Mi avvicino a lei, la bacio…un bacio che per lei, durerà per sempre…come tutte, chiude gli occhi, lentamente, sussurrando un debole “ai shiteru, Drytan…”, poi sospira e si addormenta, per sempre. Sono sazio.
Questo è pane quotidiano, per noi demoni, belli ma crudeli, che ci nutriamo della vita delle adolescenti, con un bacio, che loro credono sia d’amore…non di morte. Hanno una vita breve ma intensa…la vita di una ragazza innamorata morta tra le braccia del suo amante. Che poi alla fine sarei io.
Ritorno nel mio mondo…entro nella solita caverna, buia da mettere i brividi persino ad un demone. Avanzo velocemente, mi metto di fronte alla parete prescelta e dico il mio nome. La parete si apre e finalmente arrivo a casa mia, nel mio mondo, nel tetro seikai shi no(mondo della morte). Mi chino dinanzi al mio signore…
- konnichi wa, Drytan, hai portato a termine la tua missione? -
- si, mio signore. -
- va bene. -
- posso andare? -
- sì, ma solo dopo avermi dato quello che voglio. -
- certo - vado vicino a lui, Goran è il suo nome, è il signore di tutti noi, demoni della mia specie, è fantastico…lunghi capelli castani scuri, legati debolmente con una laccio nero, i ciuffi davanti che escono sciolti. Gli occhi azzurri, che sembrano di ghiaccio…i lineamenti del viso…perfetti. Ha fermato di vivere a circa vent’anni, ora ne ha quasi quattrocento, ma la sua figura non è cambiata di una virgola, da quella volta. È come se fosse stato imbalsamato.
So bene cosa vuole, mi avvicino ancora un po’ a lui e lo bacio. Alla fine mi allontano di qualche centimetro e aspetto che parli.
- sei bello, Drytan, molto bello. - accarezza i miei capelli castani chiari, quasi biondi. Gli sorrido debolmente, socchiudendo un po’ gli occhi, che sono di uno strano colore che sembra viola.
- grazie, signore. -
- molto bene, Drytan, ora puoi andare. -
- sì, signor Goran. -
Penso…rifletto…ora ho duecento anni ma sono morto quando ne avevo diciassette e così sono rimasto. Tale e quale da quella volta. Penso a quando Milorad, il mio migliore amico, mi uccise. Mi tolse la vita baciandomi, lui già quella volta era un demone. Così lo diventai anche io. Uno youkai shi - ai. Quando noi baciamo un ragazzo, vivo s’intende, quello diventa uno di noi. Le ragazze invece, diventano schiave nel nostro mondo. Quando esse superano un certo numero, quelle in più ritornano a nascere nel mondo dei vivi, cancellando dalla mente tutto ciò che è successo finora. Non abbiamo bisogno di riprodurci, ma se andiamo a letto con una donna del seikai shi no e lei rimane incinta, nasce o uno di noi o un demone del fuoco, con i quali viviamo.
Io, da quando sono un demone, sono stato a letto con sei donne. Erano donne vive, non morte. Abitavano sulla terra. Da questi rapporti, sono nati quattro bambini: Lahei, Dragan, Alek e Anik. Tutti rigorosamente maschi. Sono dei mezzi demoni, che vivono sulla terra da bambini normali.
Arrivo davanti alla porta della casa dove vivo, la apro ed entro. Come faccio ogni giorno, dal resto.
