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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: PRIMA O POI
Genere: Sentimentale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: it195 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/01/2005 18:54:16

song-fic sulla canzone dei gdv.un’amicizia d’infanzia che piano piano si sta logorando,ma…commenti please^^
 
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MI MANCHI..
- Capitolo 1° -

Prima o poi
*Quanto dura lo sai la notte quando cerchi in quello che sei l’amaro torna un po’ prima o poi…
Chiedi agli anni che hai perché non batte in petto se non è lei nemmeno se lo vuoi…
prima o poi.
Dimmi t’innamori o fingi?
Chi sei?
Tu chi sei?
Dimmi si rimane bimbi? un po’ o no?
Dopo tanto errori a volte guardi su si rimane soli prima o poi…
…e pensi mentre quasi non respiri più “l’aria tornerà”
prima o poi…*

Non ce la faccio più, tutto mi si stringe intorno come un vestito troppo stretto, e non riesco più a respirare.
Sei entrato prepotentemente nella mia vita e poi te ne sei uscito, come se non ti importasse niente di tutto e tutti, ma soprattutto di me.
Tu sei fatto così, me lo avevano detto, agli occhi degli altri sei un po’ lunatico, ma non per me. No.
Adesso cerco di andare avanti, mentre ti vedo abbracciato ad un'altra e brucia dentro, sai?
Hai mai provato questo sentimento che ti divora dentro, ma che devi assolutamente mascherare per orgoglio?
Dimmi, l’hai mai provato?
Sei mai stato veramente innamorato o hai sempre finto?
Vorrei tornare ad essere una bambina, che gioca allegramente insieme al suo migliore amico, tu, senza pensare a niente, senza sentimenti complicati, domande senza risposta, dolore, solo divertimento.
E tu?
A che pensi quando il tuo sguardo si perde ne vuoto?
Puoi rispondere alle mie domande?

*A volte ti ritrovi ad aver perso il conto di ogni secondo andato dall’ultimo giorno in cui tu la guardavi sereno batteva vita davvero dicevi…
”tutto va bene” sincero e in poco ti ritrovi ad aver perso il senso di stare con qualcuno un po’ per passatempo e non trovare più quella complicità ogni volta in un vestito che poi non ti sta
dimmi quel sentirsi vinti cos’è?
sai cos’è?*

Io parlavo, ma tu mi ascoltavi?
Ne sei sicuro?
Io ascoltavo i tuoi silenzi, per me valevano più di mille parole.
Adoravo quei nostri pomeriggi passati a non fare niente, mi rilassavano. Con stavo veramente bene.
Non penso di aver mai avuto problemi con te, mi bastava averti accanto per essere felice.
Mi volevi almeno un po’ di bene?
Adesso sembra proprio di no, lei ti ha portato via, ti succhia via tutto il tuo tempo libero.
Io sono passata in secondo piano, quasi dimenticata, in uno scatolone polveroso con su scritto ‘infanzia dimenticata’.
Sono 16 anni che ci conosciamo e ormai da due sento di provare un sentimento diverso per te, te che mi sei sempre stato vicino, non mi hai mai lasciato andare la mano, anche nei momenti più bui.
E adesso ti sei allontanato.
Una mia amica mi ha detto “è più che normale, state crescendo” già STIAMO CRESCENDO, ma io mi sono accorta di non poter fare a meno di te.
E’ stato terribile quando me l’hai presentata.
Era il cambio dell’ora eravamo vicino al termosifone per scaldarci un po’, ed entra lei bellissima, impeccabile anche nei gironi scolastici, capelli perfetti, golf perfetto, jeans perfetti, trucco perfetto… un po’ troppo perfetta per i miei gusti!
Ti si avvicina con fare molto malizioso ti da un bacio frettoloso sulle labbra e ti dice “ciao Gia!” e tu me la presenti come tua nuova ragazza: ho sentito il gelo nelle vene, ma mi sono controllata, cosa che non ho potuto fare invece a casa fra la braccia di Alice.
Ma tu non odiavi essere chiamato Gia?
Mi ricordo che una volta mi hai detto “Giaco, Giacomino, Giacometto, tutto ma non Gia, lo detesto”.
Ormai sono passati 15 giorni da quel giorno di ghiaccio e tu sei sempre più lontano da me, hai come posto un muro tra noi un muro di nome Elena.
Non possiamo tornare bambini Giacomo?

<Se dico aspetta, tu che fai?
Io ti conosco te ne andrai!
Ma ciò non cambia, sai,
quello che provo ormai
ma tu non capisci,
chi se ne frega se
una qualunque se ne va?
Ma tu non capisci,
se mi fa male che sarà?>

Sono passati 15 giorni, 2 settimane terribili, di dolore interiore, che brucia.
E non ne posso più.
Quando ti stancherai di Elena che farai?
Ne troverai un’altra e io soffrirò ancora di più vero?
Ieri mi hai detto “ti sento distante, che ti succede?”
MI SENTI DISSTANTE? SEI TU QUELLO CHE SI FA I CAZZI SUOI E NON PENSA Più A ME, avrei voluto risponderti e invece ho soltanto accettato di venire a casa tua questo pomeriggio per parlare un po’
“come ai vecchi tempi”
hai detto salutandomi al suono della campanella.

