piccolo gioiello. Il ragazzo le passò un braccio attorno alle spalle e le dette un tenero bacio sulla fronte.
"Ti amo." le sussurrò all'orecchio.

"NOOOOOOO!" urlò Ming Ming alzandosi a sedere di scatto e scostando da se le coperte aggrovigliate. "Che incubo!" sussurrò fumando rabbia.
Si avvicinò l'orologio alle pupille ancora un po' assonnate per controllare l'ora, erano le 8.00 e ormai per lei era ora di svegliarsi. Così si alzò dal letto stropicciandosi un po' gli occhi. ANdò a lavarsi mani e viso, mise un cd di musica classica allo stereo e controllò gli appuntamenti della sua agenda. Quel pomeriggio aveva un'intervista radiofonica mentre la sera doveva passare in sala registrazioni per la sua ultima canzone. Mise il libriccino nella borsa poi prese dall'armadio uno dei vestiti comprati il giorno precedente, era nero, con un'ampia gonna non lunga però e circondata da strisce di brillantini dorati e bianchi.
Fece per uscire in corridoio, aveva intenzione di passare a chiamare Brooklyn e Garland per andare a fare colazione, quando sentì la voce dello stesso Garland. Richiuse subito la porta e guardò dalla serratura, scoprì di riuscirlo a vedere.
Aveva addosso una giacca leggera e stava chiudendo la porta mentre parlava al telefono con qualcuno.
"Arrivo subito...scommettiamo che io sarò già la prima di te?" rise un po' poi riprese a parlare "Ma certo, e ti riempirò di baci..no no non mi interessa, provaci se riesci ad evitarmi." scoppiò nuovamente a ridere "ehi! non sono io l'idiota..."
Il resto della conversazione si perse lontano visto che Garland se ne era andato dalla portata d'udito della ragazza.
Ming Ming si appoggiò al legno ruvido della porta.
E così Hiromi l'aveva proprio adescato per bene, e adesso andavano persino ad un appuntamento.
Doveva seguirlo e valutare la situazione, forse per Garland era una semplicissima avventura..
Aprì nuovamente la porta e si precipitò fuori prendendo le scale ed arrivando all'ingresso giusto in tempo per notare lo svedese che attreversava la strada al di fuori dell'edificio. Aveva chiuso la comunicazione ed ora stava camminando tranquillo senza minimamente sospettare probabilmente di avere un'inseguitrice.
La ragazza si decise ad uscire dal palazzo solo quando il compagno di squadra ebbe svoltato l'angolo verso via ??????
Ignorando i passanti che si volgevano divertiti verso di lei, in effetti aveva un comportamento abbastanza sospetto, si appostò dietro l'angolo della libreria Minako osservando il passo veloce di Garland che attraversava la strada per la seconda volta. Quando uscì dalla sua visuale lei sorpassò la libreria facendo la linguaccia ad un'anzina signora che si lamentava della stranezza dei giovani d'oggi.
Corse vero il punto in cui Garland aveva svoltato e arrivata là.....si fermò.
Era spartito! No, non poteva essere! Si osservò attentamente attorno. La via era molto lunga e costellata di bar, piccoli ristorantini, fumetterie, negozi di vestiti e di elettronica. Ma MingMing non aveva la più pallida idea di dove Gar e Hiromi si dovessero incontrare.
Battè un piede per terra, quella strega gliel'aveva fatta ancora una volta. Decise comunque di seguire la lunghezza della strada sbirciando le vetrate dei vari negozi, magari riusciva ad intravederli.
Sfortunatamente non li incrociò ed era decisa a tornare indietro rassegnata quando vide in una piccola caffetteria Brroklyn in compagnia di Kei e Takao. Entrò con il cuore più leggero, cono loro si poteva distrarre, avrebbe saputo qualcosa in più sulla sua rivale e mfatto anche colazione.
Sorpasso i primi due tavolini rotondi e arrivò al tavolo occupato dal trio, uno di quei tavoli appoggiati alla vetrata con due panche laterali al posto di quattro sedie.
"Salve ragazzi."
"Ming Ming, che ci fai da queste parti?" chiese Brooklyn spostandosi per farle posto. Lei si sedette lanciandogli un cenno di gratitudine.
"Sono venuta a fare colazione." spiegò poco dopo.
"Anche noi!" esclamò allegro Takao.
La ragazza finse di guardarsi attorno un po' "Ma..siete solo voi? Il professore, Daichi,.. Hiromi? non ci sono?"
Kei rimase immobile, appoggiato allo schienale della panca imbottita, a guardare con aria indifferente il menu.