- salve, fratello. - sento la voce di mio fratello, dolce e calma, come sempre. Ma è solo con me che si comporta in quel modo, con gli altri…beh diciamo solo che è il più spietato youkai di tutto lo seikai shi no. Lui però è un demone del fuoco…
- buonasera Yasha, come stai oggi? - spesso quando lo guardo, mi spavento! Noi due siamo identici, ma lui ha un anno più di me
- abbastanza bene, grazie. E tu, invece? -
- banzi o.k., arigatoo(*tutto bene, grazie*)! -
- mi fa piacere…sei stato da Goran? -
- sì… -
- lui ti ama, lo sai, vero? -
- sì, sono consapevole dei suoi sentimenti…ma io…sai che non lo amo…il mio cuore non è suo, ma di un altro… -
- lo so, Drytan. - dice annuendo - e so anche quant’è difficile nasconderlo davanti a Goran. -
- hai ragione fratello. Non so se riuscirò a resistere per molto…aspettare tutto il giorno, sperare che arrivi la notte per poter andare nel mondo dei vivi solo per poterlo guardare…non posso toccarlo, non posso baciarlo…la cosa più difficile è cercare di placare la passione che mi brucia dentro, senza riuscirci. È come spegnere un fuoco con la carta…impossibile. -
- se vuoi restare per sempre con lui, fallo diventare uno di noi… -
- no, non voglio che soffra. Poi mi odierebbe. -
La solita giornata, alla ricerca di fanciulle da “baciare”, è finalmente trascorsa. Ora arriva la notte. Mi siedo sul solito albero, aspettando che lui esca. Ogni sera se ne va di casa perché i suoi genitori litigano, tirandolo nel mezzo anche se non centra niente…
- vettene da qui! Vai a fare la puttana da qualche altra parte e portati dietro anche quello stronzo di tuo figlio! -
- vattene tu! Sono stufa di sentirti gridare ogni sera! Aleksis! Vai fuori dai coglioni anche tu! -
- piantatela di urlare! Mi sono rotto adesso! -
- taci deficiente! -
SBAM!
Ecco…esce sbattendo la porta, come sempre. Io lo guardo mentre cammina verso il parco. Lo seguo di nascosto, saltando di ramo in ramo.
Ora sono sul ramo sopra la panchina dov’è seduto…
- perché mi spii ogni sera? - no…non pensavo si fosse accorto di me…sto fermo come per cercare di nascondere l’inevitabile verità di essere stato visto da lui…
- esci allo scoperto, voglio conoscerti, chiunque tu sia. - continua a parlarmi…il suono della sua voce è bello…bellissimo! Mi muovo lentamente, per non fare rumore…non voglio che mi ved…
- ah! - merda! Che scemo!! Ho messo un piede in fallo e sono caduto…ora sono a pochi centimetri da lui…dietro la sua panchina. Si gira e mi vede…
- ma allora sei un ragazzo! Alzati dai! Non voglio mica mangiarti! - annuisco e mi alzo, vado accanto a lui e mi siedo sulla panchina. Ho paura…non voglio fargli del male…vorrei baciarlo, ma se lo bacio poi soffre, come ho sofferto io quando sono morto
- come ti chiami? - chiede lui
- Drytan… - rispondo debolmente…
- io sono Aleksis, ma penso che tu lo sappia, visto che mi spii ogni sera. Di dove sei? - oh…cosa faccio adesso? Se gli dico che sono un demone scapperà via…devo mentire…
- sono di Alborg(Danimarca), cioè di qua. Come te, suppongo. -
- sì, infatti. Avrai visto che la mia famiglia ed io…non andiamo proprio “d’amore e d’accordo”…mio padre si droga, mia madre fa la bella vita. Io, per guadagnare qualche spicciolo, mi faccio fotografare nudo e faccio sesso a pagamento. Una volta lavoravo in un bar ma non prendevo abbastanza da riuscire a mantenere due come quelli. È lunga storia…è la mia storia - guarda in basso…fa un sorriso amaro…
- dev’essere molto dura…mi piacerebbe poterti aiutare… - si gira a guardarmi…com’è bello…anche più bello di Goran…
- lo stai già facendo… -
- mh? - lo guardo un po’ sorpreso…
- nessuno ha mai voluto aiutarmi…è la prima volta che qualcuno parla con me senza offendermi o senza darmi ordini…ti ringrazio, anche se non ti conosco… -
- non hai amici…? - esito un po’ ma devo sapere se posso diventare almeno suo amico…da come ha parlato sembra che sia solo al mondo
- no…quelli che avevo mi hanno abbandonato dopo aver saputo la condizione familiare dei miei e quello che faccio per mantenerli. -
- se tu lo vuoi, divento tuo amico. A me piacerebbe… -
Mi fissa…
- no, scusa…forse tu non vuoi… -
- certo che voglio!! Anzi, sai cosa ti dico? Andiamo a bere qualcosa assieme! -