*Dopo tanto errori a volte guardi su si rimane soli prima o poi…
…e pensi mentre quasi non respiri più “l’aria tornerà”
prima o poi…
Sai che non crescerai se resti lì sospeso pupazzo che se dovrai svegliarti un po’…
prima o poi.
Un altra ti regalerà quello che non speravi,succederà persino se non vuoi…
prima o poi.
Dimmi quel sentirsi vivi dov’è?
dov’è?
Dopo tanti errori adesso guardo su si rimane soli prima o poi…
Penso mentre un altro sole viene giù lei arriverà prima o poi..*

Ed adesso so qui, davanti al portone di casa tua, quante volte ho usato il doppione delle chiavi (che mi avevi dato dicendomi “non ho voglia di scendere sempre per aprirti, ormai sei di casa”) per entrare e urlare “Giacomino ci sei?!” ma questa volta suonerò e tu dovrai venirmi ad aprire.
Tutto mi si stringe intorno, come un vestito troppo stretto e io non riesco più a respirare.
Suono e aspetto, un lunghissima attesa estenuante.
Finalmente vieni ad aprire e il mio cuore fa un tuffo nell’abisso più scuro.
Mi ero ripromessa di cancellare questi sentimenti, ma ogni volta che ti vedo escono fuori prepotentemente.
Sei stupendo, lo sai vero?
Mi sorridi, facendomi entrare e Sali le scale.
Senza neanche salutarmi.
Ti seguo come un automa.
Queste pareti raccontano di noi, tutte le volte che le abbiamo salite rincorrendoci, quando le abbiamo usate come discesa per lo slittino che mi avevano regalato per Natale, quando ci abbiamo disegnato con i pastelli a cera, e quando abbiamo dovuto ridipingerle…
Quante risate…
Tutto questo è finito.
Sparito.
Ci è sfuggito dalle mani.
Ma ti piace quello che abbiamo avuto in cambio?
A me no.
Entro in camera tua, hai cambiato un sacco di cose, sei cresciuto è?
Hai staccato vecchi poster e ne hai attaccati di nuovi, la scrivania è piena di libri, adesso il letto è ad una piazza e mezzo…
Mi manchi, lo sai?
Ti siedi sul letto “che ti succede?” mi chiedi a bruciapelo senza tanti rigiri di parole.
Tu sei sempre stato così…
Vorrei risponderti in malo modo, ma non ce la faccio “che cosa mi succede? A me assolutamente niente!”
Fingo indifferenza.
“Ma se ormai non ti fai più vedere e quando cerco di parlarti scappi via, qualcosa deve essere successo per forza!”
Non ci credo.
“Stai scherzando? Sei tu che sei cambiato! Non ci sei mai, sempre dietro a quella ELENA e quando apri bocca lo fai soltanto per parlare di lei! IO, ANZI LA NOSTRA AMICIZIA, NON ESISTE Più PER TE, MA NON TE NE ACCORGI PERCHE’ SEI TROPPO IMPEGNATO CON MISS SORRISO”
Ho perso il controllo, urlo e sto per mettermi a piangere.
Sei proprio ottuso, non capisci niente.
Il solo pensiero di tu che la baci, che la accarezzi, che le passi le dita tra i capelli non può non farmi scoppiare in lacrime.
Lo sapevo, prima o poi sarei scoppiata, ma perché proprio qui davanti a te?
Così mostro la mia vera debolezza: il mio sentimento per te!
Lentamente ti alzi, mi prendi per un braccio e piano piano mi trascini a sedere accanto a te e mi abbracci “solo questo?” mi chiedi porgendomi un fazzoletto.
Mi asciugo le lacrime, prendo un bel respiro (come a infondermi coraggio) e butto tutto fuori, tanto peggio di così…
Ti svelo dei sentimenti che ho scoperto di provare, di come mi sono sentita quando mi hai presentato ‘miss perfezione’, di come mi manca la nostra amicizia…
E ricomincio a piangere.
Tu mi abbracci di nuovo e mi stringi forte-forte “calmati… calmati…” mi dici.
Ma come faccio a calmarmi?
Ti ho detto tutto, e ora?
Ho rovinato per sempre la nostra amicizia.
Vero?
Poi però mi sorprendi, ti allontani da me “guarda che io Elena l’ho lasciata tre giorni fa!^^” e mi baci lievemente le labbra.
Mi hai preso di sorpresa “perché…?”
Scoppi a ridere.
“Era troppo… diciamo… PERFETTA!”
Ti accompagno nella risata ma non posso fare a meno di puntualizzare “Ok, ok, però perché mi hai baciata? Ti faccio pena?”
D’improvviso diventi serio “per i tuoi stessi motivi, mi sono accorto di non poter fare a meno di te ma che non era solo amicizia, non potevo rischiare di perderti, non avrei potuto…”
Ti interrompo con due parole “ti amo..” e un bacio.
Forse finalmente il sole è tornati a riscaldare i cuori di quei due bambini che si rincorrevano urlando per le scale, con i pastelli a cera in mano.
Un nuovo futuro splende adesso anche per loro.

Lisa
Naturalmente la canzone non è mia ma de gemelli di versi (esclusa la parte tra <>, questa si che è mia)
Bacioni a tutti!!!
Fatemi sapere che ne pensate!!!
Ps. La ff la dedico a erikuccia (continua a scrivere così che presto arriverai 200 ff ^___^) e alla mia amicona ally che c’è sempre quando ne ho più bisogno!!! Bacioni a tutte e due!!

 
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