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- Capitolo 1° -
Cara Roberta,
spero che tu stia bene.
Scommetto che sei sorpresa di aver ricevuto una lettera al posto di un’email o un messaggio su Facebook o Instagram da parte mia. L’ho fatto per un valido motivo.
Quando ci siamo conosciute, non ho potuto fare a meno di notare qualcosa di particolare in te.
Mia nonna mi aveva detto che sei una donna allegra, gentile e piena di creatività e aveva ragione, ma ho notato anche un velo di malinconia e persino di depressione nel tuo sguardo, soprattutto quando parlavi delle cose poco piacevoli della tua vita, come il tuo lavoro che non ti permette di andare a vivere per conto tuo e perciò sei costretta a vivere ancora con i tuoi genitori e la tua scarsa vita sentimentale, come l’hai definita.
Sia chiaro, non ti sto criticando, al contrario, è stato come vedere una vecchia versione di me stessa.
Devi sapere che quando mi sono trasferita a Londra per studiare, mi sentivo completamente disorientata e, data la mia timidezza, interagivo poco con i miei compagni di college e mi tenevo in contatto soltanto con i miei parenti e gli amici che abitavano fuori città, alcuni addirittura fuori dall’Inghilterra. Inoltre, alcune volte mi veniva una nostalgia di casa talmente forte da farmi piangere a letto.
Scommetto che ti sembra di leggere la trama di un libro o di un film, vero? È buffo, ma, in un certo senso, è quello che ho pensato anche io col passare del tempo e ogni volta rido.
Ricordo che mi avevi raccontato di adorare il film Notting Hill. Devi sapere che anche in quella vera c’è una libreria che vende libri di un solo genere, ma non di viaggi, bensì di cucina, e proprio in quel posto ho trovato la persona che mi cambiato la vita a Londra. Non era Julia Roberts e neanche Gordon Ramsay, bensì una gentile signora che mi ha consigliato le ricette giuste da provare, presenti nel libro che aveva presentato proprio in quel posto, aveva pure convinto il proprietario a farmi uno sconto speciale.
Da quel momento, una volta alla settimana, ho provato almeno una o due ricette. Non sai quante volte ho ridotto la cucina ad un porcile e quanti tentativi ho fatto prima di sentirmi pronta a far assaggiare le mie creazioni ai miei compagni di studio. E quando finalmente l’ho fatto, ho iniziato ad uscire dal mio guscio, fino a trovare amici anche al di fuori del college ed ora sono felice di quello che sono e faccio, anche se non ho ancora trovato il mio Hugh Grant, ma tanto ho sempre preferito Benedict Cumberbatch.
Se questo insolito metodo ha funzionato con me, sento che potrebbe farlo anche con te, ovviamente se sei disposta a provare. Questa è la mia idea: io ti manderò due ricette al mese, una per una pietanza dolce e un’altra per una salata, tu ci lavorai sopra appena troverai il tempo ed entro la fine del mese, mi farai sapere come ti sei trovata.
Bada bene, se userai Whatsapp al posto delle lettere, non ti risponderò.
Sei disposta a provare?
Attendo una tua risposta.
A presto,
Amilia
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