- dici davvero?! - non posso crederci! Sono felice! Non solo ho conosciuto Aleksis, ma sono anche suo amico! Per ora mi basta…vorrei poter essere il suo ragazzo…ma non posso quindi mi accontento della sua preziosissima amicizia! Ci alziamo e andiamo nel bar più vicino…mi ricordo di esserci già stato con qualche donna. Non c’è molta gente, l’atmosfera è adatta alle coppiette di innamorati…infondo io sono nel posto giusto. Aleksis è la persona che amo. Troviamo un tavolino libero in un angolo, dove possiamo parlare senza essere disturbati. Io sono un po’ in imbarazzo…non tanto perché quando passo tutte le donne mi guardano come se volessero mangiarmi con gli occhi, quanto perché guardano anche lui con quegli occhi da leonesse affamate. Ordiniamo alla cameriera due Coca Cola e nel giro di pochi minuti siamo soli con le nostre bibite. Iniziamo a parlare…
- allora Drytan, quanti anni hai? -
- duec…cioè ne ho diciassette…e tu? - stavo per rivelargli la mia vera età!! Speriamo non si sia accorto di niente…
- io ne ho quindici…va beh sono ancora un mocciosetto! - risponde lui
- già! - confermo…
- ahahaha! - lui si mette a ridere e io lo imito, è così carino quando ride…
- anche oggi devi…lavorare? -
- le fotografie le ho già fatte. Dovrei andare a fare il mio lavoro notturno, ma oggi non ci vado! Voglio rimanere con te per tutta la notte! - sembra così felice…
- allora rimaniamo assieme fino a domattina! Senza andare a dormire! -
- sissignore! Senti Drytan…e i tuoi genitori, che lavoro fanno? - e ora che gli rispondo…?
- i miei genitori…sono morti…qualche anno fa… - infondo è la verità…non posso dirgli che è da più di cent’anni che non ci sono più!
- ah…scusa…io…io non sapevo. Mi dispiace… -
- figurati…non importa. -
- ok…cosa ti piace fare? - quando ero vivo…ah si! Mi piaceva…
- disegnare e giocare a basket! E a te? -
- mi piace leggere…ma non ho mai tempo. -
- capisco… - è un ragazzo davvero formidabile! È simpatico, dolce…insomma! Sono riuscito a stringere amicizia con lui in pochissimo tempo!
- andiamo a fare un giro per la città? -
- va bene! - ci alziamo, paghiamo e usciamo assieme…
- allora Drytan, dov’è che vuoi andare? -
- mmm…vorrei andare…non lo so! Andiamo avanti a caso! - lo facevo sempre quando ero vivo…mi piaceva andare in giro senza una meta per vedere dove mi portava il destino…così iniziamo a camminare…parliamo, ridiamo e scherziamo…
Mi diverto molto, anche se dentro di me c’è sempre quella bruciore che non accenna a fermarsi…ma è possibile che uno youkai shi - ai si innamori? Milorad, quel giorno, mi disse “capirai perché ti ho ucciso quando sentirai il fuoco devastare dentro di te…quando il tuo cuore diventerà un Sole…”…mi sono risposto da solo…il mio cuore è diventato una stella…
la notte passa in fretta…io e Aleksis ci salutiamo che sono le sette del mattino…
- allora ci vediamo stasera Drytan! Aspettami fuori di casa mia, come ieri! -
- va bene! ciao Aleksis! -
anche se a malincuore, prendo il sentiero che mi porta alla caverna…vedo una ragazza che cammina…ho fame…
- ciao… - lei mi guarda…si avvicina…non ho tempo da perdere in sciocchezze quindi la bacio. La uccido. Soddisfatto della fame placata e da Aleksis, torno da Goran. Come ogni volta mi saluta, mi chiede se sto bene e mi chiede un bacio. Io glielo do, pensando al mio amore, come faccio dalla prima volta che ho visto Aleksis.
Chiedo il permesso di tornare a casa e lui me lo concede. Entro in casa e inizio a raccontare tutto quello che è successo, a mio fratello…
- quindi l’hai conosciuto? -
- sì! e non puoi sapere quanto sia simpatico e dolce! È subito diventato mio amico! -
- gli piaci? -
- non lo so…non sono ancora riuscito a capirlo! -
- va bene. Però vorrei ricordarti che Goran un giorno vorrà venire a letto con te…tu a quel punto, cosa farai? -
- è da un po’ che ci penso anche io…ma non so proprio dare una risposta…non starei molto ad andare a letto con lui ma tutti i gesti e i movimenti che farei durante quell’atto sarebbero per Aleksis. Quindi io farei l’amore con Aleksis e sesso con Goran. Il padrone se ne accorgerebbe subito. -
- hai ragione. Ma tu, che hai la fortuna di avere l’amore di Goran ami un altro ragazzo…un terrestre poi, che non puoi baciare se non vuoi ucciderlo. -
- già… -
- ma quando Goran ti bacia…tu pensi ad Aleksis? -
- ogni volta. non c’è minuto o secondo che passi, che io non pensi ad Aleksis… -
Così i mesi passano e la mia amicizia con Aleksis mi permette di stargli sempre vicino.