"Hiromi è uscita mentre Daichi e il prof stanno mettendo a punto un nuovo modello di Gaia Dragoon." Introdotto l'argomento parlarono un po' delle abilità di tecnico di K. ed anche Kei partecipò alla conversazione con qualche commento breve.
Ma a Ming Ming non era sfuggita la prima affermazione del Dragon blader, quella relativa alla ragazza dei bladebreakers..
"Sai dov'è Garland?" chiese poi rivolgendosi al proprio compagno di squadra, nonchè grande amico di Garland.
Ma a rispondere non fu il rosso ma il poco loquace russo "Aveva un appuntamento."
La cantante lo osservò sorpresa, come faceva lui a saperlo?Ma certo! Era un amico di Hiromi, quindi se lei era uscita con Gar lui sicuramente ne era venuto a conoscenza.
"Ah." si limitò a rispondere. Sfortunatamente arrivò la cameriera che volle sapere le ordinazioni, e lei non ebbe l'occasione di chiedergli dove fosse andato.
In generale la colazione fu molto piacevole, Takao non faceva che ripetere quanto Daichi fosse insopportabile e raccontava aneddoti terrifcante su suo nonno che lo svegliava con una katana minacciosa in mano.
In generale la colazione fu molto piacevole, Takao non faceva che ripetere quanto Daichi fosse insopportabile e raccontava aneddoti terrifcante su suo nonno che lo svegliava con una katana minacciosa in mano.
Quando uscirono si dissero nella stessa direzione in cui Garland era scomparso, gli altri non avevano avuto alcuna obiezione al fatto che lei avesse deciso di seguirli, anzi erano stati molto felici di introdurla nella loro ricerca di pezzi di ricambio per bey, ricerca che li aveva portati a casa di Max il quale felice li invitò persino a pranzo.
Verso le 14.00 la ragazza salutò il quartetto e ringraziò il padre di Max, il quale si diceva onorato di avere come ospite una cantante così famosa (il quale aveva anche tentato di infarle la maionese nel riso..) ed uscì, un po' contrariata per non essere riuscita a racimolare ulteriori informazioni su Hiromi e il suo misterioso 'appuntamento'.
Chiamò un taxi e si fece portare alla stazione radiofonica, dove la attendeva il suo manager Louis, con il quale chiaccherò per una buona mezz'ora. Poi si fece accompagnare nella stanza in cui l'avrebbero intervistata.
L'intervistatore la salutò cortesemente, era un giovane sui vent'anni con i capelli corti e scuri, tenuti alti da un'abbondante dose di gel. Poi le passò un paio di cuffie e diede un cenno ad alcuni suoi colleghi fuori dalla stanza, al di là di un vetro.
"Benvenuti a tutti radioascoltatori affezionati, indovinate chi abbiamo oggi con noi..la famosissima Ming Ming! Mandiamo subito una sua canzone!"
Premette un pulsante grigio sulla strana tastiera e la giovane sentì nelle proprie cuffie la sua stessa canzone e voce. Ancora una volta si meravigliò di quanta strada avesse fatto nel mondo del successo in così poco tempo.
Sorrise tra se preparandosi alla prima domanda del ragazzo che la stava guardando intensamente negli occhi.
"Allora carissima, che cosa ci dici di bello?"
"Ragazzi sono così felice di essere qui!"
"E lo siamo anche noi." replicò l'altro. "Posso farti una domanda?"
"Sicuro."
"Perfetto, tutti si domandano spesso come fai a conciliare la musica, il beyblade e la vita privata in modo soddisfacente?"
La ragazza ridacchiò un poco, non c'era una persona che non le facesse questa domanda.
"Allora..." iniziò.

Salì stanca le scale, non che all'intervista non si fosse divertita ma era stata abbastanza stancante nonostante fosse stata la solo due ore scarse. Stava per entrare in camera sua con l'unico scopo di buttarsi sul letto quando la voce di qualcuno che la chiamava le fece passare completamente la voglia.
"MingMing! Eccoti finalmente." esclamò Garland avvicinandosi all'amica.
Gli occhi le si illuminarono un attimo "Gar, che cosa c'è?"
"Hitoshi ci ha invitati nel suo cottage in montagna (quello che avevano usato i Bladebreakers e gli altri per provare i nuovi bey, nella serie G Rev..NdLucre) per qualche giorno, pensava di organizzare anche delle piccole partite a beyblade. Per te andrebbe bene?"
La giovane rimase un attimo interdetta. Una gita praticamente? meditò tra se.
Sicuramente Hiromi sarebbe venuta per stare con il suo Garland..bhè ma nemmeno lei avrebbe perso la sua occasione, questa volta l'avrebbe conquistato!

 
Continua nel capitolo:


 
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