Oggi mi sento felice, più del solito, quindi vado dal ragazzo che non ho smesso di amare, un po’ prima…lui è già lì che mi aspetta…
- ciao Aleksis! È da tanto che mi aspetti? -
- no, figurati! Sono appena uscito! -
- a, meno male… -
- senti…c’è una cosa che ti devo dire… -
- sì, dimmi! -
- è da un po’ di tempo…che non esco più con te…perché ti considero mio amico…ma perché… - Aleksis si ferma a guardarmi, io lo fisso… - …perché mi sono innamorato…di te… -
Io…io non ci credo!!! Sento il bisogno di dirgli che anche io lo amo e stranamente, le parole mi escono da sole…
- Aleksis, anche io ti amo, e ti ho amato dalla prima volta che t’ho visto…tu ignoravi la mia esistenza, infatti, se ti ricordi, ti seguivo sempre… -
- certo che mi ricordo! -
lo vedo avvicinarsi sempre di più a me, io chiudo gli occhi…sento il suo calore…poi mi viene in mente l’immagine di Milorad…
- no! Aleksis! Non possiamo baciarci… -
- perché?? - chiede lui, con una faccia stupita e delusa…è giunto il momento di rivelargli chi sono…gli racconto tutto, da quando sono nato a come e quando sono morto. Gli racconto del mio mondo e di quello che devo fare per vivere…concludo dicendo:
- quindi se io ti baciassi, moriresti anche tu… -
mi guarda, vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime…si gira mormorando un debole “capisco…” e scappa via.
L’ho perso…
- gli hai rivelato la tua identità, vero? -
Mi giro e Yasha è dietro di me…
- sì fratello, ma lui non l’ha accettato… -
- non è vero. Lui non ha accettato il fatto di non poterti baciare. -
- e tu come fai a saperlo? -
- gliel’ho letto negli occhi. Ogni sera lui si addormenta col tuo ricordo e ogni mattina si sveglia col tuo pensiero. Non può stare senza di te…il suo amore è più forte di quello di Goran… -
- dici davvero? -
- non ti mentirei per niente al mondo! -
si avvicina a me e mi abbraccia forte…bagno la sua morbida maglietta con le mie lacrime…
Stiamo così per un po’. Poi torniamo a casa…
Ogni giorno io aspetto Aleksis fuori casa sua, ma lui non c’è…
È da circa due settimane che non lo vedo…sto male…mio fratello mi guarda con sguardo comprensivo…
- sai Drytan, anche io ho passato un periodo simile a questo…quando mi innamorai del signor Goran… -
- ma tu Goran l’hai avuto per un periodo… -
- sì, ma anche tu possiedi l’amore di Aleksis… -
- è vero, ma se non posso vederlo, a cosa serve sapere che mi ama? -
- l’amore è una cosa unica…se n’è accorto anche lui…vedrai che tornerà da te. -
Sono seduto sull’albero fuori casa sua…è da un’ora che lo aspetto ma lui non esce, come sempre, aspetterò qua tutta la notte.
- ciao Drytan… - mi giro…Aleksis!! Lui è seduto sull’albero accanto a me…
- A - Aleksis! Io credevo…credevo che non t’avrei più rivisto…! -
- come puoi pensare questo? Tu sai benissimo che io non posso stare senza di te…queste due settimane sono state le peggiori di tutta la mia vita, ma mi sono servite per capire che senza di te non vivo…neanche la morte mi fa paura, se so che serve per poterti stare accanto - poi alza gli occhi, mi guarda e mi sorride…
- accetti ancora l’amore di un marmocchietto? -
- lo accetto ora, come lo accetterei domani o fra un secolo! E lo sai perché? Perché tu sei il MIO marmocchietto! -
sorride di nuovo, mi circonda la vita con le braccia e avvicina il suo viso al mio…
le nostre labbra si sfiorano mentre lui mi sussurra
- ai shiteru, Drytan… - poi finalmente ci uniamo in un bacio eterno…un bacio che durerà per sempre…come il nostro amore…